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Nuovo regolamento di contabilità delle scuole: la circolare applicativa

Recepite in parte le osservazioni della FLC CGIL, che aveva espresso il suo disaccordo su alcuni punti, tra i quali quello sull’inaccettabile intervento dei revisori dei conti in merito alla didattica e quello sulla piccola manutenzione e riparazione.

07/01/2019
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A seguito del confronto con le Organizzazioni sindacali, che si è tenuto giovedì 27 dicembre 2018 presso la Direzione generale delle risorse umane e finanziarie (DGRUF) del Ministero dell’Istruzione, alla presenza del Capo Dipartimento Dott.ssa Beltrame e del Direttore Greco, il MIUR ha emanato la circolare applicativa 74 del 5 gennaio 2019 sul nuovo Regolamento di contabilità.

I contenuti della circolare

L’Amministrazione ha sottolineato l’importanza dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento di contabilità che può avviare una fase più serena e razionale nelle scuole, i cui molteplici problemi dipendono, in parte, anche dalla carenza di personale nelle segreterie e dalla mancanza dei Direttori Amministrativi, per i quali è stato bandito il concorso.
Il Ministero ha evidenziato come l’entrata in vigore del Regolamento sia stata supportata da una serie di azioni e di misure di accompagnamento, tra le quali la presente circolare applicativa.
Inoltre, il MIUR ha aggiornato i sindacati sugli altri strumenti di supporto che sono stati approntati:

  1. l’Help Desk amministrativo-contabile che ora è funzionante ed è un servizio utile a formulare quesiti che consentono di tenere aperto un canale di comunicazione con le scuole, per non lasciare soli Dirigenti e DSGA nell’applicazione del Regolamento.
  2. La documentazione sul servizio di cassa con le indicazioni alle scuole sulle procedure per l’affidamento di questo servizio, che prevede l’utilizzazione della rete di scuole come canale ottimale.
  3. Il Quaderno n. 1 sugli acquisti, che è quasi terminato, e sarà a disposizione delle scuole dal mese di gennaio 2019. Esso consiste in una guida operativa, una sorta di vademecum sugli acquisti e sulle problematiche concrete e quotidiane delle scuole, che sarà scaricabile dal sito. Sempre al fine di semplificare il lavoro delle scuole, sarà approntato anche un Quaderno n. 2 da pubblicare nei mesi successivi.
  4. La nuova modulistica con la nuova versione del Piano dei conti da utilizzare, già inviata alle scuole.
  5. È in via di lavorazione l’adeguamento necessario del sistema operativo centrale SIDI, con tutti i nuovi modelli che saranno visibili dalla seconda settimana di gennaio (dall’1 al 6 gennaio ci sarà la manutenzione) per consentire alle scuole di poter programmare correttamente in linea col nuovo Regolamento di contabilità. È stato, inoltre, previsto un restyling di SIDI Bilancio, che è oramai un prodotto obsoleto e dovrà essere aggiornato e che dovrà prendere il posto di tutti i software oggi utilizzati dalle scuole. A questo scopo il MIUR ha avviato una riprogrammazione per creare un prodotto più moderno, rispondente alle esigenze operative delle scuole.
  6. Sta per prendere il via un terzo modulo di formazione sul progetto “Io Conto” incentrato sul nuovo Regolamento di contabilità, a partire da mese di gennaio 2019. I formatori dovranno, a loro volta, fare la formazione a cascata sul territorio.

Secondo il Ministero, la circolare applicativa va ad inserirsi appieno nel quadro di queste misure di accompagnamento, messe in atto per rispondere anche alle esigenze interpretative delle scuole.
Il MIUR si è reso disponibile a raccogliere questioni, che dovessero pervenire dalle scuole, inerenti all’applicazione del Regolamento ai fini della riformulazione di ulteriori chiarimenti che si renderanno necessari.

A seguito dell’informativa sui contenuti della circolare applicativa, la FLC CGIL ha inviato le proprie osservazioni al MIUR.

La nostra posizione

Abbiamo, innanzitutto, ribadito la nostra netta contrarietà all’impostazione autoreferenziale del nuovo Regolamento, ai tempi ristretti di applicazione (avevamo chiesto di rimandarlo di un anno), che trova le scuole impreparate ad applicare tempestivamente tutte le novità introdotte dallo stesso, e alle misure che hanno scaricato, ancora una volta responsabilità sulle scuole, come quella in materia di manutenzione e riparazione degli edifici scolastici (avevamo chiesto una conferenza di servizi con gli enti locali) e sul potere eccessivo dei revisori dei conti.

