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Estero. Ancora relazioni sindacali singhiozzanti

Ancora un volta gran parte degli argomenti vengono rinviati ai prossimi incontri. A gennaio, ancora da calendarizzare, l’avvio delle trattative sulla sequenza contrattuale relativa al personale della scuola in servizio all’estero.

12/12/2007
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Se dovessimo esprimere francamente un giudizio complessivo di merito sull’incontro del 10 dicembre scorso non ci viene altro da dire che è stato estroso e inconcludente parafrasando un giudizio che venne dato molti anni fa da un noto cronista ad un calciatore dopo una sua esibizione.

Ci sembra che da parte della delegazione di parte pubblica ci sia una sorta di timidezza, per usare un eufemismo, non solo nell’accogliere proposte di buon senso avanzate dalle Organizzazioni sindacali, ma nell’assumere responsabilità tali da correggere le numerose discrasie nella gestione del quotidiano e degli istituti contrattuali di riferimento.

Le Organizzazioni sindacali, come denunciato nella lettera di richiesta di incontro, hanno, in primo luogo, risollecitato l’Amministrazione ad un rispetto più puntuale delle relazioni sindacali sia in merito al diritto di informazione preventiva che successiva. Ci si riferisce ai Messaggi relativi ai debiti formativi e al contingente sui dirigenti scolasti inviati senza l’informazione preventiva alle Organizzazioni sindacali impedendo quindi loro di avviare il percorso concertativo. L’Amministrazione ha riconosciuto l’errore e si è impegnata a far rispettare tale procedura a tutti i funzionari.

In merito al Messaggio sui debiti formativi e alla relativa normativa la FLC Cgil e le altre Organizzazioni sindacali hanno messo in evidenza che il pacchetto in questione, proprio perché inerisce aspetti contrattuali, va analizzato sia nella parte che riguarda l’organizzazione del lavoro sia per quanto attiene le risorse stanziate dal MPI. e che pertanto il Messaggio stesso va considerato come una prima informativa non esaustiva del problema. Tesi accolta dall’Amministrazione che contemporaneamente farà una verifica con il MPI per individuare eventuali risorse disponibili per le scuole italiane statali operanti all’estero.

Successivamente si è affrontata la questione relativa al pagamento dei progetti relativi al 2006/2007 e alla mancata liquidazione, riferita ad alcuni lavoratori, di quelli relativi ad anni precedenti ossia al 2004/2005 e 2005/2006. Il MAE ha comunicato alle Organizzazioni sindacali di aver inviato al Ministero dell’economia la nota di liquidazione con gli importi nominativi del personale da liquidare, compresi quelli degli anni precedenti. Se non dovessero esserci ulteriori intoppi le singole direzioni provinciali del Tesoro dovrebbero liquidare dette spettanze nei prossimi mesi. Riprendendo una nostra precedente proposta l’Amministrazione ci ha comunicato che sta studiando la possibilità di riassumere tali risorse sotto uno specifico capitolo di bilancio del MAE, questo per favorire tempi certi nell’erogazione delle risorse stesse. Cosa non di semplice attuazione nell’immediato.

Sulla questione orario di lavoro e obblighi di servizio le Organizzazioni sindacali hanno chiesto a che punto fosse il relativo monitoraggio concordato in una precedente riunione. Purtroppo la rilevazione sugli orari è a tutt’oggi ancora largamente incompleta. Tale rilevazione riguarda in modo particolare l’orario dei docenti che operano nelle sezioni bilingui, nelle scuole internazionali, nei corsi integrati, oltre che nelle scuole e nei lettorati. Con la sequenza contrattuale e in occasione del rinnovo dell’integrativo estero è indispensabile introdurre ulteriori elementi di chiarificazione.

Partendo poi dalla questione relativa alla vicenda di Asmara circa la riduzione dell’ora lezione inferiore a 60 minuti i sindacati non hanno fatto altro che ribadire quanto stabilito dal CCNL all’art. 26 del vecchio testo contrattuale, rimasto nei commi 7 e 8 invariato, in base al quale la riduzione d’orario non è soggetta a recupero qualora determinata da causa di forza maggiore. Su questo punto specifico e in particolare sulla vicenda di Asmara , però, l’Amministrazione non ha ancora le idee chiare e si è riservato di assumere una posizione definitiva. Per i sindacati le delibere del collegio dei docenti nella determinazione della durata dell’ora di lezione, ovviamente dentro i limiti previsti dal CCNL, sono vincolanti.

L’ultimo punto trattato è stato quello relativo agli esami di maturità con particolare riguardo ai compensi relativi ai commissari interni che attualmente non ricevono compensi. A seguito delle maggiori risorse inserite del dispositivo sulla scuola di inizio d’anno, la FLC Cgil e le altre Organizzazioni sindacali hanno chiesto esplicitamente al MAE di verificare con il MPI l’entità delle risorse destinate alle scuole statali italiane all’estero precisando e contestando quel principio, ritenuto largamente infondato, invocato dal MAE per cui l’assegno di sede assorbe anche questo tipo di indennità. Ci si dimentica infattiche l’assegno di sede è un’indennità relativa al costo della vita e del disagio e niente ha a che fare con le restanti indennità previste dalla legge e dal contratto. Anche in questa occasione l’Amministrazione ha garantito che farà una verifica con il MPI.

Infine, anche se non in ordine cronologico, è stato sollecitato il rappresentante del MPI e lo stesso MAE a stabilire tra i due ministeri rapporti più stretti ed organici in maniera tale da rendere più armonici gli interventi. Quello che oggi si avverte è l’obiettiva necessità di momenti più costruttivi tra i due dicasteri e non in contraddizione tra di loro. Questa si che sarebbe una effettiva riforma. Valuteremo se agli impegni seguiranno i fatti.

Gli altri argomenti non trattati sono stati rinviati alle prossime sedute ossia a dopo le vacanze natalizie. Per gennaio si annuncia un calendario fitto di impegni con il Mae. Oltre alla sequenza contrattuale dovranno esserci appositi confronti sul contingente, sulla valutazione dei mof del passato anno scolastico, sulla ordinanza delle supplenze e su tutte le altre materie ancora non definite compreso il rilancio della contrattazione integrativa estero.

Interpellato su come intende muoversi rispetto alla recente sentenza n. s. 20613 del 28 novembre 2007 del Tribunale di Roma relativa alle partenze in ritardo l’Amministrazione si è limitata semplicemente a dire che sta ragionando con l’ufficio giuridico sulle decisione da assumere.

Roma, 12 dicembre 2007