Fondi per le supplenze e tassa sui rifiuti: finalmente in Parlamento
Nell’ambito di un provvedimento sulla scuola, la Camera dei Deputati affronta la questione del debito delle scuole per supplenze, tarsu e pagamento delle spese di maternità. Istituito un fondo ad hoc per gli obblighi giuridici delle scuole
Finalmente, dopo le innumerevoli
denunce avanzate dalla FLC Cgil
da molti mesi, la maggioranza parlamentare, sulla scia di quanto già dichiarato nelle settimane precedenti dal Ministro Fioroni, si è decisa a porre la questione come da noi indicata fin dal primo momento per risolvere il debito contratto dalle scuole negli anni passati per pagare le supplenze e la tassa dei rifiuti.
In un apposito provvedimento riguardante la scuola, originariamente predisposto su materie poi stralciate e inserite nel decreto Bersani bis, dopo che a lungo il Governo aveva negato l’esistenza del problema causando proteste e prese di posizione da parte di Dirigenti Scolastici DSGA Consigli di Istituto e Collegi dei Docenti, viene proposta una serie di emendamenti che si fanno carico di portare a soluzione le varie questioni: aumento dei fondi per il funzionamento delle scuole tagliati negli anni passati a causa del definanziamento operato dal precedente Governo Berlusconi;trasferimento al Ministero dell’Economia delle spese derivanti dalle maternità; esenzione del pagamento dell’IVA per le scuole; finanziamento certo della tassa sui rifiuti solidi urbani.
Per fronteggiare l’emergenza finanziamenti si prevedono 380 milioni di euro a partire dal 2007. Sempre dal 2007 per esentare le scuole dal pagamento della Tarsu si stanziano 38,7 milioni di euro, pari allo stanziamento previsto dall’accordo unificato Stato/Regioni del 2002 come aveva sottolineato la FLC .
Sia pure in ritardo e con stanziamenti al di sotto del fabbisogno, almeno per quanto riguarda il pregresso , si va finalmente nella giusta direzione di un provvedimento di legge per ridare serenità agli operatori scolastici, dopo che alle scuole era stata imputata ingiustamente la responsabilità per mancanza di fondi.
Seguiremo puntualmente gli sviluppi, anche perché è ormai chiaro che soluzioni diverse, non ve ne sono se lo stesso Ministero, dopo lungo tergiversare, ha rotto gli indugi e ha fatto propria la strada che abbiamo da sempre indicato.
Nella discussione sul Bersani-Ter sono presenti anche altre questioni relative alla scuola di cui daremo notizia, con i relativi, nei prossimi giorni.
Roma 19 giugno 2007