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Mobilità scuola 2022-2025: la FLC CGIL non partecipa alla trattativa

In seguito alla proclamazione dello stato di agitazione la nostra delegazione ha disertato l'incontro previsto nella mattinata di oggi 16 novembre

16/11/2021
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A seguito della proclamazione dello stato di agitazione e dell'avvio delle procedure di raffreddamento, la FLC CGIL ha deciso di non partecipare alla trattativa sul rinnovo del CCNI mobilità del personale docente, educativo e ATA prevista nella mattinata di oggi 16 novembre 2021. Le ragioni della mobilitazione, di portata più ampia, sono da ricondurre alla forte marginalizzazione in cui è stata collocata la scuola nell'ambito degli stanziamenti previsti in Legge di Bilancio, scelta che non solo non tiene in considerazione un adeguato aumento salariale per un contratto scaduto da tre anni, ma aggrava il contesto già penalizzante con valutazioni di demerito sulle professionalità specifiche. La scuola non è affatto al centro del Paese, a differenza di quanto contenuto nel “Patto” siglato a Palazzo Chigi nel maggio scorso e come FLC CGIL rivendichiamo l'assunzione di responsabilità politica a chi quel documento l'ha sottoscritto insieme a noi, preso atto che l'operazione condotta fin qui va in direzione contraria e tradisce la reciprocità dell'accordo. L'atteggiamento evidenziato, le pregiudiziali ideologiche sulla categoria, l'indisponibilità a riconoscere la specificità del nostro settore, economicamente ma non solo, ci chiamano ad intraprendere il percorso della mobilitazione generale per recuperare il valore, la dignità e l'unità di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Il confronto sulla mobilità del personale come previsto nel Patto, che ha l'obiettivo di riportare la materia nella competenza contrattuale dopo l'incursione della legge, in questo contesto non può assolutamente realizzarsi e non avrebbe trovato nella riunione di oggi le risposte attese, a partire dalla discussione sulla questione dei vincoli per docenti e DSGA neoassunti. Sui vincoli per la mobilità del personale continuiamo a ribadire che vanno rimossi: per dare stabilità agli organici e quindi realizzare la continutà didattica non serve “legare” le persone al posto ma serve stabilizzare gli organici, serve saturare i posti vacanti. In questi mesi abbiamo ripetutamente proposto alle forze politiche modifiche alle norme, con emendamenti sul tema: ad oggi nessuno si è fatto carico di tale compito. Su queste linee proseguirà la mobilitazione nei prossimi giorni.

Di mobilità, tempi, domande e vincoli, si discuterà il 16 novembre in una diretta Facebook e Youtube orgnanizzata da La Tecnica della scuola a cui parteciperà Maria Grazia Frilli della FLC CGIL Nazionale.

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