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Stabilizzazione personale Co.co.co. ed ex LSU Palermo: l’informativa del MIUR

Entro il 28 febbraio sarà emanato il bando per le procedure di selezione dei co.co.co e degli ex LSU di Palermo che saranno stabilizzati dal 1 settembre 2018. La FLC CGIL chiede i dati precisi e garanzie su titoli di studio e percorsi di riconversione professionale. Chiede inoltre un passaggio al CSPI.

20/02/2018
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In data 20 febbraio 2018 si è tenuto l’incontro d’informativa presso il Ministero riguardante le procedure selettive per la stabilizzazione del personale co.co.co. ed ex LSU di Palermo, in attuazione di due norme contenute nella legge di bilancio 2018.

Queste due categorie di personale, che vengono da un percorso storico di venti anni (1999-2001) nella scuola, saranno sottoposte a delle procedure selettive per titoli e colloqui gestiti dall’Amministrazione, per arrivare alla loro stabilizzazione dal 1^ settembre 2018 a valere sui posti accantonati e congelati.

La motivazione politica che ha accompagnato la misura in legge di bilancio 2018 è partita dal presupposto che le risorse finanziarie, che già oggi vengono spese per remunerare questa platea di persone, possono essere allo stesso modo impiegate per finanziare la loro stabilizzazione.

Tutti i soggetti contemplati dalla normativa in questione saranno assunti sui posti che già occupano.

Co.co.co.

La platea di questi lavoratori ammonta a 812 unità di personale, distribuite su 312 istituzioni scolastiche, dislocate in diverse regioni ma, soprattutto, in Sicilia. Per questi è previsto che la stabilizzazione, a seguito delle procedure di selezione, avvenga anche a tempo parziale.

La spesa a regime sarà di 16,204 milioni di euro, prevedendo di assumere tutti con part-time al 63% e raggiungere, in questo modo il 54% dei posti in part-time (su 812). Il limite delle risorse finanziarie si deve coniugare col numero dei posti accantonati in organico, i quali sono 441. Poi, man mano che si libereranno dei posti sull’organico accantonato per effetto delle cessazioni, le risorse residue saranno reimpiegate per questo personale.

Ancora deve essere messa a punto la procedura circa l’incrocio tra regime di part-time e posti da occupare che richiederà anche dei chiarimenti col MEF.

Dal momento che è la prima volta che saranno fatte assunzioni part-time nella scuola, occorrerà tenere un conteggio separato di queste specificando, nell’attribuzione dell’organico di diritto a livello provinciale, di tenere conto delle percentuali di riparto. Andranno, quindi, scorporati gli accantonamenti dalle tabelle di Assistente amministrativo e tecnico che oggi sono omnicomprensive, e predisporre una tabella separata.

L’accesso alle procedure di selezione è prevista per tutti i soggetti che sono destinatari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa stipulati con le istituzioni scolastiche statali alla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2018, con funzioni che sono assimilabili a quelle proprie di amministrativi e tecnici. Questo comporta che ci possono essere anche dei titoli di studio più bassi di quelli previsti per l’accesso al CCNL, dal momento che la norma si configura come una norma speciale derogatoria. Per la definizione dei requisiti si rinvia al bando che l’Amministrazione deve predisporre entro il 28 febbraio prossimo.

In tal caso sarà istituita una Commissione a livello nazionale per la valutazione dei titoli e servizi posseduti.

Ex LSU di Palermo 

Questi lavoratori provengono dagli enti locali e sono transitati nella scuola negli anni 1999/2000. A Palermo essi, anziché transitare nelle ditte di pulizia, hanno costituito cinque cooperative che hanno fornito il personale alle scuole e che svolgono tutte le mansioni dei Collaboratori scolastici. Non solo, dunque, le pulizie, ma anche la vigilanza e l’accoglienza.

La legge di Bilancio 2018 anche per questi lavoratori ha previsto una procedura volta alla stabilizzazione con una selezione per titoli e colloqui. In questo caso è previsto che il bando venga adottato previo assenso formale anche del MEF e del Dipartimento della Funzione Pubblica. Il bando determinerà il numero dei posti anche part-time.

Le risorse per la loro stabilizzazione ammontano a regime a 8,7 milioni di euro.  I posti accantonati per questi lavoratori sono 350, ma ancora è al vaglio del Ministero la previsione di una assunzione a tempo pieno per 305 lavoratori su una platea di 496 unità lavorative totali.

Resterà in vigore, in ogni caso, la graduatoria che potrà essere riutilizzata mediante scorrimento, nel limite delle risorse stanziate e dei posti, via via che avverranno le cessazioni.

Anche qui le risorse sono finalizzate e le economie che si generano non possono essere utilizzate per altre categorie di persone, ma solo per assumere soggetti dalla graduatoria per gli anni a seguire.

La posizione della FLC CGIL

È da molto tempo che la FLC CGIL sta chiedendo l’internalizzazione graduale per tutti i lavoratori per i quali ci sono delle quote di organico congelate, seguendo dei criteri di selezione che salvaguardino sia la qualità del servizio che l’occupazione.

In questo senso l’operazione di stabilizzazione della legge di bilancio del 2018 va nella giusta direzione, superando definitivamente la persistenza di co.co.co. nella scuola.

Essa invece è palesemente del tutto parziale rispetto agli ex LSU non facendosi carico dell’universo di questi lavoratori che occupano circa 11.000 posti su tutto il territorio nazionale.

L’accesso definitivo e stabile al mondo lavorativo della scuola, secondo la FLC CGIL, deve tuttavia avvenire in armonia con le norme contrattuali in ordine ai titoli posseduti e alle condizioni poste dalle immissioni in ruolo del personale statale.

In questo senso il bando, sempre rimanendo fermo l’obiettivo di creare buona, stabile  e qualificata occupazione a beneficio di questo personale, dovrà farsi carico dei percorsi di qualificazione che salvaguardino la qualità professionale dei lavoratori stabilizzati.

Peraltro, dal punto di vista economico, laddove si realizzino risparmi dovuti a numeri di accessi inferiori a quanto consentito dalle somme stanziate, si dovrà necessariamente passare attraverso la negoziazione contrattuale con i sindacati scuola.

Inoltre, come FLC CGIL, unitariamente agli altri sindacati, abbiamo chiesto al Ministero che ci sia un passaggio formale con il CSPI, cioè coll’organismo consultivo nazionale della scuola, il quale ha titolo a dare pareri su ogni argomento che riguardi l’ordinamento scolastico.

Infine, abbiamo chiesto al MIUR tutti i dati a disposizione sui posti congelati in organico nelle province interessate, il numero esatto dei soggetti interessati alla stabilizzazione, ogni altro dato che consenta ai Sindacati di stabilire corrette e piene relazioni sindacali in materia.