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Sciopero 8 marzo: i precari della scuola in piazza a Roma per chiedere la loro stabilizzazione

L'8 marzo saremo in piazza a Roma per dire insieme ai precari della scuola NO alla violenza della precarietà, SI' alla certezza del lavoro.

28/02/2017
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La FLC CGIL con lo sciopero dell'8 marzo porta in piazza il contrasto a tutte le violenze che a partire da quelle sulle donne, rispondono a un'idea di sfruttamento di chi a vario titolo è debole nel contesto sociale.

La precarietà che determina la debolezza di chi la vive, sta diventando sempre più strutturale, man mano che la legislazione del lavoro riduce tutele e sicurezze.

Il Piano nazionale di stabilizzazioni previsto dalla legge 107 non ha risposto alle reali esigenze delle scuole, lasciando senza certezze un alto numero di precari che ha diritto alla prospettiva di un lavoro stabile.

Un esempio per tutti, migliaia di docenti senza specializzazione insegnano sul sostegno, mentre docenti specializzati della seconda fascia che avrebbero potuto essere stabilizzati continuano a lavorare con contratti precari.

La delega sulla formazione iniziale e reclutamento dei docenti della scuola secondaria propone una fase transitoria assolutamente inadeguata a dare risposte praticamente a tutti: ai docenti iscritti in GAE, a quelli della seconda fascia, ai vincitori e agli idonei del concorso 2016, ai docenti di terza fascia con servizio continuativo, agli educatori esclusi dal Piano nazionale.

Per i docenti delle GAE infanzia a cui era stato promessa l'assunzione sul potenziamento non appena la delega sullo 0-6 fosse stata varata; oggi si parla solo di una fantomatica gradualità a costo zero.

Abbiamo chiesto in tutte le audizioni sulle deleghe l'apertura di un tavolo di confronto che crei una vera fase transitoria prima dell'entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento e dia seguito alla stabilizzazione di coloro che oggi possono vantarne il diritto

La risposta negativa che ha dato il Senato in risposta ad una mozione sulla soluzione del problema del precariato storico attraverso la gestione di una fase transitoria, ci impensierisce perché ancora una volta non si vuole comprendere la gravità di un problema che è anche sociale.

Per questo motivo l'8 marzo saremo in piazza a Roma per dire insieme ai precari della scuola NO alla violenza della precarietà, SI' alla certezza del lavoro.