Sintesi dello schema di decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 maggio 2005
Se non abbiamo contato male il testo dello schema di decreto pprovato in via preliminare il 27 maggio dal consiglio dei ministri e pubblicato due settimane dopo, sul quale FLC-Cgil e Confederazione hanno espresso una valutazione congiunta costituisce la tredicesima versione. La dodicesima bozza infatti, presentata in consiglio dei ministri, risulta modificata in due punti
Se non abbiamo contato male il testo dello
schema di decreto
approvato in via preliminare il 27 maggio dal consiglio dei ministri e pubblicato due settimane dopo, sul quale FLC-Cgil e Confederazione hanno espresso una valutazione congiunta costituisce la tredicesima versione. La dodicesima bozza infatti, presentata in consiglio dei ministri, risulta modificata in due punti.
La prima modifica riguarda il famoso “campus”, ancora di salvataggio a cui il MIUR sembra affidare tutte le possibilità, che ancora esistono, di coniugare la preparazione licealistica astratta che caratterizza il sistema dei licei con il bisogno di tecnologie, specialismi e praticità. Originariamente pensato per i licei con indirizzo, ma alla fine esteso potenzialmente a tutti, il campus, si precisa nell’aggiunta, dovrà essere autorizzato da decreti interministeriali MIUR-Funzione Pubblica e dovrà essere senza oneri per lo stato.
La seconda modifica consiste nell’introduzione di un trentunesimo articolo che parla di riconversioni e non meglio precisati passaggi di comparto. Una surroga dell’articolo, mancante, sul passaggio alle regioni? Una previsione di soprannumero che fa a pugni con la conservazione dell’organico di diritto fino al 20011? Una porta aperta comunque per una via di fuga su promesse che non si sarà in grado di mantenere? Sono dubbi leciti.
Sta di fatto che i ritardi nella pubblicazione non erano casuali e che esistono ancora numerosi problemi in un testo che dice una cosa ma induce a praticarne un’altra. Nonostante le numerose modifiche intercorse dalla prima alla tredicesima bozza, prevalentemente dovute all’azione di gruppi di pressione, e nonostante la conferma degli organici fino al 2011 sicuramente volta a disinnescare l’allarme circa i posti di lavoro diffusosi nel personale, sollevato dopo le denunce in tal senso operate dai sindacati, il testo mantiene i suoi difetti di fondo, anzi sembra riprodurre un modello organizzativo ancora più confuso, senza né capo né coda.
Ora lo schema di decreto deve essere sottoposto al parere della conferenza unificata Stato-Regioni e delle commissioni parlamentari per poi tornare al consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva entro il 17 ottobre 2005 data di scadenza della delega.
Ce la farà?
Ad ogni buon conto ne diamo qui di seguito una sintesi.
I tempi: la data fatidica di avvio resta l’anno scolastico 2006-2007
Il diritto-dovere: a partire dal 2006-07 è fissato al terzo anno della scuola secondaria superiore o dei percorsi integrati (17 anni), ma entrambi possono essere surrogati dall’apprendistato in azienda. (2.5.2005)
Gli organici: sono bloccati fino all’anno 2010-11 (entrata a regime del nuovo sistema) al numero dell’organico di diritto del 2005-06. Può essere assunto a contratto anche personale esperto in base alla dotazione economica delle scuole. (27.4.2005)
La copertura finanziaria: è prevista in 44.930.239 euro nel 2006 e in 43.021.470 euro a partire dal 2007. (27.5.2005)
Il sistema: rimane diviso in due sistemi con i licei statali e l’istruzione e la formazione professionale regionale. Di quest’ultima fanno parte tutte le scuole o i corsi che rilasciano titoli professionali. (17.1.2005)
Passaggi a regioni o ad altri comparti: Nonostante una gamba del sistema sia regionale manca qualsiasi riferimento a tempi e modi del passaggio alle regioni. All’ultimo momento tuttavia è stato introdotto un trentunesimo articolo in cui si parla di riconversioni e di non meglio precisati eventuali passaggi ad altri comparti. (27.5.2005)
Il campus: I licei, soprattutto quelli tecnologico, economico ( dove si promette comunque una consistente area tecnico-professionale) e artistico, possono raccordarsi con i percorsi di istruzione professionale in un ambito chiamato “campus” per surrogare l’abbassamento del profilo specialistico-professionale determinato dal decreto stesso. I campus, i cui insegnamenti avranno carattere ordinamentale, dovranno essere istituiti per decreto interministeriale e non produrre oneri per lo Stato (27.5.2005)
L’istruzione e la formazione professionale (IFP): viene sempre più identificandosi con i corsi integrati previsti dall’accordo stato-regioni, i quali in virtù del decreto sul diritto-dovere, da fatto sperimentale diventano la “prima fase” del sistema dell’istruzione della formazione professionale. (2.5.2005)
I titoli di studio professionali: sono la qualifica di operatore professionale dopo tre anni di corso e il diploma di tecnico dopo quattro anni di corso. (27.4.2005)
Dopo l’IFP: si può passare o all’IFTS o a un corso integrativo da tenersi in accordo con università o accademie e conservatori, per proseguire gli studi nei suddetti percorsi. (27.4.2005)
L’orario della IFP: viene stabilito in 30 ore settimanali. (2.5.2005)
Il corpo docente della IFP: è costituito da docenti veri e propri e da esperti, cioè lavoratori di un settore produttivo con 5 anni di esperienza; entrambi valutano. (2.5.2005)
Il passaggio dell’IFP alle regioni: allo stato attuale non è definito nei tempi e nei modi e non è neppure neanche più indicato un apposito articolo. (2.5.2005)
I licei: sono 8: artistico, classico, economico, linguistico, musicale-coreutico, scientifico, delle scienze umane, tecnologico. Tutti, tranne il liceo classico, oltre a conoscenze e abilità dovranno fornire anche competenze.
