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MIUR e MEF lasciano le scuole senza fondi per la retribuzione accessoria

L’inefficienza dei Ministeri si ripete puntuale e dannosa ogni anno come la grandine sull’uva matura.

22/05/2019
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Anche quest'anno si ripete l'insopportabile –e per la verità poco decorosa– situazione che nega alle scuole l'accesso ai propri fondi per liquidare i compensi accessori al personale.

A pochi giorni dalla fine delle lezioni, infatti, il POS delle istituzioni scolastiche, ovvero il cassetto dove sono depositati i fondi per pagare i vari compensi accessori, è ancora desolatamente vuoto.

Non ci sono le economie degli scorsi esercizi, non ci sono le somme che dovevano essere utilizzate per pagare impegni derivati da compiti svolti nello scorso anno scolastico non ancora liquidati, perché sottratti ai POS nel mese di dicembre 2018 e mai più restituiti alle scuole.

E non ci sono neppure le risorse per liquidare le attività di quest'anno scolastico, magari già terminate, e riconosciute dai contratti di istituto.

Si tratta di una situazione inaccettabile, che impedisce alle scuole tempi di lavorazione sereni, e nega al personale la possibilità di essere liquidato una volta svolte le attività aggiuntive o le ore in sostituzione di colleghi assenti.

A quale dei Ministeri suddetti risalga la responsabilità di questa situazione è davvero, per il personale e per le scuole, del tutto indifferente: è una responsabilità solidale del governo.

Quel che interessa è che le scuole ricevano immediatamente i fondi dovuti.

Sarebbe l’ennesimo fallimento per il Governo se, come già accaduto con i supplenti, il personale fosse costretto a procedere con ingiunzioni per vedersi riconoscere e liquidare i compensi.

A ciò si aggiunge il fatto che le scuole sono ancora in attesa perfino dei fondi ex aree a rischio dell'a.s.2017/18, con il risultato che il personale interessato deve attendere 1 anno per ricevere quanto spettante.

La FLC si è attivata e continuerà a farlo incessantemente per chiedere l'immediata erogazione sui POS delle scuole di tutte le risorse previste e che sono state già oggetto di contrattazione e programmazione didattica.