Riapertura delle scuole: slitta dal 7 all’11 gennaio il ritorno in presenza delle scuole secondarie di II grado
Cgil e FLC chiedono un incontro ai ministri Azzolina e Speranza per dare certezza alle famiglie, agli studenti e al personale: il rientro deve essere in sicurezza
Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella tarda serata di lunedì 4 gennaio 2021, un decreto-legge relativo alla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Viene prevista la modifica dell’organizzazione dell’attività didattica solo per le istituzioni scolastiche di secondo grado, con la ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dall’11 gennaio, mentre il 7 gennaio riprenderanno regolarmente le attività didattiche a distanza. Nel frattempo gli altri ordini di scuola ricominciano regolarmente le lezioni in presenza fatte salve particolari ordinanze regionali.
A parere della FLC CGIL, si tratta di una scelta non supportata da una visione strategica rispetto alla complessiva azione di contenimento e contrasto alla diffusione della pandemia. Lo slittamento di quattro giorni infatti non risponde a valutazioni sanitarie né didattiche e nemmeno si prospetta nei giorni che intercorrono tra il 7 e l’11 gennaio l’adozione di adeguate soluzioni organizzative per quanto riguarda i trasporti e gli altri servizi di supporto all’attività scolastica, mentre un elevato numero di studenti, tra infanzia, primaria e secondaria di primo grado rimane fuori dalle valutazioni sul contenimento dell’emergenza epidemiologica.
La FLC CGIL ha ripetutamente chiesto elementi oggettivi di monitoraggio del sistema scuola all’interno di una visione complessiva del Paese, che al momento è lasciato alle decisioni dei presidenti delle Regioni, con un pericoloso scivolamento verso un’autonomia decentrata che dimentica il valore costituzionale dell’unitarietà nazionale del sistema di istruzione.
Le decisioni assunte in seno al Consiglio dei Ministri, così come nelle prefetture di tutto il paese, senza tener conto delle esigenze specifiche del mondo dell’istruzione, parlano di didattica in presenza, a distanza, al 75% o al 50% come se si trattasse di facili aggiustamenti, senza comprendere il complicato lavoro organizzativo e professionale che ricade su studenti, docenti, dirigenti e personale ATA. C’è bisogno di rispettare e comprendere il mondo della scuola, nella consapevolezza che muove intere comunità e che non è indifferente alla diffusione del contagio. Da ciò l’indispensabilità di una strategia comprensibile, motivata e nazionale perché non si aggravino i divari preesistenti alla pandemia.
Ribadiamo oggi l’urgenza dell’immediata convocazione di un tavolo nazionale di confronto già formalmente richiesto congiuntamente da CGIL e FLC nazionale. A tal fine abbiamo inviato una specifica lettera alla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina e al Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Roma, 5 gennaio 2021
Prot. N. 05/2021 – flccgil – FS-GF/fr-ab
All’On. Lucia Azzolina
Ministra dell’Istruzione
All’On. Roberto Speranza
Ministro della Salute
Oggetto: Richiesta di incontro urgente in merito alla riapertura delle scuole
Gentilissimi Ministri,
alla luce della decisione assunta dal Consiglio dei Ministri di posticipare l’apertura delle scuole secondarie di secondo grado a lunedì 11 dicembre, nonché del quadro fortemente disomogeneo che sulla riapertura delle scuole si sta delineando nel Paese a seguito di diverse ordinanze regionali, siamo a richiederVi un incontro urgente al fine di
chiarire il contesto complessivo, evidenziare le principali criticità e provare a condividere le possibili soluzioni.
In attesa di un positivo riscontro, inviamo cordiali saluti,
Francesco Sinopoli Gianna Fracassi
Segretario generale FLC CGIL ViceSegretario Generale CGIL