Sciopero 18 marzo: l'adesione della Rete nazionale precari della scuola
Ancora una adesione allo sciopero di tutti i settori della conoscenza e un invito alla mobilitazione rivolto al mondo della scuola.
La rete nazionale precari della scuola aderisce allo sciopero indetto da CGIL e GILDA il 18 marzo ed invita alla mobilitazione tutto il popolo della scuola: docenti, studenti e genitori
Nonostante tutte le bugie raccontate ai sindacati, alla stampa ed all'opinione pubblica la tragica verità sta venendo fuori grazie anche ai sit-in organizzati dalla Rete Nazionale Precari della Scuola davanti agli USP:
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Le richieste delle famiglie nella scuola primaria non verranno soddisfatte malgrado la maggior parte di esse abbia scelto l'iscrizione al tempo pieno.
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Le operazioni di conferimento degli incarichi annuali subiranno pesanti ritardi con gravi ripercussioni sulla regolare riapertura del prossimo anno scolastico.
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Il ddl Aprea trasforma le scuole in fondazioni, sopprime le RSU ed introduce la chiamata diretta dei docenti da parte delle singole istituzioni scolastiche: di fatto privatizzata la scuola pubblica.
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I tagli agli organici nella scuola primaria e secondaria di 1° grado verranno fatti in maniera indiscriminata diminuendo l'offerta formativa, senza tenere in alcun conto la legge 626 sulla sicurezza e le esigenze delle realtà locali e degli alunni disabili. Gli unici insegnanti che si salveranno dai tagli saranno quelli di religione visto che il loro orario non verrà modificato.
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Nessuna certezza sulle immissioni in ruolo: migliaia di precari con 10, 15 anni di servizio invece di essere assunti a tempo indeterminato saranno mandati a casa nonostante la scuola abbia, fino ad oggi, avuto necessità del loro lavoro: ne risentiranno studenti e famiglie di tutta Italia!
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Il governo promette aiuti e l'apertura di cantieri che dovrebbero dare lavoro a migliaia di persone; lo stesso governo licenzia 140.000 precari della scuola aggravando la crisi economica del paese e gettando nella disperazione 140.000 lavoratori e le loro famiglie; visto la pesante crisi in corso è necessaria una seria lotta all'evasione ed all'elusione fiscale.
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Drammatica la situazione per i precari del Sud: a Napoli e Palermo il prossimo anno scolastico non ci sarà nessun incarico sulla scuola primaria.
I PRECARI DELLA SCUOLA CHIEDONO
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Il pieno rispetto della legge sulla sicurezza 626 e delle richieste delle famiglie al momento dell'iscrizione dei loro figli.
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Un organico adeguato di insegnanti di sostegno in modo da garantire il massimo aiuto a studenti già penalizzati dalla vita.
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La totale copertura di tutte le cattedre a partire dal 1° Settembre, in modo da garantire un regolare inizio del prossimo Anno Scolastico.
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L'assunzione a tempo indeterminato dei precari della scuola su tutti i posti vacanti e disponibili come illustrato nella proposta scientifica per un veloce assorbimento delle Graduatorie ad Esaurimento.
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Il ritiro della legge 133 sui tagli e del ddl Aprea.