La scuola italiana all’estero e l’impegno della FLC CGIL
Per il nostro sindacato la scuola italiana all’estero deve avere un ruolo centrale per il rilancio della nostra politica culturale nel mondo.
Contro i tagli previsti nella spending review, che abbiamo denunciato fin dalla presentazione del suo disegno di legge dall'inizio e senza mezzi termini, la FLC CGIL si è impegnata direttamente attraverso una serie di iniziative politiche intraprese nei confronti del MAE che si sono sostanziate in sede di approvazione della legge con specifici emendamenti alla legge presentati mediante i nostri referenti politici in Parlamento. Purtroppo quelle nostre richieste non sono state accolte. Come pure non sono state accolte le nostre ulteriori proposte di emendamento presentate in Parlamento in occasione della recente discussione sulla Legge di Stabilità ( ex finanziaria) che di fatto e di diritto ha riconfermato almeno per quanto riguarda la scuola italiana all’estero l’entità dei tagli previsti dalla spending review.
Questo per ricordare a tutti che abbiamo cercato di modificare nella quantità e nella qualità quell’ intervento legislativo ritenuto dalla FLC CGIL devastante per il futuro della scuola e delle istituzioni scolastiche italiane all’estero. Parallelamente ai tentativi naufragati di modificare quelle norme della spending, abbiamo incalzato in sede sindacale il MAE e il MIUR affinché si operasse nei tagli almeno con la gradualità prevista dalla relazione di accompagno al DDL sulla spending review per meglio attenuare il disastro. Se infatti il primo anno (2012/2013) il sistema ha dovuto registrare la cancellazione di 134 posti, sembra da quanto ci ha comunicato il MAE negli ultimi incontri sul contingente - ancora in via di definizione - che per il 2013/2014 i tagli dovrebbero limitarsi a 57 posti. Poca roba è vero, però è altrettanto vero che quella previsione individuata nella spending review non può essere in alcun caso arginata, limitata o bloccata dalla semplice azione sindacale ma solo da un preciso intervento di legge di modifica. Proprio per questo abbiamo colto moderatamente positive le dichiarazioni del Vice Ministro Archi relative ad un imminente emendamento MAE-MIUR-MEF che dovrebbe sbloccare gli invia dall’Italia per coprire quei posti considerati strategici che altrimenti rimarrebbero scoperti per assenza di figure professionali già in forza nel sistema.
E’ nostra intenzione come FLC CGIL riproporre all’attenzione del Parlamento, in occasione dell'apertura di uno spazio legislativo, un intervento che blocchi i futuri tagli e che ristabilisca un minimo di contingente (organico) indispensabile a far continuare a funzionare le nostre scuole i istituzioni scolastiche all’estero ribadendo la centralità dell’intervento statale. Più in generale comunque stiamo come FLC CGIL e come CGIL ragionando con alcuni parlamentari del PD, che hanno condiviso durante la campagna elettorale le nostre posizioni, sulla necessità di rilanciare un riordino per via legislativa dell’intero sistema della scuola italiana all’estero complessivamente intesa partendo ovviamente da una individuazione della pianta organica indispensabile a sostenere il sistema da ripristinare per lo meno sulla base dei numeri ante Spending Review.
Ancora sul piano sindacale va sottolineato che la nostra azione in questi ultimi mesi ha consentito il mantenimento della scuola italiana di Asmara e l’affossamento del tentativo di privatizzare la scuola statale italiana di Istanbul. Come pure va ampiamente segnalato che in occasione della predisposizione del contingente 2013/2014 i nostri rappresentanti territoriali e le nostre RSU hanno, in occasione della concertazione territoriale, ribadito il mantenimento, motivandolo, dei posti indispensabili per non far scomparire quelle iniziative di gestione MAE afferenti ai corsi di lingua e cultura. Posizione questa che sarà confermata anche dalla FLC CGIL nazionale in sede di concertazione con il MAE sul contingente 2013/2014 che dovrebbe essere discusso e concluso il 22 luglio prossimo. E infine, per chi lo avesse dimenticato, abbiamo incalzato il MAE affinchè, dopo le famigerate prove di idoneità del 2011, provvedesse a emanare l’ordinanza per la riapertura e le riformulazione delle graduatorie permanenti che dovrebbe per legge essere operativa per il prossimo anno scolastico. Ricordo questo aspetto perché il MAE era partito dal teorema, discutibile sotto ogni punto di vista, che proprio in considerazione della Spending Review era inutile avviare le procedure per la riformulazione delle graduatorie permanenti tanto non ci sarebbero stati, nei prossimi anni, invii all’estero del personale docente, Ata e Dirigente in servizio in Italia. E’ sulla base anche delle nostre pressioni che il MAE di recente ha dovuto pubblicare le graduatorie benché in via provvisoria.
