I sindacati proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola
I provvedimenti del governo e le ricadute sui lavoratori: le ragioni della mobilitazione dei sindacati scuola.
Coerentemente con quanto annunciato in un comunicato unitario del 9 marzo scorso e in linea con le iniziative previste per la mobilitazione che sfocerà in una grande manifestazione nazionale il prossimo 11 aprile, FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams proclamano lo stato d'agitazione di tutto il personale della scuola.
I provvedimenti proposti dal governo non solo non lasciano intravedere alcun tipo di innovazione, mostrandosi al contrario perfettamente in linea con le riforme fallimentari precedenti, ma rappresentano un ulteriore attacco alla scuola pubblica e ai diritti dei lavoratori che non possiamo tollerare.
Contratto, stabilizzazione dei precari e investimenti: di questo ha bisogno la scuola e queste sono le ragioni della nostra mobilitazione unitaria.
Di seguito la richiesta di avvio della procedura di conciliazione.
_________________________________
Roma, 10 marzo 2015
Al Gabinetto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Ufficio Relazioni Sindacali
Al Capo di Gabinetto del Dipartimento della Funzione Pubblica
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ufficio Relazioni Sindacali
Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale della scuola e richiesta di esperimento della procedura di conciliazione.
Le organizzazioni FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, GILDA FGU, ai sensi dell’articolo 2, della Legge n. 146 del 12 giugno 1990 come modificata dalla Legge 83/2000, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola.
I temi e le rivendicazioni alla base dello stato di agitazione sono legati ai provvedimenti del Governo in termini di ricadute negative sui lavoratori della Scuola che rivendicano nella sede del rinnovo del CCNL, la discussione e le decisioni in materia di struttura della retribuzione e delle carriere del personale e la stabilizzazione del lavoro precario, con riferimento sia ai profili del personale docente e educativo che del personale ATA.
Si richiede, pertanto, l’esperimento della procedura conciliativa prevista dalla citata Legge.
Si rimane in attesa di riscontro porgiamo cordiali saluti.
FLC CGIL Domenico Pantaleo |
CISL SCUOLA Francesco Scrima |
UIL SCUOLA Massimo di Menna |
SNALS Confsal Marco Paolo Nigi |
GILDA Unams Rino di Meglio |