Pubblicato il decreto su vaccinazioni e green pass: le principali novità per la scuola
Introdotto dal 15 dicembre l’obbligo vaccinale per il personale scolastico. Un misura utile, ma che da sola non basta a contenere i contagi. Per la FLC CGIL è necessario estendere la proroga dell’organico Covid anche al personale ATA.
Il Decreto Legge 26 novembre 2021, n. 172, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 novembre 2021, prevede che l’obbligo vaccinale si completi con la somministrazione di una dose di richiamo in aggiunta al ciclo vaccinale primario e che abbia una durata di 9 mesi a partire dalla data della dose di richiamo.
Il decreto, per alcune categorie di soggetti che prestano la propria attività lavorativa a stretto contatto con persone non ancora vaccinate, ha introdotto l’obbligo vaccinale e ulteriori disposizioni sull’impiego delle certificazioni verdi COVID-19 per l’accesso ai luoghi di lavoro.
Le nuove regole scattano dal 15 dicembre 2021 e sono rivolte, oltre che al personale dei comparti difesa, sicurezza, sanità e soccorso pubblico, a tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei CPIA, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore.
LE NOVITÀ PER LA SCUOLA
Nel settore scolastico, in conseguenza delle nuove disposizioni previste dal decreto, si prevedono alcune significative novità rispetto alle procedure finora seguite per il controllo del green pass.
I dirigenti scolastici e i responsabili delle istituzioni indicate, qualora verifichino per il personale obbligato l’assenza di vaccinazione o la mancata presentazione della richiesta di vaccinazione, invitano i lavoratori interessati a produrre entro cinque giorni la documentazione relativa alla vaccinazione, al differimento o all’esenzione dalla stessa, ovvero la richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dall’invito e da trasmettere entro tre giorni dalla somministrazione.
In caso di mancata presentazione della suddetta documentazione entro i termini indicati, i dirigenti scolastici e i responsabili delle istituzioni indicate accertano l’inosservanza dell’obbligo vaccinale, ne danno immediata comunicazione scritta all’interessato e lo sospendono dall’attività lavorativa e dalla retribuzione, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto.
Il decreto prevede che saranno apportate alla piattaforma del Ministero della Salute le modifiche necessarie per consentire ai dirigenti scolastici -e ai datori di lavoro delle altre amministrazioni per le quali è previsto l’obbligo vaccinale - di acquisire i dati relativi alla avvenuta vaccinazione o alla prenotazione della vaccinazione da parte del personale Ci auguriamo che tali modifiche siano tempestive e consentano alle scuole di gestire senza problemi l’attività di verifica e auspichiamo che da parte del ministero dell’istruzione vengano fornite tempestivamente indicazioni chiare sulle modalità di gestione delle suddette verifiche.
La FLC CGIL ritiene che, alla previsione di obbligo, il personale della scuola abbia già risposto con elevato senso civico, superando già nel mese di settembre il 95% di vaccinati. Si tratta di un provvedimento necessario anche tenuto conto di dover assicurare idonee condizioni di sicurezza ad una categoria molto più di altre esposta al rischio di contagio, per il contatto continuo con minori non ancora vaccinabili. Comunque, già da mesi la CGIL aveva sostenuto nei confronti della politica la necessità di fare una chiara scelta a favore dell’obbligo vaccinale per tutti i cittadini e tutte le cittadine.
La FLC CGIL, peraltro, nelle scorse settimane aveva sollecitato una corsia preferenziale riservata al personale scolastico per la terza dose e richiesto al Ministero il monitoraggio previsto dal protocollo sulla sicurezza, utile per una adeguata consapevolezza della situazione epidemiologica nella categoria e nella cittadinanza. Analogamente, stiamo sollecitando l’estensione della proroga dell’organico Covid anche al personale ATA, necessario a garantire lo svolgimento delle attività amministrative e delle operazioni di vigilanza e sanificazione grazie alle quali nelle scuole viene assicurata, quotidianamente, l’erogazione del servizio scolastico in presenza.