Iscrizione ai corsi d’istruzione per adulti: 28 febbraio una scadenza inaccettabile
La circolare per l’iscrizione all’anno scolastico 2009-2010 individua una unica data di scadenza per tutti gli ordini e gradi comprensivi per l’istruzione degli adulti.
Nella circolare relativa alle iscrizioni permane la data del 28 febbraio 2009 anche per l’iscrizione ai corsi d’istruzione per gli adulti. Abbiamo fortemente contestato questa decisione che penalizza le fasce più deboli degli adulti. Viene infatti proposta una unica data prevedendo procedure analoghe a quelle per gli ordinari percorsi scolastici e non si considera la particolarità di questo settore. Non si tiene in considerazione che gli adulti, con formazione debole, sono già restii a rientrare in formazione e una data così distante dall’inizio dei corsi rende vano ogni azione di orientamento all’iscrizione.
L’esigenza da parte dell’Amministrazione di consentire l’ordinaria attività propedeutica all’inizio dell’anno scolastico riteniamo sia solo finalizzata a nascondere i tagli in questo settore derivanti dal piano programmatico. Infatti nel Piano è previsto la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico, un numero contenuto di materie d’insegnamento e l’organico legato alla memoria storica degli scrutinati e non dei frequentanti come avveniva negli anni precedenti.
È prevista con il nuovo anno scolastico l’istituzione dei nuovi centri provinciali per l’istruzione degli adulti ai sensi del DM 25 ottobre 2007
ma l’articolazione dei centri sul territorio, l’iter di dimensionamento regionale non sono ancora conclusi e quindi anche le possibili offerte formative messe in atto dai centri risultano in questo momento alquanto deboli.
Per questi motivi abbiamo reiterato all’amministrazione la richiesta di deroga alla scadenza fissata nella circolare, proponendo lo spostamento del termine ad una data il più possibile vicina all’inizio dell’anno scolastico e la determinazione dell’organico in misura adeguata a coprire le esigenze di questo settore.
L’amministrazione si è resa disponibile a dare indicazioni agli uffici regionali affinché le iscrizioni successive alla scadenza del 28 febbraio, corredate da motivazione, siano accolte. Riteniamo che l’indicazione non può essere esaustiva della problematica in quanto l’organico comunque sarà definito su dati restrittivi e quindi non sufficiente a rispondere alle reali esigenze del settore.
La politica di ridimensionamento di un settore formativo rivolto alle fasce deboli della popolazione, messa in atto dall’attuale governo, rappresenta la negazione di un diritto d’inclusione sociale che ogni cittadino dovrebbe poter esercitare. La scelta d’impoverire se non di eliminare di fatto l’offerta educativa e formativa per gli adulti è un grave danno che si ripercuote su tutto il tessuto sociale ed in controtendenza rispetto alle indicazioni dell’Unione Europea in campo di apprendimento permanente. È necessario che al più presto si intervenga in questo settore, che si mettano in atto azioni propositive per affrontare la problematica e non si intervenga solo per fare tagli.
Roma 22 gennaio 2009