Scuola: Prosegue a Palazzo Vidoni il confronto sul Memorandum
Rappresentanti dei ministeri della pubblica istruzione, dell’economia e della funzione pubblica si sono incontrati con le organizzazioni sindacali della scuola per un ulteriore confronto sull’intesa/memorandum sulla scuola
E’ proseguito ieri a Palazzo Vidoni il confronto fra le organizzazioni sindacali e rappresentanti dei tre ministeri, della pubblica istruzione, dell’economia e della funzione pubblica, per mettere a punto i contenuti di un’intesa finalizzata a produrre azioni coerenti dei due soggetti, quello istituzionale e quello sindacale, nei reciproci settori di competenza.
Nei giorni precedenti ciascuno aveva lavorato al testo iniziale proponendo modifiche, integrazioni, correzioni, a partire da quanto è stato detto nell’incontro precedente svoltosi il 5 giugno presso il Ministero della Pubblica Istruzione.
La nuova base di lavoro era dunque una bozza di documento proposta dall’amministrazione che recepiva in parte le osservazioni sindacali.
Su tale documento la FLC Cgil, presente con il suo segretario generale Enrico Panini, ha espresso le seguenti osservazioni:
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apprezzando il lavoro svolto dai tre ministeri, ha richiamato l’esigenza di denominare tale documento “Intesa” e non “memorandum” perché il termine se, da un lato, non rende meno stringente il vincolo che impegna le parti, dall’altra valorizza meglio lo spirito di condivisione;
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ha proposto alcune puntualizzazioni sul testo, come quella di sostituire il concetto di cittadinanza alla frase “senso di appartenenza alle diverse comunità di apprendimento” quando si descrivono gli obiettivi formativi per i giovani, oppure di sostituire alla parola utenza, termine più vago e improprio, la dizione “alunni e famiglie”, oppure di aggiungere la previsione di un supporto normativo per le reti di scuole, di precisare che sull’uso delle risorse finanziarie interne di una scuola agiscono i vincoli posti dal CCNL, che in caso di utilizzo di risorse esterne esiste un obbligo di assegnazione perequativa prevista dalla legge;
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dentro un’intesa che deve riservare grande rilievo alla qualità del lavoro docente e ATA, ha rivendicato un’attenzione più adeguata alla figura del Dirigente Scolastico, citato solo di sfuggita nel testo, a partire dalla necessità di inserire la formazione in servizio anche per loro, di prevedere un vincolo di stabilizzazione attraverso l’assunzione su tutti i posti vacanti e la pronta emanazione dei bandi di concorso;
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ha chiesto la riformulazione del passaggio relativo alla progressione di carriera per merito del personale, in quanto non convince e non corrisponde all’approccio presente nella piattaforma contrattuale, che parte dalla elaborazione comune definita nel documento relativo all’art. 22. Riguardo a possibili incentivi da prevedere per scuole che conseguano progressi significativi, vanno prioritariamente definite e messe a disposizione risorse ad hoc.
Il prossimo appuntamento a Palazzo Vidoni è fissato per giovedì 14 giugno con un nuovo documento in cui verranno recepite le indicazioni emerse dal confronto.
Roma, 13 giugno 2007