Parere del CSPI sull’introduzione di un’ulteriore ora di educazione motoria obbligatoria per la Provincia Autonoma di Trento
Espresso parere favorevole.
In data 17 maggio 2024, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) riunito in adunanza plenaria (in via telematica) si è espresso favorevolmente sulla proposta di deliberazione della Giunta provinciale di Trento concernente l’approvazione, in esame preliminare, dello schema di regolamento recante «Modificazioni dell’Allegato A del decreto del Presidente della Provincia 17 giugno 2010, n. 16-48/Leg (Regolamento stralcio per la definizione dei piani di studio provinciali relativi al percorso del primo ciclo di istruzione, art. 55 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5».
La proposta della Giunta provinciale di Trento, manifesta la “volontà di avviare una progressiva attuazione del disposto nazionale, che prevede due ore settimanali obbligatorie di educazione motoria nelle classi quarte e quinte della scuola primaria”, pertanto il provvedimento si propone di stabilizzare il monte-ore per scienze motorie e sportive introducendo un'ulteriore ora a partire dall’a.s. 2024/25.
Lo schema di regolamento prevede, peraltro, che le attività saranno affidate a docenti con titolo di accesso alla classe di concorso di scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di primo grado. A tal proposito il CSPI ha richiamato il critico parere n. 80 del 15 marzo 2022, di cui riportiamo uno stralcio:
Si corre, dunque, il concreto rischio che i docenti di educazione motoria non siano in grado di soddisfare i seguenti requisiti fissati dal DM 249 del 10 settembre 2010 per l’insegnamento nella scuola primaria:
- essere in grado di articolare i contenuti della disciplina in funzione dei diversi livelli scolastici e dell’età dei bambini e dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione;
- possedere capacità pedagogico-didattiche per gestire la progressione degli apprendimenti adeguando i tempi e le modalità al livello dei diversi alunni;
- essere in grado di scegliere e utilizzare di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto;
- possedere capacità relazionali e gestionali in modo da rendere il lavoro di classe fruttuoso per ciascun bambino, facilitando la convivenza di culture e religioni diverse, sapendo costruire regole di vita comuni riguardanti la disciplina, il senso di responsabilità, la solidarietà e il senso di giustizia.
Sarebbe opportuno, quantomeno, prevedere un percorso formativo in ingresso specifico per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria che consenta di integrare la nuova figura nel contesto didattico-pedagogico di questo importante segmento del sistema di istruzione.
Infine, il CSPI ha espresso parere favorevole, considerando che “le attività motorie e sportive sono di fondamentale importanza per la crescita armoniosa delle studentesse e degli studenti”.