Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Scuola » Scuola non statale » Si complica la trattativa per definire il primo contratto collettivo aziendale dell'Institut français Italia

Si complica la trattativa per definire il primo contratto collettivo aziendale dell'Institut français Italia

Proclamato lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori assunti in loco e in servizio presso le sedi di Milano, Firenze, Roma, Napoli e Palermo.

18/07/2018
Decrease text size Increase  text size

La mobilitazione di sciopero scatterà il 26 settembre 2018 quando si asterrà per l'intero servizio tutto il personale delle sedi in Italia. La FLC CGIL organizzerà iniziative nelle città con presidi e volantinaggi per sensibilizzare le autorità governative francesi e l'Istituto di cultura e di lingua francese in Italia (IFI). In calendario anche scioperi articolati per singola sede nel mese di ottobre 2018.

La FLC CGIL auspica che l'iniziativa di mobilitazione intrapresa possa cambiare l'orientamento della delegazione trattante di IFI verso soluzioni più ragionevoli e sindacalmente percorribili già a partire dal 3 settembre 2018 quando le delegazioni trattanti si rivedranno al tavolo negoziale. In tal caso la FLC CGIL e le RSA FLC CGIL saranno disponibili a rivedere le iniziative di lotta in calendario. 
___________

 Roma, 18 luglio 2018

Direzione Institut Français Italia

Rappresentanti sindacali della CGT nel
Comitato Tecnico di Prossimità per l’Estero (CTPE)

Ministero del lavoro e delle politiche Sociali

Ministero affari esteri e della
cooperazione internazionale

A sua Eccellenza:
Prefetto di Milano
Prefetto di Firenze
Prefetto di Roma
Prefetto di Napoli
Prefetto di Palermo

Segreteria FLC CGIL di Milano
Segreteria FLC CGIL di Firenze
Segreteria FLC CGIL Roma COL
Segreteria FLC CGIL di Napoli
Segreteria FLC CGIL di Palermo

RSA CGIL IFI di tutte le sedi

Oggetto: proclamazione sciopero del personale di tutte le sedi dell’Institut français d’Italia per il giorno 26/09/2018 e calendario scioperi articolati per sede.

La scrivente Organizzazione Sindacale denuncia la gravissima situazione determinatasi con l’Institut français d’Italia (IFI) per il mancato negoziato del primo contratto collettivo aziendale.

Da circa cinque anni questa O.S. ha relazioni sindacali e da circa quattro anni, insieme alle RSA FLC CGIL di IFI, sta negoziando con l’Istituto il primo contratto collettivo aziendale, per circa 100 dipendenti assunti in loco ed in servizio nelle sedi italiane.

La trattativa nasce nel 2013 a seguito del riconoscimento, da entrambe le parti, della ormai insostenibile situazione di illegittimità nella conduzione dei rapporti di lavoro posta in essere da IFI con la gestione autonoma delle sedi di Milano, Firenze, Roma, Napoli e Palermo.

In particolare la condizione contrattuale attuale dei singoli dipendenti è caratterizzata da disparità di trattamento salariale, differenti condizioni di trattamento tra personale a tempo pieno e a tempo parziale, una determinazione dei salari diversa per ogni sede a parità di lavoro svolto; una confusa classificazione del personale amministrativo che causa discrasie tra mansioni svolte e livello contrattuale tra le diverse sedi. Inoltre un utilizzo del personale a tempo parziale fuori norma solo recentemente sanato con l’Accordo sindacale del 25 giugno 2018 per il consolidamento orario a decorrere dal 01/09/2018.  

Entrambe le parti hanno sempre riconosciuto queste anomalie; per questo motivo la trattativa intrapresa doveva servire a riportare la gestione del personale nella normalità, evitando possibili contenziosi legali, attraverso una gestione contrattuale trasparente e oggettiva. Occorre tenere presente che per questo obiettivo il personale IFI, nelle more della trattativa, ha sospeso ogni iniziativa di tutela individuale confidando in un esito positivo del negoziato. Ed ha accettato, altresì, di congelare la propria condizione retributiva in attesa dell’entrata in vigore del nuovo contratto nazionale di lavoro.

La trattativa è terminata con un verbale d’intesa il 26 maggio 2017. Da parte nostra abbiamo discusso del contratto IFI negli organismi dirigenti nazionali e nelle assemblee di consultazione svolte con il personale in tutte le sedi d’Italia, riscontrando piena soddisfazione del personale verso l’intesa raggiunta e ricevendo il mandato a firmare definitivamente il contratto. 

Dopo diverse sollecitazioni a IFI per procedere alla firma del contratto, il 2 febbraio u.s. abbiamo appreso della nota formale, CF n.2018.1115200 del Ministero dell’Europa e degli Affari Esteri (MEAE) del Governo Francese con la quale si invitava l’IFI “a riprendere i negoziati affinché sia presentato un nuovo progetto sostenibile finanziariamente dall’istituto”;  il Governo francese non dava il via libera a IFI per la firma del Contratto Collettivo Nazionale Aziendale.

Dopo quasi quattro anni di negoziato condotto in modo bilaterale e con punti di avanzamento condivisi sui singoli istituti contrattuali non ci aspettavamo questa comunicazione. Riteniamo gravissimo che IFI non abbia effettuato per tempo, e durante il lunghissimo negoziato, le dovute verifiche con le autorità governative sulle compatibilità finanziarie degli istituti contrattuali che avrebbero dovuto, e potuto, orientare la trattativa.

