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Il MAECI insiste con gli atti unilaterali e interviene su ferie e assenze del personale scolastico all’estero. La FLC CGIL attiva la tutela legale.

Pubblicate le variazioni del contingente del personale all’estero e definite con un messaggio le modalità di calcolo delle ferie e di determinazione delle assenze ai fini della permanenza all’estero.

10/08/2017
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Il MAECI ha pubblicato le variazioni del contingente all’estero e i posti disponibili nelle Scuole Europee ed ha avviato i trasferimenti d’ufficio.

Con un semplice messaggio alle sedi estere nel quale non è nemmeno indicato chi ne ha assunto la responsabilità, il MAECI, chiarisce l’applicazione degli articoli 22 comma 4 (congedi e permessi del personale all’estero) e 29 comma 7 (trattamento economico durante l’assenza dal servizio) del Dlgs 64/2017.

Nell’assoluto silenzio del MIUR il messaggio interviene unilateralmente sulle ferie senza tener conto che si tratta di aspetti che si riferiscono all’anno scolastico in corso e che occorrerà dunque calcolare una doppia quantificazione delle ferie spettanti al personale: per 9 dodicesimi quella prevista dal CCNL e per 3 dodicesimi quella prevista dal Dlgs 64/2017. Ne conseguiranno problemi non solo di calcolo ma anche di applicazione visto che tutto il personale sta già fruendo di ferie richieste e autorizzate. Nello stesso modo il MAECI interviene sulle tipologie di assenze sia relativamente alla corresponsione dell’assegno di sede sia per il calcolo del limite dei 60 giorni di assenza ai fini della permanenza all’estero.

Come FLC CGIL, in coerenza con l’Intesa del 30 novembre 2016, avevamo chiesto di attendere il rinnovo del CCNL e di posticipare ogni decisione applicativa del Dlgs 64/2017. Nel CCNL intendiamo infatti rivedere integralmente le dannose invasioni della norma su tutti gli aspetti di gestione del rapporto di lavoro e dei diritti dei lavoratori (mobilità, retribuzione, ferie, permessi, formazione, ecc).

Il MAECI ha invece ha ritenuto di dare seguito al Dlgs 64/2017 ritenendolo immediatamente applicativo (dal 31 maggio 2017) ed escludendo qualsiasi possibilità di un confronto sulle problematiche e sui contenziosi che ne seguiranno.

Continua così il comportamento irresponsabile dell’amministrazione che dovrà ora affrontare tutti i contenziosi che la FLC CGIL sosterrà a tutela dei diritti dei lavoratori.