I Dirigenti Scolastici della FLC CGIL sul pagamento delle ferie ai supplenti
Il MIUR dia alle scuole indicazioni rispettose della legge e del contratto.
Con un comunicato il Coordinamento della Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC denuncia la lesioni dei diritti retributivi dei lavoratori precari, l’incertezza prodotta dalla continua invasione della legge sui contratti di lavoro e la pesante ricaduta che le norme sul pagamento delle ferie non godute dal personale supplente docente ATA (introdotte dalla legge di stabilità per il 2013) ha avuto sulla funzionalità delle scuole.
Il Coordinamento della struttura di comparto nazionale dei dirigenti scolastici della FLC CGIL considera molto grave lo stato di confusione ed incertezza che sta riguardando il pagamento delle ferie non godute dal personale supplente della scuola.
La legge di stabilità per il 2013 ha modificato la norma introdotta dalla cosiddetta spending review, che vietava la monetizzazione delle ferie non godute del personale della pubblica amministrazione, introducendo una specifica deroga per i supplenti docenti e ATA.
L’articolo 1 della legge di stabilità (comma 55) prevede che alle ferie maturate dai supplenti vengano decurtati i giorni in cui è consentito al personale di fruirle (per i docenti i giorni di sospensione delle lezioni). Prevede inoltre (comma 56) che le clausole contrattuali in materia di ferie in contrasto con quanto disposto dalla legge vengano disapplicate dal 1 settembre 2013, perciò la norma potrà andare in vigore solo a partire dal prossimo anno scolastico.
Il MIUR, con eccesso di zelo e una buona dose di arbitrio, intende invece applicarla già dal corrente anno scolastico. Così facendo, oltre al danno e all’ingiustizia nei confronti di docenti e personale ATA che svolgono un lavoro indispensabile per tutte le scuole, provoca anche una confusione inaccettabile per la gestione dei lavoratori supplenti e delle loro retribuzione. Siamo alla fine dell’anno scolastico e non è accettabile che venga compromesso il buon funzionamento delle scuole né si possono adottare atti unilaterali nei confronti dei lavoratori. Il comportamento del MIUR, che omette l’emanazione di specifiche disposizioni e suggerisce la violazione del contratto vigente, genera incertezza e comportamenti diversi producendo contenziosi e conflitti.
La continua invasione della legge sulle norme contrattuali produce l’ingestibilità dei rapporti di lavoro, causando mancanza di certezza dei diritti dei lavoratori e dubbi di legittimità nell’emanazione di atti che incidono sul godimento di diritti contrattuali e sulla retribuzione.
Il Coordinamento della struttura di comparto nazionale dei dirigenti scolastici della FLC CGIL ribadisce che nei confronti di quanti prestano o hanno prestato servizio nelle scuole con contratti a tempo determinato devono continuare ad essere applicati gli articoli 13 e 19 del vigente CCNL/ Scuola che prevedono il pagamento delle ferie non godute. Solo dal 1 settembre 2013 potrà essere presa in considerazione la quantificazione del pagamento per le ferie non godute prevista da una legge che crediamo debba essere al più presto modificata su questo tema.