Il percorso liceale: dura cinque anni ed è suddiviso in un primo biennio, un secondo biennio e un anno terminale. L’anno terminale è da realizzarsi con le università o le accademie o i conservatori per garantire la prosecuzione negli studi superiori a cui il liceo propedeutico.
La struttura oraria del liceo: l’orario è comprensivo di attività e insegnamenti e (tranne che per il liceo artistico e, in parte, per i licei musicale-coreutico, economico e tecnologico, per i quali si introduce anche un orario di indirizzo) è strutturato in un orario obbligatorio, un orario opzionale obbligatorio e un orario opzionale facoltativo. Per gli alunni insufficienti la quota di orario facoltativo e anche opzionale obbligatorio sarà dedicata al recupero. L’orario viene dato in quote annue. (Per comodità di confronto nella righe successive viene però riportato in ore settimanali). Le scuole possono ripartire diversamente il monte ore complessivo dell’orario facoltativo del quinquennio o incrementarlo a spese proprie. (4.5.2005)
L’insegnamento in lingua straniera di una disciplina. E’ previsto l’insegnamento in una lingua straniera comunitaria di una disciplina, diversa dalle lingue straniere, in tutti gli ultimi anni del liceo, tranne che per il liceo linguistico dove ciò avviene fin dalla terza in inglese per una disciplina e dalla quarta in una seconda lingua comunitaria per una seconda disciplina. (11.4.2005)
Il tutor: nei licei è prevista una figura docente che orienta lo studente nella scelta delle attività opzionali e facoltative, coordina le attività educative e didattiche, cura le relazioni con le famiglie, cura la documentazione dello studente e svolge funzioni di tutoraggio. (26.5.2005)
La valutazione: è periodica e annuale ma (salvo casi gravissimi) solo al secondo al quarto e all’ultimo anno può sanzionare una bocciatura in caso di mancato raggiungimento di tutti gli obiettivi. Il liceo termina con un esame di Stato che si svolge su prove organizzate dalla Commissione apposita o dall’INVALSI.
I recuperi: Gli alunni che non raggiungono gli obiettivi (cioè sono insufficienti) dovranno recuperare sacrificando a questa attività le ore opzionali obbligatorie o facoltative affidate alla loro scelta. (4.5.2005)
Il liceo artistico: il liceo artistico approfondisce la cultura liceale attraverso la componente estetica. Prevede tre indirizzi.
Gli indirizzi del liceo artistico: sono tre: arti figurative, architettura-design-ambiente, audiovisivo-multimediale-scenografico.
