Concorso scuola. Le proposte del Ministero in un incontro puramente di facciata
Si confermano le nostre preoccupazioni sull'utilità di questa procedura affrettata e non inclusiva.
L’incontro del 28 gennaio 2016 tra l’Amministrazione e i sindacati sul concorso a cattedre si è rilevato un nulla di fatto, perché l’Amministrazione, dopo aver inviato in ritardo le bozze dei provvedimenti (gli stessi sui quali il CSPI aveva già espresso numerosi rilievi e osservazioni) non ha aperto alcuna interlocuzione che non fosse l’ascolto passivo.
Abbiamo ribadito la nostra contrarietà a un concorso che verrebbe bandito nel caos più totale e in assenza di tutele per coloro che in possesso dell’abilitazione e del servizio possono vantare il diritto alla stabilizzazione, compresi i docenti della scuola dell’infanzia, illegittimamente estromessi dal piano nazionale di assunzioni.
Nel merito dei provvedimenti abbiamo rilevato, analogamente a quanto deliberato dal CSPI, le numerose contraddizioni presenti e la superficialità con la quale si intende attivare una procedura così delicata.
Solo a titolo di esempio ci sembra utile segnalare l'errore grossolano presente nelle tabelle di valutazione dei titoli. Ai punti A.1.1 e A.2.1 della bozza di tabella, risulta che chi non ha il voto di abilitazione ottenga 2,5 punti mentre chi ha fino a 75/100 ottenga 0 punti. Quindi per chi ha fino a 75/100 conviene non dichiarare il voto? Questo è il merito del Miur?