Il 5 marzo 2018, in risposta alla posizione di IFI, è stato proclamato lo stato di agitazione del personale e ci siamo resi disponibili per un confronto con le autorità di governo francesi. L’incontro è avvenuto il 18 maggio 2018 in occasione del Comitato Tecnico di Prossimità per l’Estero (CTPE) quale organismo istituzionale del dialogo sociale francese.

Nell’occasione la FLC CGIL ha ribadito le ragioni sindacali che sostengono l’obiettivo di firmare il contratto come previsto dal testo allegato al verbale del 26 maggio 2017 per il suo alto valore sociale e contrattuale anche attraverso investimenti straordinari.

La FLC CGIL ha preso atto del riconoscimento attribuito al negoziato dall’Ambasciatore francese in Italia e del suo auspicio per una ripresa del negoziato e per una sua rapida conclusione. La FLC CGIL ha altresì, raccolto le richieste dell’Ambasciatore, quale rappresentante diplomatico del Governo francese, per trovare soluzioni tecniche che potessero rendere più sostenibile la gestione dei costi contrattuali.

A seguito delle valutazioni effettuate con le strutture territoriali FLC e le RSA FLC CGIL di tutte le sedi di lavoro, il negoziato è ripreso il 7 giugno u.s. ed è proseguito il 14, il 18 e il 25 giugno con gli ateliers PARTE COMUNE, DOCENTI e AMMINISTRATIVI.

Dopo questi incontri la situazione è la seguente:

  1. La delegazione di IFI vuole rivedere tutti gli istituti contrattuali già negoziati e non solo quelli economici;
  2. La delegazione di IFI propone una riduzione del salario tabellare dei docenti di Milano, Firenze e Napoli fino al valore orario dei docenti di Palermo e di convertire la differenza in un accessorio diverso nelle singole sedi perpetuando così le differenze retributive in essere. Propone, altresì, un riallineamento in un trentennio.
  3. La delegazione di IFI comunica che occorre modificare la tabella retributiva del personale amministrativo (all.1) del testo contrattuale siglato il 26/05/2017. Non fa alcuna proposta.
  4. La delegazione di IFI propone di modificare la tabella retributiva dei docenti(all.2) del testo contrattuale siglato il 26/05/2017. Non fa alcuna proposta. Comunica, altresì, l’orientamento a mantenere condizioni salariali diverse tra i docenti a tempo pieno e quelli ad orario parziale. 

Dopo questo primo giro di incontri, nonostante le forti distanze sulle posizioni le delegazioni trattanti di FLC e IFI hanno condiviso di rivedersi il 3, il 4 e il 10 settembre sugli ateliers docenti, amministrativi e parte comune.

  Durante gli ateliers la delegazione FLC:

  1. è stata disponibile a rivedere gran parte degli istituti contrattuali non economici accogliendo le proposte di IFI;
  2. ha accolto la proposta di IFI di rivedere il meccanismo degli scatti per il personale amministrativo, la revisione del salario d’anzianità per i docenti;

Ha dichiarato, altresì, la propria contrarietà:

  • a rivedere la tabella retributiva del personale amministrativo (all.1);
  • a rivedere la tabella retributiva del personale docente (all.2).

La FLC CGIL giudica irricevibile la proposta di IFI sul personale docente del 14 giugno 2018. In alternativa la FLC CGIL ha trasmesso una proposta il 22 giugno 2018 che è stata valutata insufficiente da IFI durante l’ateliers del 25 giugno 2018;

pertanto

la delegazione trattante FLC CGIL disapprova le posizioni assunte da IFI al tavolo negoziale, per l’assenza di proposte di modifica delle tabelle salariali (all.1 e all.2) che rimangono solo annunciate, per la proposta di riallineamento sul personale docente che giudica irricevibile.

Tutto ciò valutato la delegazione trattante FLC CGIL manifesta il suo forte dissenso per la dilazione dei tempi e per le ipotesi proposte da IFI al tavolo contrattuale che giudica non conducenti.

La FLC CGIL protesta formalmente e proclama il seguente pacchetto di scioperi, articolati come segue:

  1. mercoledì, 26 settembre 2018: astensione dal lavoro per l’intero orario di servizio del personale dipendente con presidio organizzato davanti tutte le sedi IFI in Italia;
  2. lunedì, 8 ottobre 2018, astensione dal lavoro dalle 17 alle 20, del personale dipendente della sede di Napoli;
  3. mercoledì, 10 ottobre 2018, astensione dal lavoro, dalle ore 14,00 alle ore 17,00.  del personale dipendente della sede di Roma;
  4. giovedì, 11 ottobre 2018, astensione dal lavoro, in una delle seguenti fasce orarie dalle ore 9,30 alle ore 12,30, dalle ore 14,30 alle ore 17,30 e dalle ore 19,00 alle ore 21,00 del personale dipendente della sede di Milano.
  5. mercoledì, 17 ottobre 2018, astensione dal lavoro dalle ore 14,30 alle ore 17,30 del personale dipendente della sede di Firenze.
  6. mercoledì, 17 ottobre 2018, astensione dal lavoro dalle ore 14,30 alle ore 17,30 del personale dipendente della sede di Palermo.

La presente comunicazione sarà trasmessa alle autorità istituzionali per conoscenza e competenza.

Distinti saluti.

Giusto Scozzaro
Responsabile nazionale SdC settori privati FLC CGIL