Organico di fatto 2013-2014: utilizzazioni del personale della scuola, incontro al MIUR
Incontro al MIUR per fare il punto e per l’informativa sulla circolare.
Il MIUR ha informato i sindacati che, allo stato, non sono ancora prevedibili i tempi entro cui il ministero della Funzione pubblica e il MEF daranno il loro parere in merito alla pre-intesa sul CCNI per le utilizzazioni del personale docente, educativo ed ATA per il 2013-2014 sottoscritta il 15 maggio scorso. L’amministrazione, pertanto, d’intesa con i sindacati intende avviare comunque le procedure per la presentazione delle domande contestualmente alla definizione dell’organico di fatto, in attuazione di quanto prevede l’ipotesi di accordo sottoscritto. A tal fine verrà emanata nei prossimi giorni una circolare di trasmissione dell’ipotesi di contratto sulla base del quale, in attesa della sua sottoscrizione definitiva, si darà avvio alle procedure per le utilizzazioni ed assegnazioni del personale.
I sindacati, pur denunciando l’inaccettabilità che dopo quasi due mesi non si sappia ancora se c’è o meno l’autorizzazione alla sottoscrizione definitiva del contratto integrativo, hanno convenuto con l’amministrazione sull’esigenza di avviare per tempo le procedure, purché lo si faccia nel rispetto dell’ipotesi di CCNI sottoscritta il 15 maggio 2013.
Le date convenute per la presentazione delle domande, date che saranno contenute nella circolare in via di emanazione, sono le seguenti:
- scuola dell’infanzia e primaria: dal 10 luglio al 20 luglio 2013 (obbligatoriamente online);
- scuola secondaria di primo grado, secondo grado, educatori e docenti di religione cattolica entro il 25 luglio 2013 (domanda cartacea)
- personale ATA entro il 12 agosto 2013 (domanda cartacea).
L’amministrazione ha poi illustrato la bozza di circolare sull’organico di fatto di tutto il personale, bozza che ricalca sostanzialmente quella dello scorso anno, visto che, a detta dell’amministrazione, non ci sono novità significative.
La posizione della FLC CGIL
La FLC CGIL ha espresso un giudizio fortemente negativo sulla bozza di circolare illustrata ai sindacati per la costituzione dell'organico di fatto di tutto il personale docente, educativo e ATA per il prossimo anno scolastico 2013-2014. Questa, infatti, non dà adeguate risposte per garantire le necessità delle scuole per quanto riguarda sia il diritto allo studio che la funzionalità del servizio né sul versante del personale docente, né su quello del personale educativo fortemente penalizzato dall’attuazione di parametri previsti dall’art. 20 del DPR n. 81/09, né sugli ATA. Inoltre la FLC ha chiesto chiarimenti in quanto nella circolare non si fa alcun cenno a quanto prevede l’art. 6 del DL n. 76/2013 sull’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), decreto che introduce modifiche e la cui pubblicazione in Gazzetta è imminente.