Il Ministero ha recepito parzialmente, nel testo definitivo della nota applicativa inviata alle scuole, le nostre osservazioni e che hanno in parte mitigato, con i chiarimenti introdotti, la portata degli effetti su alcuni aspetti cruciali del nuovo Regolamento. Eccoli, in sintesi:

  • il punto più significativo è la riscrittura delle norme in materia di procedure per la fornitura di beni e servizi, con i chiarimenti in ordine alla possibilità per le scuole (previa delibera del Consiglio di Istituto) di allinearsi alla normativa più generale relativa al Codice degli Appalti.
  • Sul piano degli interventi di piccola manutenzione e riparazione, la circolare ha sottolineato l’ambito degli interventi che debbono essere urgenti e indifferibili “nella misura strettamente necessaria a garantire lo svolgimento delle attività didattiche, rapportandoli alle loro realistiche e concrete possibilità di azione, sia sul piano tecnico, sia sul piano economico”. Sono stati, inoltre, tolti dalla possibilità delle scuole alcuni interventi manutentivi, come il ripristino di pannelli e controsoffitti.
  • È stato chiarito il passaggio relativo al ruolo dei revisori dei conti in rapporto alle loro competenze e la loro valutazione di coerenza tra Programma annuale e Ptof, che ritenevamo inaccettabile, specie alla luce dell’esperienza degli ultimi anni che ha visto aumentare i casi di invasività dell’attività di questi in campi che non sono di loro stretta competenza. È stato, dunque, precisato, che l’attività di revisione debba essere svolta senza interferire nelle valutazioni di competenza di altri organi della scuola, inerenti alle attività didattiche.
  • È stato puntualizzato che la relazione illustrativa da allegare al Programma annuale, deve essere predisposta dal Dirigente con la collaborazione del DSGA. Lo stesso Dirigente dovrà poi corredare da apposita relazione illustrativa anche il Conto consuntivo.
  • È stato specificato che, in caso di attività finanziate con Fondi europei, che vengono impegnati anche prima della loro effettiva disponibilità, è importante che risulti che la scuola sia in possesso di una formale attestazione a ricevere lo stanziamento previsto.
  • Sono stati tolti i riferimenti agli obblighi di ricorso agli strumenti Consip, perché non erano stati preceduti da una attenta analisi sulle tipologie e quantità di acquisti delle scuole, onde evitare di introdurre obblighi che avrebbero complicato la rapidità e fluidità degli approvvigionamenti rispetto alle esigenze dei beni.

Ciò nonostante resta il nostro dissenso su alcuni nodi critici che il MIUR non ha recepito e che sono i seguenti:

  • Bilancio di cassa. Questo, seppur affiancato a quello per competenza, in assenza di adeguata formazione rivolta a Dirigenti e DSGA, rischia di creare ulteriore confusione e lavoro nelle scuole. Pur riconoscendo che la circolare rimanda ad un successivo provvedimento di armonizzazione dei sistemi contabili, riteniamo che, prima di procedere con il bilancio di cassa, sarebbe opportuno trovare soluzione puntuale a due questioni: la definitiva sistemazione dei residui attivi per quelle scuole che ancora ne soffrono (dando seguito a quanto già fatto negli ultimi anni) e la problematica delle anticipazioni di cassa che, in particolare per i PON, gli ERASMUS, il PNSD, coinvolgono somme consistenti rispetto alle quali anche l'ultima circolare sull'affidamento del servizio di cassa demanda al rapporto singolo istituto/banca la definizione degli interessi (cioè oneri a carico delle scuole) per le aperture di credito anche in presenza di lettere autorizzative dei vari progetti.
  • Individuazione "Commissari ad acta". Nella circolare è previsto che i Dirigenti potrebbero essere individuati a tale scopo. Questa soluzione non ci appare condivisibile, dal momento che tale figura è componente di diritto dell'organo (Consiglio di Istituto) inadempiente e, quindi, si potrebbero creare conflitti di interesse derivanti dalla sovrapposizione di ruoli e funzioni, anche se ciò sarebbe limitato a “casistiche particolari”.
  • Interventi di piccola manutenzione. Questa norma indurrà alcuni Enti Locali a sentirsi liberi a non intervenire ed apre a problematiche circa il fattivo recupero dei crediti anticipati con la cassa. Resta sempre, il quesito con quali fondi le scuole anticiperanno le spese (a proposito del bilancio di cassa).
  • Limite dei 200 euro per i beni da iscrivere in inventario. Crediamo che questo limite, dati i costi odierni e la rapidissima svalutazione dei beni, debba essere elevato ad almeno 2.000 euro.

Abbiamo, infine, sollecitato il MIUR ad adottare le proprie linee guida e a produrre un modello di regolamento per la gestione del patrimonio e degli inventari, da mettere a disposizione delle scuole. Sulla definizione dei nuovi schemi e sulle linee guida per la corretta gestione della contabilità abbiamo incalzato il Ministero per un ulteriore confronto sindacale. Principio che vale per gli schemi di gara e per le linee guida per la semplificazione delle attività di acquisto che dovranno essere attenti a semplificare, concretamente, il lavoro delle scuole.

Continua la nostra battaglia per dotare le scuole di strumenti di lavoro adeguati, semplici e trasparenti.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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