Riforma del sostegno: la FLC CGIL chiede un tavolo di confronto
Una proposta che rischia di stravolgere il modello inclusivo per i diversamente abili
Il sottosegretario Davide Faraone ha annunciato da tempo una riforma del sostegno riprendendo le linee guida di un progetto di Legge depositato a luglio 2014 alla Camera.
In questa proposta, oltre all'obbligo di somministrazione di farmaci da parte delle scuole, la principale novità è rappresentata dalla modifica della figura dell'insegnante di sostegno, che diventa lo specialista delle singole patologie e non più docente abilitato all'insegnamento curricolare in possesso della specializzazione.
Ruoli separati che rischiano di minare un aspetto importante del modello italiano dell'inclusione: la contitolarità sulla classe e la cooperazione tra insegnanti curricolari e di sostegno.
La normativa attuale ci ha permesso di raggiungere il primo posto a livello europeo per l'inclusione. Infatti secondo dati di Save The Children in Italia il 99% dei bambini diversamente abili sono integrati nel sistema scolastico ordinario.
Non si comprende l'urgenza di un provvedimento varato senza confronto, che entra in materie di natura contrattuale e rischia di danneggiare i percorsi professionali di molti insegnanti e di stravolgere il modello inclusivo di integrazione.
La FLC CGIL su questo tema è pronta al confronto, ma anche alla battaglia.