Nel merito della circolare la FLC CGILha chiesto che:
- sia prevista la possibilità di attivazione di posti in deroga, quanto meno in organico di fatto ed in attuazione di impegni e dichiarazioni fatte della stesso Ministro Carrozza, in particolare a favore della scuola dell’infanzia che vede in diverse province richieste massicce di statalizzazione di scuole dell’infanzia gestite dai Comuni per difficoltà economiche. Queste richieste, che vanno accolte per assicurare il servizio, non possono essere soddisfatte a “posti zero”, ovvero per sottrazione di posti in organico di fatto da altri gradi di scuola;
- sia prevista la possibilità di altre deroghe necessarie ad esempio per il personale educativo che vede per il secondo anno consecutivo le dotazioni dell’organico di diritto falcidiate a causa dell’applicazione rigida dei parametri previsti nel DPR n. 81/09 imposta dal MEF con un numero di posti in organico di diritto (identici allo scorso anno in tutte le province) che non tengono affatto conto neanche di quelle situazioni che vedono un incremento significativo del numero degli alunni. Nella circolare si dovrà confermare quanto meno l’attuale dotazione di fatto ovunque ed incrementi in quelle province dove sono aumentati gli alunni;
- sia previsto un richiamo forte ed esplicito al rispetto del numero di alunni per classe e alle norme sulla sicurezza, altrimenti la FLC CGIL avvierà su questo vertenze diffuse nei territori;
- siano assicurate le risorse necessarie a garantire il mantenimento dell'orario di lezione dell'anno precedente nella scuola primaria (le 30 ore anche nelle classi quarte e quinte laddove sono state ridotte nel diritto) “riassegnando” i risparmi derivanti dal calcolo generalizzato del tempo scuola a 27 ore nelle stesse scuole, laddove queste risorse siano state “dirottate” per altre esigenze;
- sia rafforzata (analogamente a quanto già scritto nelle CM n. 10/13 sul diritto) la garanzia che nella scelta della seconda lingua straniera nella secondaria sia di primo che di secondo grado non debba creare esubero né nella scuola né in ambito provinciale e, questo, “neanche in prospettiva”;
- che si richiami la norma sulla corretta costituzione delle cattedre a 18 ore nella secondaria di secondo grado e non a 20, 22 ed in taluni casi persino a 24 ore a danno sia dei lavoratori che si vedono costretti ad un obbligo di servizio superiore a quello contrattuale, sia dei precari che si vedono illegittimamente sottratte quote orario disponibili;
- che sia esplicito l'obbligo ad attivare l'ufficio tecnico in tutti gli istituti tecnici (settore tecnologico) e professionali (settore industria ed artigianato) in presenza di esubero nel ruolo degli ITP e nel caso in cui non sia stato possibile farlo già nel diritto;
Ata
- Per quanto riguarda i DSGA la FLC ha contestato (come fatto già lo scorso anno) la questione degli “abbinamenti di scuole” sottodimensionate che ha già determinato una situazione caotica. Laddove si debba procedere in tal senso, si è chiesto che i criteri siano definiti tramite intese locali con i sindacati al fine di evitare abbinamenti di scuole molto distanti o tra scuole disomogenee. Inoltre, la FLC, ha chiesto che non sia prevista in nessun caso la reggenza d’ufficio, ma solo a domanda/disponibilità volontaria.
- Sugli altri profili ATA la circolare è troppo generica, va previsto un maggiore rispetto del Contratto, poiché non ci sono sufficienti assicurazioni circa la copertura del servizio. Ad esempio quando il numero dei collaboratori scolastici sui plessi, in base ai parametri, non sia adeguato a garantirne l'apertura. E questo deve riguardare tutte le figure professionali. Al momento il sistema non dà garanzia che siano sempre rispettate le tabelle, poiché spesso i dati elaborati su quei parametri non vengono poi accettati dallo stesso, anche quando risulta un numero di alunni in più. Occorre maggiore trasparenza nell’attuazione di questo sistema, che deve essere configurato in base alle tabelle previste in modo da assicurare l'aumento di unità sui profili, ad esempio negli istituti superiori dove sono presenti diverse tipologie (es. liceo scientifico e liceo artistico). C'è una evidente contraddizione tra quello che dice la norma e il sistema che agisce autonomamente sugli arrotondamenti. La FLC chiede che sia garantito l'aumento spettante in base al regolamento.
- Per il personale assistente tecnico occorre un richiamo esplicito alle necessità connesse con la sicurezza nell'utilizzo dei laboratori e va garantito, inoltre, il rispetto di quanto prevede il Ccnl, con particolare riguardo alla manutenzione delle apparecchiature nei laboratori.
- Nel fare l'organico la FLC CGIL ha chiesto, inoltre, di tenere conto della complessità dell'istituto, là dove ci sono lavoratori con disabilità o mansioni ridotte, ma anche di quelle situazioni in cui c'è presenza di alunni disabili che richiedono un aggravio di lavoro per i collaboratori scolastici. Questo comporta un impegno aggiuntivo che va considerato.
- Infine, riguardo al punto relativo elle reti di scuole (art 3 D.I. 66/2011) per garantire efficacia ed efficienza dei servizi mediante delle intese tra dirigenti scolastici, va precisata meglio questa possibilità, facendo specifico riferimento ai progetti, alle situazioni di esubero e al fatto che devono essere fatti dei passaggi con le Organizzazioni Sindacali.