Prove INVALSI: selezione degli esperti esterni per le prove di rilevazione degli apprendimenti
Incontro al MIUR sui criteri di selezione di 5.534 esperti che seguiranno le prove delle classi che costituiscono il campione nazionale.
Oggi 5 febbraio 2014 si è tenuto al MIUR un incontro di informativa sindacale convocato “sui criteri di selezione per l’individuazione degli esperti esterni per le prove di rilevazione degli apprendimenti da parte dell’INVALSI” per l’a.s. 2013/2014, nelle classi seconde e quinte elementare e nelle classi seconde delle scuole superiori.
Nell’incontro è stato illustrato il percorso che dovrebbe portare a selezionare i 5.534 esperti esterni che dovranno gestire il protocollo di somministrazione delle prove INVALSI nelle 5.118 classi campione e nei 208 istituti comprensivi partecipanti al progetto Valutazione e Miglioramento (finanziato dai fondi strutturali europei). Saranno coinvolti nel campione quasi 90.000 alunni di tutte le regioni italiane.
La selezione degli esperti sarà effettuata dagli Uffici Scolastici Regionali sulla base dei criteri oggetto dell’informativa mentre la stipula dei contratti sarà affidata a scuole polo. Su nostra richiesta è stato chiarito che al personale esperto sarà corrisposto un compenso (onnicomprensivo) con una spesa (lordo stato) di 195,00 euro giornaliere mentre alla scuola polo saranno assegnati 9,34 euro per la gestione amministrativa di ogni incarico. Ancora su nostra richiesta è stato chiarito che il costo della rilevazione è intorno a 500.000 euro per ognuno dei tre livelli (seconda e quinta elementare e seconda superiore) mentre le prove degli alunni di terza media (che si svolgeranno il 19 giugno durante gli esami) avranno un costo inferiore.
Gli “osservatori”, che dovranno seguire una formazione online, saranno selezionati dando priorità, nell’ordine, ai dirigenti tecnici, ai dirigenti scolastici, ai docenti collaboratori dei dirigenti, alle funzioni strumentali, ai docenti comandati nell’amministrazione e all’ANSAS, e ai docenti coinvolti in precedenti esperienze di formazione e di valutazione delle indagini OCSE-PISA, IEA-PIRLS e IEA-TIMSS. Nell’ambito di tali categorie la precedenza sarà data al personale in servizio in istituti diversi o di altro ordine o grado, ai docenti non impegnati in attività didattiche nei giorni delle prove, (6 e 7 maggio 2014 classi seconde e quinte elementari e 13 maggio classi seconde superiori). In caso di insufficienza delle disponibilità si potrà ricorrere a “giovani laureati e diplomati” con preferenza per chi risulta già iscritto nelle graduatorie provinciali o d’istituto e successivamente a personale scolastico (dirigenti e docenti) in quiescenza da non più di tre anni.
Le nostre osservazioni
Nel merito del percorso di selezione, del trattamento economico degli esperti e del finanziamento delle scuole coinvolte nella gestione e nello svolgimento delle prove INVALSI abbiamo segnalato:
- che resta non chiarito ed irrisolto il problema della sostituzione dei docenti impegnati nelle funzioni di esperto esterno;
- che l’ammontare dei compensi è veramente irrisorio considerato che si tratta di un importo onnicomprensivo e lordo stato per cui agli esperti verranno corrisposti poche decine di euro al giorno;
- che il carico di lavoro e le spese che dovranno sostenere le scuole polo non è coperto dai 9,34 euro per ogni esperto e che quindi si tratta di un nuovo aggravio mal riconosciuto per una funzione svolta al servizio dell’intero sistema scolastico;
- che nulla viene previsto per l’aggravio di lavoro che deriva a tutte le scuole per lo svolgimento delle prove INVALSI, in una condizione di assoluta emergenza per la continua sottrazione alle scuole delle risorse economiche necessarie per pagare le prestazioni aggiuntive richieste al personale.
A conclusione dell’incontro abbiamo ricordato all’Amministrazione che:
- a luglio 2013, dopo le dure contestazioni delle Organizzazioni Sindacali all’INVALSI che assumeva decisioni operative senza trasparenza e senza alcun confronto e al MIUR che “lasciava fare” senza assumere le proprie responsabilità sulla valutazione del sistema scolastico, si era avviato un percorso di confronto con le Organizzazioni sindacali;
- il 26 settembre 2013, era stato avviato il “confronto sul Sistema Nazionale di Valutazione”
- il confronto si è interrotto dopo l’incontro del 14 ottobre 2013 e da quella data non ci sono stati i promessi incontri di rendicontazione delle sperimentazioni sulla valutazione.
Alla richiesta della FLC CGIL e delle altre OO.SS. l’Amministrazione ha risposto assumendo l’impegno a convocare un apposito incontro per riprendere il confronto e fornire le informazioni sull’andamento delle sperimentazioni.
Al termine dell’incontro abbiamo chiesto di sapere l’esito dell’avviso pubblico per la candidatura per la presidenza dell’INVALSI che la FLC ha seguito con grande attenzione tenendosi estranea a qualsiasi “cordata” ed esprimendo piena fiducia nel prof.re Tullio di Mauro, coordinatore del Comitato di selezione.
L’Amministrazione ha comunicato di non conoscere ancora l’esito della valutazione delle 23 domande presentate.
Sulla valutazione del sistema di istruzione la FLC ha espresso in tantissime occasioni la propria posizione, frutto di un confronto con le scuole ed i docenti. Il convegno sulla valutazione del 16 e 17 ottobre 2013 ha rappresentato un momento importante di riflessione e di discussione sulle proposte per una scuola pubblica di qualità e per i diritti.
Ricordiamo infine che la FLC CGIL ha presentato al Tar Lazio il ricorso per l’annullamento del Regolamento (DPR 28 marzo 2013 n.80) che riteniamo non adeguato alle esigenze di innovazione e miglioramento del sistema scolastico, contraddittorio e in violazione delle norme che regolano il sistema di istruzione pubblico.