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Scuole italiane all’estero: iniziato il confronto sul contingente 2021-2022

Il MAECI presenta una proposta conservativa, ma annuncia la possibile ripresa delle attività ad Asmara. Il 12 marzo prevista la chiusura del confronto. Intanto la FLC CGIL chiede più tutele per il personale all’estero: necessario un piano vaccinale immediato soprattutto là dove i presìdi sanitari sono insufficienti.

09/03/2021
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Martedì 9 marzo 2021 è iniziato il confronto fra il MAECI e le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL per la definizione del contingente 2021-2022. L’amministrazione ha presentato le informazioni relative alle richieste di modifica pervenute dalle sedi estere, comprese anche le richieste di soppressione: da quella base è stata presentata una proposta di adeguamento del contingente molto conservativa, che mira unicamente a potenziare le scuole statali.

A questo proposito il MAECI ha confermato l’accantonamento dei posti sulla sede di Asmara, dal momento che l’ambasciatore locale ha fatto trapelare ottimismo per la riapertura della trattativa e la ripresa delle attività in loco: si stanno valutando alcune richieste del governo locale di attivare un Istituto Professionale al posto dell’attuale Liceo.

Naturalmente come FLC CGIL abbiamo espresso la nostra soddisfazione per la ripresa delle attività e la conservazione dell’Istituto scolastico italiano in Eritrea, ma contestualmente abbiamo chiesto chiarimenti sull’accantonamento dei 13 posti, per noi eccessivo, dal momento che appare difficile, considerata la situazione pandemica, che le attività didattiche possano riprendere già dal prossimo settembre.

La FLC CGIL, insieme alle altre organizzazioni sindacali, si è riservata di fornire un’analisi puntuale della intera proposta dell’Amministrazione soltanto dopo una attenta lettura della proposta.

Per questo il confronto proseguirà venerdì 12 marzo e sarà completato da un aggiornamento sullo stato dei bandi di reclutamento.

Esaurita la discussione all’ordine del giorno, abbiamo posto alla consigliera Setta il problema delle vaccinazioni per il personale scolastico italiano all’estero, soprattutto in quei Paesi dove il piano vaccinale va a rilento e le tutele sanitarie sono insufficienti: abbiamo chiesto un impegno del MAECI a garantire al personale all’estero la possibilità di vaccinarsi anche in Italia, anche concordando deroghe ai normali istituti normativi e contrattuali.

L’amministrazione ha raccolto le nostre richieste e si è riservata di fare delle verifiche prima di darci una risposta.

Abbiamo sottolineato che si tratta di un’emergenza che merita delle risposte immediate, non più procrastinabile.