Rinviata la firma del MOF 2018/19 all’estero
I ritardi e la mancata nomina dei docenti di sostegno confermano che per l’efficacia del sistema è indispensabile cambiare il dlgs 64/2017 e tornare alla regolazione contrattuale della gestione del personale.
Il 15 marzo 2019 nell’incontro al MAECI con la presenza del MIUR è stata rinviata la firma definitiva dell’Intesa sul MOF all’estero per l’anno scolastico 2018/19 sottoscritta il 21 gennaio scorso. Il rinvio è stato determinato dalla mancanza del parere del Ministero della Funzione Pubblica.
Il MAECI ha fornito il quadro degli invii all’estero del personale scolastico individuato sulla base delle precedenti graduatorie. Devono ancora avvenire 11 delle assunzioni in servizio previste sui 183 posti vacanti. Ormai non saranno coperti i 10 posti assegnati al sostegno nel contingente 2018/19 perché il MAECI non intende procedere alle nomine senza il parere richiesto all’Avvocatura dello Stato. Hanno preso servizio 3 dei 4 docenti in assegnazione provvisoria di durata annuale. Ancora non viene applicata la revisione dei contratti del personale locale con contratto a tempo indeterminato e determinato prevista dal dlgs 64/2017 (applicativo della Legge 107/2015). Nelle istituzioni scolastiche statali all’estero si registrano difficoltà a definire le graduatorie per stipulare i contratti locali per molte delle materie del curricolo italiano che non saranno più coperte dal personale di ruolo inviato dall’Italia correndo così il rischio di non impartire agli alunni alcuni insegnamenti fondamentali. Il personale del MAECI, dimezzato dal decreto, non riesce a gestire le problematiche del personale mentre l’altra metà del personale comandato presso il MIUR sta gestendo il bando per la selezione per l’estero, già oggetto di numerosi riscorsi fra i quali alcuni promossi anche unitariamente da FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola Rua.
Il quadro che emerge dall’informazione conferma tutte le criticità che avevamo denunciato due anni fa quando è stato formulato il dlgs 64/2017.
Come FLC CGIL abbiamo ribadito la necessità di aprire al più presto un confronto con il MAECI e il MIUR per rivedere il dlgs 64/2017 e per derogare attraverso la contrattazione ai suoi aspetti più deleteri.