Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Scuola » Scuola non statale. Raggiunta con l’Aninsei un’intesa per favorire le stabilizzazioni.

Scuola non statale. Raggiunta con l’Aninsei un’intesa per favorire le stabilizzazioni.

L’obiettivo dell’accordo è quello di contrastare il ricorso diffuso e improprio a contratti di collaborazione e a progetto nelle scuole private e paritarie utilizzando le disposizioni contemplate in finanziaria. Le parti sociali chiedono al Ministro dell’istruzione e al Ministro del lavoro un confronto per arginare un fenomeno che sta producendo un preoccupante dumping contrattuale.

23/03/2007
Decrease text size Increase  text size

Nell’ambito del rinnovo del CCNL 2006/2009 è stata raggiunta, il 22 marzo 2007, tra l’Aninsei ( socio aggregato di Confindustria) e le organizzazioni sindacali di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS- ConfSal una importante intesa finalizzata a favorire i processi di stabilizzazione del lavoro parasubordinato (co.co.co. e co.co.pro) e di emersione del lavoro sommerso, due fenomeni fortemente diffusi nel composito mondo delle scuole non statali..

Come è noto nella finanziaria 2007 il Governo ha previsto, nel contesto più complessivo della lotta al lavoro nero e al lavoro precario nei settori privati, la possibilità da parte dei datori di lavoro (committenti) di trasformare i rapporti di collaborazioni continuate e continuative o a progetto in lavoro subordinato a fronte della concessione di una serie di benefici alle aziende purché il tutto avvenga entro il 30 aprile 2007. Per l’emersione dal lavoro nero, invece, il termine ultimo della “bonifica” agevolata, ovvero la regolarizzazione dei rapporti di lavoro, assegnato dalla legge è fissato al 30 settembre 2007. In entrambi i casi è necessaria la stipula di specifici accordi sindacali a livello aziendale e territoriale, tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali, stipulati a livello aziendale entro i termini sopra indicati ovviamente con il consenso dei lavoratori interessati.

L’intesa raggiunta con l’Aninsei non solo rappresenta un buon viatico per agevolare i processi di stabilizzazione, ma un primo passo significativo per avviare nel settore una più incisiva campagna contro lo sfruttamento del personale e i fenomeni di dumping contrattuale.

Non può infatti sfuggire il fato rilevante che sul rinnovo di questo contratto pesa di più rispetto agli altri uno scenario di fondo complicato e contorto che certo non facilita il negoziato. Il settore della formazione, dell’educazione e dell’istruzione laica è stato attraversato in questi ultimi anni da forti fenomeni di deregulation e di dumping contrattuale innescati dalla presenza di contratti di sottotutela e dall’uso improprio del lavoro in collaborazione e a progetto ampiamente tollerati sotto ogni punto di vista. Da qui la scelta delle parti sociali di chiedere e avviare un confronto con Ministero dell’Istruzione e Ministero del Lavoro, rivolgendosi direttamente ai due Ministri , teso a rimuovere tutte quelle cause che hanno consentito e tollerato gli abusi ricordati a cominciare dalle dubbie interpretazioni regolamentative della legge sulla parità scolastica.

Roma, 23 marzo 2007