Approvato emendamento che valorizza il servizio nel concorso della scuola secondaria
Una misura tampone che non risolve il problema della fase straordinaria.
È stato approvato oggi dall’XI Commissione lavoro del Senato un emendamento al decreto di conversione di “quota 100” che valorizza l’esperienza e titoli di servizio nel prossimo concorso della scuola secondaria. L’obiettivo è quello di fare sì che in sede concorsuale le posizioni dei docenti con diversi anni di insegnamento alle spalle siano favorite dal punteggio riconosciuto agli anni di servizio.
In particolare l’emendamento prevede che sia attribuito ai titoli il 40% del punteggio finale e, all’interno di questa quota, che la metà sia riconosciuta al servizio. In pratica nelle graduatorie di merito del concorso fino a 20 punti su 100 potranno andare ai titoli di servizio.
Sicuramente questa misura si muove nella direzione di riconoscere un peso più rilevante, rispetto a quanto previsto in legge di bilancio, all’esperienza maturata dai precari della scuola con il loro lavoro.
Tuttavia, la realtà che stiamo per fronteggiare nelle scuole è quella di migliaia di cattedre scoperte, di cui l’iter del concorso ordinario non può garantire copertura. In questa fase è dunque più che mai urgente l’avvio di una fase transitoria che consenta di stabilizzare gli oltre 150.000 posti vacanti che avremo a settembre, con misure che valorizzino le professionalità dei docenti che da anni lavorano nella scuola e che ci evitino un avvio del nuovo anno scolastico all’insegna dell’emergenza e delle cattedre scoperte.
Già lo scorso settembre l’impatto della “supplentite" sul funzionamento delle scuole è stato fortissimo, con classi prive di insegnanti, segreterie sovraccaricate dal lavoro di convocazione dei supplenti e un forte avvicendamento di docenti diversi sui posti di sostegno. È compito della politica affrontare questo problema con soluzioni realmente efficaci e risolutive. Come sindacato abbiamo messo in campo le nostre proposte e il prossimo 12 marzo saremo in piazza insieme a migliaia di lavoratori.