Il Consiglio dei Ministri approva in limine mortis il Sistema nazionale di valutazione: protervia ed arroganza del Governo
La FLC CGIL chiederà a tutte le forze politiche l'impegno di modificare radicalmente questo regolamento.
E la montagna partorì il topolino velenoso, come avevamo scritto qualche giorno fa. È davvero incredibile la protervia e l'arroganza di questo Governo che in limine mortis licenzia la bozza di regolamento sul Sistema nazionale di valutazione. Leggi il resoconto (da pag. 5) della riunione del Consiglio dei Ministri di venerdì 8 marzo 2013.
Anche nel caso in cui siano state recepite le osservazioni e proposte contenute nei pareri del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato, il nostro giudizio non cambia.
Sistema nazionale di valutazione: il nostro dossier
Auspichiamo un sistema nazionale di valutazione che risponda effettivamente all'esigenza di migliorare istruzione e formazione in questo Paese: non è questo il caso del regolamento appena approvato. Nello schema di regolamento sono assenti e quindi appaltate all'esterno le finalità politico-istituzionali del sistema nazionale di valutazione, con una sorta di ipertrofia della funzione tecnica a danno del ruolo debole attribuito all'autonomia scolastica. Un sistema pasticciato in cui si mischia la valutazione di sistema con la valutazione dei dirigenti scolastici.
Ma è il comunicato stampa del Governo che svela l'unico vero motivo a fondamento di questa scelta: l'approvazione del regolamento consente di rispondere agli impegni assunti nel 2011 dall'Italia con l'Unione europea, in vista della programmazione dei fondi strutturali 2014/2020. Altro che miglioramento dell'offerta formativa e della qualità della scuola!
Chiederemo l'impegno formale a tutte le forze politiche di cambiare radicalmente questo regolamento e metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per difendere la scuola pubblica da questo ennesimo intervento dannoso.