Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Scuola » Scuola non statale » Scuola non statale: firmato un accordo integrativo allo Chateaubriand di Roma e alla Scuola francese di Napoli

Scuola non statale: firmato un accordo integrativo allo Chateaubriand di Roma e alla Scuola francese di Napoli

L’intesa sottoscritta il 12 marzo scorso, dopo l’approvazione a maggioranza dei lavoratori, prevede benefici economici aggiuntivi al personale assunto in loco docente e ATA in forza nelle due strutture scolastiche di Roma e Napoli.

13/03/2015
Decrease text size Increase  text size

In epoca di crisi, di blocco dei contratti nazionali del Pubblico Impiego e della contrattazione, l‘accordo sottoscritto al Lyceè Chateaubriand di Roma e all’A. Dumas di Napoli assume una valenza di particolare rilievo soprattutto dal punto di vista economico. Per cogliere appieno il valore di questa intesa è opportuno fare in premessa alcune precisazioni. Lo Chateaubriand e l'A. Dumas sono le due scuole  francesi presenti in Italia che, pur godendo di un'autonomia propria, dipendono direttamente dall'AEFE ossia dall'agenzia interministeriale francese (Ministero dell'Educazione, Ministero degli Esteri e Ministero dell'Economia) che ha il compito di dirigere, vigilare e coordinare le scuole statali francesi nel mondo. Le due scuole in questione operano in Italia per effetto di accordi bilaterali italo/francesi e pertanto, rilasciano titoli di studio riconosciuti dai due Paesi e complessivamente occupano circa 150 lavoratrici e lavoratori.

Ebbene l’AEFE obbliga le due istituzioni scolastiche francesi ad applicare al personale assunto in loco il trattamento economico, relativamente al tabellare, previsto dal contratto del Ministero della Funzione Pubblica italiana, mentre per la parte normativa è in vigore un contratto aziendale nazionale sottoscritto da anni dalla FLC CGIL, in accordo con i sindacati francesi della scuola, frutto di una azione sindacale forte che ha imposto di fatto e di diritto la contrattazione collettiva sebbene limitata alla sola sfera normativa ed alcuni specifici aspetti di natura economica. In coerenza con quanto stabilito sia dal governo italiano che quello francese, l’AEFE ha imposto il blocco delle retribuzioni in analogia con quanto avvenuto per i dipendenti pubblici italiani. In questo contesto e in considerazione della peculiarità dell’istituzione scolastica in questione la FLC e le RSA, in collaborazione con i sindacati francesi, attraverso pressanti iniziative sindacali sono riusciti ad ottenere, utilizzando istituti contrattuali aggiuntivi, un miglioramento economico che di fatto implementa i redditi del personale docente ed ata. Se sul versante normativo le uniche novità sono l’introduzione degli istituti delle mansioni promiscue e del mutamento di mansioni, sul versante economico si è intervenuti su più fronti:

  1. Innanzitutto è stato rivalutato il salario di anzianità di un incremento medio mensile di 10,00 euro. Gli importi economici di questo istituto, inserito nel contratto aziendale nazionale, è soggetto,  ogni tre anni, ad una rivalutazione degli importi in base all’inflazione programmata. Pertanto la relativa tabella è stata aggiornata e vengono liquidati  i relativi arretrati a partire dal 2012;
  2. E’ stato introdotto un”premio verde” di 250 euro annui netti per tutto il personale;
  3. E’ prevista una indennità di orientamento e accompagnamento del personale docente pari a 480 euro l’ anno lordi; mentre per il personale Ata tale indennità è stata individuata in 250 euro annui lordi.

Infine con un accordo specifico è stato convenuto che le indennità così come declinate nel precedente punto c) sono oggetto di decontribuzione previsti dalla normativa fiscale. 

Insomma ci troviamo di fronte ad un buon accordo destinato ad essere, nell'immediato futuro, un punto di riferimento anche per le altre scuole e istituzioni scolastiche francesi presenti in Italia aggirando così il blocco delle retribuzioni inserendo nell’ambito della contrattazione collettiva istituti contrattuali aggiuntivi di carattere economico in attesa  che vengano rinnovati i contratti collettivi nazionali del pubblico impiego.