E infine ci siamo battuti affinché agli aventi diritto alla proroga si desse seguito a quanto disposto dalla legge 10/2010.
Se quanto brevemente riassunto è il passato recente, ora la FLC CGIL e tutte le altre sigle sindacali sono impegnate sul piano sindacale al confronto con il MAE sul contingente cercando soprattutto di evitare che si realizzino interventi di soppressione di posti senza criteri oggettivi e razionali, che ci siano le dovute ricollocazioni del personale eccedentario, che venga sdoganata la mobilità estero per estero e che in caso di posti che dovessero rendersi vacanti inviare, sulla base delle nuove graduatorie, il personale necessario nella consapevolezza che questo ultimo aspetto troverà non pochi ostacoli soprattutto da parte del MEF per via del blocco previsto dalla Spending Review ovvero da una legge di questa Repubblica. Contestualmente continueremo ad insistere affinché l’operazione graduatorie venga completata entro la fine di quest’anno scolastico e in maniera corretta e trasparente intervenendo anche sulle discrasie presenti nelle graduatorie provvisorie.
Vi è però un altro aspetto di questa tortuosa vicenda su cui come FLC CGIL ci stiamo muovendo e che quella relativa al rinnovo del CCNL della scuola. Noi abbiamo chiesto a questo governo l’apertura dei tavoli negoziali all’Aran. Come ben sapete all’interno del CCNL c’è il famoso Capo X che riguarda il persona delle scuole italiano all’estero. Ebbene alcuni di quegli articoli devono essere rivisti soprattutto dopo le incursioni legislative di questi ultimi anni che per legge ne hanno modificato il senso e anche il diritto. Per la FLC CGIL l’intera questione va affrontata in una logica inclusiva e generale. Sarebbe, infatti, non solo contraddittorio ma sbagliato se la nostra azione si limitasse a singoli aspetti specifici. Il rinnovo del CCNL della scuola ma anche quello di tutti i dipendenti pubblici dopo anni di blocco e di incursioni legislative è più che mai urgente rilanciare e riconquistare lo spazio della contrattazione messa in seria discussione proprio da quegli interventi legislativi che hanno caratterizzato l’era berlusconiana e quella montiana. Il 22 giugno prossimo a Roma si è svolta una manifestazione unitaria di CGIL, CISL UIL dei comparti pubblici compresa la scuola per invocare il rinnovo dei Contratti e l’autonomia negoziale. Parte delle vicende estero stanno dentro questa più grande e generale vertenza che vede impegnato tutto il mondo della scuola. Considerare la scuola italiana all’estero estranea a questo quadro generale e sindacale di riferimento significa non aver colto fino in fondo l’intera problematica in quanto le varie sfaccettature, politiche-sindacali-legislative- si intrecciano in maniera pesante tra di loro tanto da condizionarsi vicendevolmente. Al nuovo governo chiediamo ancora un volta impegni e investimenti concreti affinché la scuola italiana all’estero, con al centro l’intervento pubblico, rilanci nel mondo la nostra politica culturale. .
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Al Capo dell’Uff. V della DGSP
Consigliere Roberto Nocella
Egregio Consigliere,
come già segnalato per le vie brevi nel pomeriggio di ieri, le graduatorie provvisorie relative a SCC-LET-ATA contengono alcuni palesi errori che sulla base del principio dell’autotutela debbono essere rimossi immediatamente.
Si tratta di meri errori materiali in quanto si riferiscono all’attribuzione di un iper punteggio relativo ai Titoli di Servizio ad alcuni docenti inseriti in varie graduatorie. Come saprà il punteggio massimo attribuibile per i Titoli di Servizio è di massimo 20 punti ( Tabella D , lettera C) allegata al CCNL e ripresa dalla relativa OM), orbene al personale in questione gli è stato riconosciuto, invece, e in maniera impropria un punteggio superiore imputabile sicuramente ad un mero errore materiale da parte di chi ha redatto le stesse graduatorie. Al fine di agevolare il lavoro dell’Ufficio alleghiamo alla presente e a solo titolo esemplificativo i casi critici da noi individuati.
Alla luce di quanto appena esposto e in considerazione che tale errore materiale altera, benché in via provvisoria, le graduatorie stesse, questa Organizzazione sindacale chiede la ripubblicazione delle graduatorie stesse corrette al fine di evitare il diffondersi di polemiche, di ricorsi e di denunce da parte dei contro interessati.
In attesa di un Vostro immediato intervento, le inviamo i più cordiali saluti.