Pagamento attività aggiuntive: il Ministro batte un colpo. In ritardo e a vuoto
Motivazioni infondate per giustificare un ritardo nel pagamento del lavoro svolto dal personale nel corso dell’anno scolastico 2022/2023 che si sta per concludere.
Con un apposito comunicato sul sito del Ministero dell’Istruzione il Ministro in persona finalmente batte un colpo rispetto alle ripetute sollecitazioni della FLC CGIL a pagare le attività aggiuntive svolte dal personale nel corso dell’anno scolastico 2022/2023 che si sta per concludere.
Ma è un colpo che, oltre che a giungere in ritardo, batte a vuoto.
Infatti, la motivazioni che egli adduce – l’interferenza del negoziato del CCNL sottoscritto il 14 luglio 2023 – non sta in piedi perché l’ipotesi del Contratto integrativo di cui si parla e che aveva declinato le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per il miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF) dell’anno scolastico 2022/2023 è stato sottoscritto nell’ottobre 2022 e in via definitiva a luglio 2023.
9 mesi per il controllo da parte del Mef sono una vera enormità burocratica.
E vogliamo sperare che non si ripeta la medesima cosa con il Contratto integrativo sul FMOF per l’anno scolastico 2023/2024 su cui siamo ancora in attesa di essere convocati, mentre le scuole debbono programmare le attività aggiuntive da svolgere in attuazione del PTOF già i primi giorni di settembre.
Inoltre facciamo osservare che se i fondi pervengono alle scuole, come dice il Ministro, gli ultimi giorni del mese di agosto, ben difficilmente il personale li riceverà entro settembre dal momento che NoiPa chiude il 30 agosto. Vedremo se questa volta NoiPa ce la farà. Il Ministro ignora come funziona il sistema e non sa che queste attività andavano pagate entro agosto.