Scuola non statale. Rinnovo dei CCNL: proseguono i negoziati
Stato di avanzamento della trattative con l’Agidae con la quale si profila anche un’intesa sulla previdenza complementare. Con l’Aninsei, invece, il confronto entra nel merito. Le OO. SS. sollecitano la Fism alla ripresa del negoziato.
1. Dopo una sorta di “cauto attendismo” da parte delle associazioni padronali e datoriali, dovuto al dibattito sulla finanziaria 2007, il negoziato per il rinnovo dei tre ccnl della scuola non statale, seppure in maniera diversificata, prosegue. Mentre c’è da registrare interessanti avanzamenti, nel caso del confronto con l’Agidae, e l’inizio della discussione di merito con l’Aninsei, il confronto con la Fism, dopo la brusca interruzione prima della pausa natalizia, stenta a proseguire tant’è che le OO.SS. si sono viste costrette,
con lettera dell’ 8 gennaio u.s.
a sollecitare l’associazione a proseguire il negoziato.
Ma vediamo nel particolare l’andamento dei singoli negoziati.
2. Con l’Agidae il confronto negoziale – ci sono stati una serie di incontri a ridosso e immediatamente dopo la pausa natalizia – è abbastanza avanzato. Su una parte consistente si sono raggiunte delle convergenze, mentre su altre ancora ci troviamo in fase di discussione. In particolare sono state affrontate e risolte le questioni relative al rapporto di lavoro a termine, che è stato “palettato” in base alla recente direttiva emanata dal Ministro del lavoro Damiano, e all’orario di lavoro, che ha avuto lievi ritocchi rispetto al precedente articolo contrattuale. Proprio su quest’ultimo punto l’Agidae, vista l’opposizione delle OO.SS., ha dovuto rinunciare all’idea del monte ore annuo in sostituzione del canonico orario di lavoro su base settimanale.
Nei prossimi incontri, previsti per fine gennaio e inizi di febbraio, dovrebbero essere affrontate le questioni relative al salario e quelle relative alla flessibilità del lavoro. A tal proposito ricordiamo che le richieste avanzate dalle OO.SS in piattaforma sono di un consistente aumento economico nel biennio e l’esclusione e/o la limitazione del ricorso alla legge 30/2003.
Mentre sulla previdenza complementare si va verso un accordo che prevede la costituzione di un fondo negoziale specifico che dovrebbe raggruppare, oltre le scuole Agidae e Fism, anche le cosiddette istituzioni socio assistenziali (sanità privata) e le stesse Università Pontificie. Il tutto dovrebbe essere perfezionato nei prossimi mesi e comunque non oltre la scadenza del 30 giugno 2007.
3. Con la FISM, invece, ci sono alcune complicazioni dovute a problemi interni all’associazione che, però, dovrebbero trovare una loro soluzione nei prossimi giorni.
Come si ricorderà questa associazione, in occasione del primo incontro, aveva subordinato il rinnovo del CCNL agli esiti della finanziaria e in particolare alle risorse statali destinate alle scuole materne non statali. Pregiudiziale ritenuta dalle organizzazioni sindacali inaccettabile perché il finanziamento alle scuole non statali è materia che attiene direttamente al Parlamento e non al rinnovo del CCNL. Caduta tale pregiudiziale il confronto si è interrotto allorquando è stato affrontato il problema dell’IVC normata dal CCNL. Dopo di che le OO.SS. hanno dovuto risollecitare la Fism alla ripresa della trattativa.
Infatti a parere delle OO.SS. non sussistono motivi oggettivi e di merito che possano impedire, anche provvisoriamente, il prosieguo del negoziato. Del resto le scuole materne aderenti alla Fism beneficiano, oltre a quelli previsti dallo Stato, di altri canali di finanziamento provenienti dalle rette e dalle convenzioni con gli enti locali tali da “reggere” un rinnovo contrattuale.
4. Con l’Aninsei c’è stato solo un primo incontro interlocutorio. Nei prossimi giorni il negoziato proseguirà secondo un calendario concordato.
Sul rinnovo di questo contratto pesa di più rispetto agli altri uno scenario di fondo complicato e contorto che certo non facilita il negoziato. Il settore della formazione, dell’educazione e dell’istruzione laica è stato attraversato in questi ultimi anni da forti fenomeni di deregulation, dalla presenza radicata di un contratto di sottotutela sottoscritto dalla Fiilins con la Ugl e dal ricorso al lavoro irregolare, sottopagato e nero.
Qui più che altrove la flessibilità si è coniugata con precarietà grazie agli interventi legislativi in materia di mercato del lavoro, legge 30 e nel D.Lgs 368/2001, e agli interventi di legislazione secondaria avviati con le discutibili disposizioni messe in campo dall’allora MIUR in tema di parità e di rapporto di lavoro del personale.
5. Nel recepire la piattaforma unitaria Cgil, Cisl e Uil sul lavoro nero e irregolare, la legge finanziaria 2007 ha introdotto, infatti, un ventaglio di misure tese a far emergere il sommerso e a stabilizzare i rapporti di collaborazione continuata e continuativa e il lavoro a progetto in rapporti di lavoro subordinati. Questo significa, per lo specifico comparto della scuola non statale, che ci sono i presupposti normativi per procedere ad una “bonifica” di tutti quei rapporti di parasubordinazione “impropri” ampiamente utilizzati dagli enti gestori. Si tratta di un’occasione unica che le parti sociali non debbono farsi sfuggire se vogliono effettivamente arginare il pericolosissimo dumping contrattuale oggi in atto.
Però le iniziative sindacali su questo tema potrebbero risultare non sufficienti se non dovessero essere accompagnate da altrettanti interventi rigorosi da parte del Ministero dell’Istruzione tesi a rimuovere tutte le “regalie” concesse alla scuola non statale nella precedente legislatura a cominciare dalla cancellazione della famigerata circolare “Criscuoli”.
Roma, 15 gennaio 2007