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Organici 2024/2025. Definite le dotazioni del personale educativo

Durante l’incontro di informazione il Ministero ha illustrato i numeri delle assegnazioni per il prossimo anno scolastico. La FLC CGIL rileva l’inadeguatezza del DPR 81 e denuncia gli scarsi investimenti nel sistema dei convitti.

22/05/2024
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Il 22 maggio 2024, si è tenuto presso il Ministero dell’Istruzione il confronto sindacale sull’organico di diritto del personale educativo per l’anno scolastico 2024/2025.

Un’informazione tardiva che si colloca a valle della pubblicazione della mobilità e, quindi, a giochi fatti per quanto riguarda la determinazione delle dotazioni organiche.

Dai dati presentati, la dotazione organica risulta pari a 2277 posti per un totale di 35984 alunni iscritti. Si registra quindi un nuovo taglio di 18 unità di personale rispetto all’anno scolastico precedente e un contingente inferiore al tetto massimo consentito dalla legge che corrisponde a 2298 educatori.

È evidente che, a fronte di una diminuzione del numero di iscritti poco significativa, tanto più alla luce del fatto che tale stima è di tipo previsionale e destinata ad aumentare in corso d’anno, si è scelto di operare un nuovo taglio di organici anziché agire nella direzione di un miglioramento dell’offerta formativa e delle condizioni di lavoro, aspetti strettamente connessi al rapporto anche numerico tra convittori ed educatori.  

La FLC CGIL ha quindi sottolineato l’insufficienza delle risorse professionali assegnate rispetto alle reali esigenze delle istituzioni educative e l’assoluta inadeguatezza dei parametri stabiliti sulla base della normativa vigente in materia di determinazione degli organici, rilevando anche in questa occasione la necessità di rivedere radicalmente il DPR n.81/2009 e, comunque, di prevedere una maggiore flessibilità rispetto alla rigida applicazione dei risultati determinati dal SIDI.

Per rilanciare un’istituzione che può contribuire in modo significativo al perseguimento degli obiettivi generali del sistema scolastico italiano, la questioni organici è infatti fondamentale, soprattutto perché si tratta di un settore che registra un’altissima percentuale di precariato.

Per garantire il buon funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali occorre implementare le assunzioni, nell’immediato anche attraverso l'adeguamento dell'organico di diritto alle situazioni di fatto, come accade per il personale docente e ATA, per poi procedere alle stabilizzazioni, definendo un sistema strutturato di formazione e reclutamento che preveda, tra l’altro, regolari concorsi e la ricostituzione delle graduatorie, attualmente incapienti in molte province.

La FLC CGIL ha riproposto l’avvio  di un confronto ampio sulle problematiche del settore, che necessita di congrui investimenti e un ripensamento della cornice normativa e organizzativa.