Scatti di anzianità negati: dopo la diffida partono i ricorsi
MIUR e MEF non rendono nota la certificazione dei risparmi e nelle buste paga di aprile niente gradone, nonostante la diffida notificata a marzo dalla FLC CGIL. Appuntamento in tribunale.
Nessuna risposta alla nostra diffida che in marzo sollecitava i ministeri competenti a certificare i risparmi di gestione nella scuola e predisporre il pagamento degli scatti di anzianità. Nessuna certificazione a oltre 5 mesi dalla fine dell'anno, quindi nessun riconoscimento ai lavoratori di quanto loro spetta.
Abbiamo, quindi, dato mandato ai nostri legali di predisporre i ricorsi per la mancata attribuzione del miglioramento economico spettante al personale docente e ATA che ha maturato la posizione stipendiale successiva (gradone) a decorrere dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2011.
Quanto prima daremo tutte le informazioni per mettere docenti e ATA nelle condizioni di aderire ai ricorsi della FLC CGIL e rivolgersi quindi alle nostre strutture.
Qualcuno aveva promesso - eravamo in piena campagna elettorale per le RSU - che con la busta paga di aprile i lavoratori sarebbero stati pagati. Ma le promesse, si sa, lasciano il tempo che trovano...!
I lavoratori della scuola, invece, non hanno più pazienza. Oltre ad aver subito l'aumento dei carichi di lavoro, il blocco del contratto e le altre numerose vessazioni di Gelmini e Brunetta, ora devono tollerare anche il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità.
Un ritardo ingiustificato ed illegale, visto che la legge 122/2010 prevede (art. 9) di riutilizzare le economie dovute ai tagli di organico per ripristinare i gradoni stipendiali.
Eppure i tagli ci sono stati, i contratti sono ancora bloccati, le retribuzioni e l'aumento della pressione fiscale non consentono di mantenere lo stesso potere d’acquisto: l’attribuzione dello scatto stipendiale consentirebbe una boccata di ossigeno e un giusto riconoscimento.
Questa omissione comporta altre conseguenze negative per i lavoratori, prima fra tutte una disparità di trattamento tra chi ha recuperato gli scatti maturati nel 2010 e chi li sta ancora aspettando.
Inoltre, molti hanno deciso di andare in pensione nella convinzione che lo scatto maturato al 31 dicembre 2011 sarebbe stato riconosciuto con la retribuzione di aprile 2012, come del resto è avvenuto lo scorso anno: la domanda di pensione non può più essere ritirata e questi rischiano di perdere a vita la valutazione del miglioramento economico che ha effetti sia sul trattamento di pensione sia sull’indennità di fine servizio (ex buonuscita) o TFR.
Non rimane, dunque, che la via legale.