Riconoscimento abilitazioni e specializzazioni estere: il MIUR riceve le richieste solo online
L’applicazione disponibile dal 24 ottobre 2018. Confermate le procedure di legge.
Il Miur ha pubblicato il 17 ottobre 2018 un avviso con il quale comunica che a partire dal 24 ottobre 2018 le domande di riconoscimento professionale ai sensi della Direttiva 2013/55/UE dovranno essere presentate esclusivamente tramite l’applicazione disponibile alla voce “Vai all'Applicazione” presente nella pagina dedicata. Qualsiasi documentazione pervenuta in altre modalità presso gli uffici del Ministero sarà considerata irricevibile. Per i soli utenti che hanno già presentato regolare istanza entro e non oltre il 23 ottobre 2018, la procedura resterà invariata e sarà evasa secondo la precedente modalità.
Non è consentito un ulteriore invio on-line tramite l’applicazione per coloro che hanno già trasmesso in forma cartacea la documentazione, né riproporre una nuova richiesta per la stessa classe di concorso.
Ricordiamo che il riconoscimento dei titoli di abilitazione/specializzazione esteri sono soggetti alle procedure di legge e che nessun titolo conseguito all’estero è utilizzabile senza il predetto riconoscimento.
Per il riconoscimento dei titoli di abilitazione/idoneità alla professione docente e di specializzazione per il sostegno, conseguiti fuori dall'Italia la procedura è stabilita dal Decreto legislativo 206/07 (per i paesi comunitari) e dal DPR 394/99 (per i paesi non comunitari) e successive modificazioni.
Responsabile della procedura è il Ministero dell'Istruzione che provvede, qualora sussistano le condizioni, al rilascio di un Decreto di riconoscimento che sarà anche pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
La procedura è particolarmente complessa, dura almeno 4 mesi e verifica la corrispondenza dei percorsi formativi esteri con quelli previsti in Italia: può prevedere misure compensative nel caso di insufficiente corrispondenza con il titolo italiano.
Tutte le informazioni e la documentazione sono disponibili sul sito del MIUR a questo indirizzo.