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Proseguimento sezioni primavera: le Regioni sono pronte da mesi, ma il Governo continua a tacere!

Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, definisce "ormai insostenibile lo stallo istituzionale" che si registra nei rapporti tra Governo e Regioni.

06/10/2009
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Ci giungono molte richieste da parte di genitori preoccupati del destino delle sezioni primavera. Infatti, a quasi un mese dall’inizio dell’anno scolastico, non si ha nessuna certezza circa la loro prosecuzione.
Come abbiamo già segnalato dopo il fallito incontro, del 5 agosto scorso, il Governo ha fatto slittare anche il tavolo del 4 settembre.

Come è noto sulla prosecuzione delle sezioni primavera occorre un Accordo tra lo Stato e le Regioni. Sul testo, già alla fine dello scorso luglio si era trovato un accordo tra le parti. L’occasione per la firma utile allo sblocco della situazione si era avuta con la seduta della Conferenza Unificata del 29 luglio u.s., ma, il ministro Gelmini ha deciso di non firmare nessun Accordo senza avere in cambio il parere delle Regioni sui regolamenti per la scuola secondaria.

Il Governo, fin dal suo insediamento, ha dato prova della sua grande arroganza nel voler imporre le proprie scelte, senza mai confrontarsi nel merito delle questioni.
Un confronto che si rende indispensabile soprattutto quando sono necessari approfondimenti, come nel caso dei regolamenti "pensati" per la scuola secondaria superiore per le ricadute che comportano sia sul futuro dei giovani che dell’intero sistema pubblico di istruzione.

Sono mesi che le Regioni continuano a chiedere al Governo risposte vere per affrontare questioni importanti per il nostro Paese, ma l’esecutivo finora ha chiuso la porta ad ogni possibile dialogo.

L’atteggiamento irresponsabile del Governo continua ad essere pagato anche da quelle migliaia di genitori ai quali si era promesso – con la nota tecnica dei falsi annunci - non solo la prosecuzione, ma l’ampliamento dell’esperienza delle sezioni primavera.

Oggi, di fronte all’assenza dello Stato sul versante dei servizi educativi per i bambini più piccoli, i genitori sono costretti a scegliere quello che il mercato offre, senza nessun controllo istituzionale sulla qualità del servizio offerto.

Le Regioni, dopo l’incontro interlocutorio del 30 settembre u.s. con il Governo, hanno denunciato lo stallo istituzionale imposto dall’atteggiamento dell’esecutivo ed hanno ribadito l’urgenza di un incontro, entro i prossimi giorni, per affrontare e risolvere questioni importanti dal patto per la salute, ai temi della scuola, dal fondo sanitario nazionale alla prosecuzione delle sezioni primavera.

Roma, 5 ottobre 2009