Posti di sostegno: Fioroni contestato a Napoli
Al centro della protesta i tagli agli organici
Il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, è stato duramente contestato a Napoli, dove si era recato per inaugurare l’anno scolastico.
E’ da tempo che andiamo dicendo che non si può governare la scuola in modo ragionieristico: la formazione e tutti i settori della conoscenza vanno messi al centro delle politiche economiche e sociali se vogliamo non solo rendere esigibile un diritto costituzionalmente garantito, quello all’istruzione, ma avere delle prospettive di sviluppo per il nostro paese.
Ma il Ministero dell’Istruzione ed il Governo paiono essere sordi ai nostri avvertimenti ed alle nostre proteste. Allora è bene che il richiamo al principio di realtà avvenga anche ad opera di chi subisce concretamente gli effetti di una politica miope e non rispettosa dei diritti della persona.
Hanno fatto bene le famiglie degli studenti disabili e gli insegnanti precari, a ricordare al Ministro che i tagli ai posti di sostegno producono discriminazioni intollerabili e vanificano leggi importanti che tutelano i soggetti più deboli.
Il Ministro si è difeso contestando le cifre dei tagli agli organici e del numero dei alunni disabili presenti nelle scuole. Così facendo al massimo può alleggerire di molto poco il peso dei numeri, ma per niente il peso della responsabilità che porta.
Non ci siamo: occorre una svolta radicale nella politiche del ministero della Pubblica Istruzione e del Governo; occorre realizzare i contenuti di quella importante Intesa sulla conoscenza che loro stessi hanno sottoscritto con i sindacati.
Roma, 20 settembre 2007