L’orario del liceo artistico: è differente tra i vari indirizzi ed è strutturato nei primi due anni in un orario obbligatorio e in un orario obbligatorio opzionale, nel secondo biennio e nell’ultimo anno in un orario obbligatorio, un orario obbligatorio di indirizzo e un orario opzionale obbligatorio. (2.5.2005)
L’orario del liceo artistico delle arti figurative: nel primo biennio 33 + 3, nel secondo biennio 23 + 12 + 3, nell’ultimo anno 21 + 12 + 5 (2.5.2005)
L’orario del liceo artistico degli altri due indirizzi: nel primo biennio 33 + 3, nel secondo biennio 25 + 10 + 3, nell’ultimo anno 23 + 10 + 5 (2.5.2005)
Il liceo classico: approfondisce la cultura liceale dal punto di vista classico e da accesso a tutte le facoltà. Non prevede indirizzi ulteriori. (27.4.2005)
L’orario settimanale del liceo classico: nel primo anno 28 + 3 + 1, nel secondo, terzo e quarto anno 29 + 2 + 2, nel quinto anno 26 + 3 + 1. (5.5..2005)
Il liceo economico: approfondisce la cultura liceale dal punto di vista economico e sociale. Prevede due indirizzi e otto settori (quattro per ogni indirizzo). (11.4.2005)
Gli indirizzi e i settori del liceo economico: gli indirizzi sono quello economico istituzionale e quello economico aziendale. Iniziano nel secondo biennio e ad essi sono dedicate le ore dell’orario opzionale obbligatorio che perciò funzionano come ore di indirizzo. I settori sono per l’indirizzo istituzionale quelli della ricerca e dell’innovazione, l’internazionale, della finanza pubblica, e della pubblica amministrazione, per l’indirizzo aziendale sono quelli della moda, dei servizi, del turismo e l’agro-alimentare. Ad essi sono dedicate le ore facoltative. Se ne deduce che anche i settori sono facoltativi. (27.4.2005)
Gli orari del liceo economico: nel primo biennio 28 + 3, nel secondo 28 + 6 + 3, nel quinto anno 26 + 5 + 3. (27.4.2005)
Il liceo linguistico: approfondisce la cultura liceale dal punto di vista linguistico con la conoscenza di tre lingue di cui almeno due della UE. Non prevede indirizzi ulteriori. (11.4.2005)
L’orario settimanale del liceo linguistico: nel primo anno 28 + 3 + 1, nel secondo, terzo e quarto anno 29 + 2 + 2, nel quinto anno 26 + 3 + 1. (5.5..2005)
Il liceo musicale e coreutico: approfondisce la cultura liceale dal punto di vista musicale e coreutico. Vi accedono gli studenti provenienti dalla scuola media ad indirizzo musicale. E’ diviso nelle due sezioni: musicale e coreutica. In prima attuazione verrà avviato in collegamento con i conservatori. (11.4.2005)
L’orario del liceo musicale e coreutico: E’ diviso in orario obbligatorio, orario obbligatorio di sezione, orario opzionale obbligatorio, e orario opzionale facoltativo: primo anno 19 + 10 + 5 + 1, nel secondo anno 19 + 10 + 5 + 2, nel terzo e quarto anno 21 + 11 + 2 + 2, nel quinto anno 21 + 11 + 2 + 1 . (5.5.2005)
Il liceo scientifico: approfondisce la cultura liceale dal punto di vista umanistico-scientifico e fornisce competenze per la ricerca scientifica e tecnologica. Non prevede indirizzi.
L’orario del liceo scientifico: nel primo anno 28 + 3 + 1, nel secondo, terzo e quarto anno 29 + 2 + 2, nel quinto anno 26 + 3 + 1. (5.5..2005)
Il liceo tecnologico: approfondisce la cultura liceale dal punto di vista della tecnologia. Prevede otto indirizzi.
Gli indirizzi del liceo tecnologico: sono otto: meccanico-meccatronico, elettrico-elettronico, informatico-comunicazione, chimico-materiali, produzionibiologiche-biotecnologie alimentari, costruzioni-ambiente-territorio, logistica-trasporti, tecnologie tessili-abbigliamento. Nel secondo biennio e nel quinto anno l’orario opzionale obbligatorio diventa orario obbligatorio di indirizzo ed è dedicato ad attività laboratoriali. Nel terzo anno quindi inizia praticamente la scelta degli indirizzi, ma già dal primo anno una disciplina sarà caratterizzante l’indirizzo da scegliere al terzo (11.4.2005)
Gli orari del liceo tecnologico: nel primo anno 29 + 3 + 1, nel secondo anno 29 + 3 + 2, nel terzo e quarto anno 24 + 11 + 2, nel quinto anno 25 + 10 + 1. (5.5..2005)
Il liceo delle scienze umane: approfondisce la cultura liceale dal punto di vista delle relazioni umane e sociali, privilegiando modelli educativi e processi formativi. Si configura quindi come un liceo più psicopedagogico che umanistico-sociale. Non prevede indirizzi.
Gli orari del liceo delle scienze umane: nel primo anno 28 + 3 + 1, nel secondo, terzo e quarto anno 29 + 2 + 2, nel quinto anno 26 + 3 + 1. (5.5..2005)
Le discipline: tutti gli orari e gli organici sono modificati tranne quelli di religione e di educazione fisica. Calano gli orari frontali complessivi tranne che per le classi di concorso di matematica, scienze e filosofia, (27.4.2005)
Educazione fisica: ritornata a 2 ore settimanali, può essere però surrogata con attività sportive private da parte dell’alunno. (27.4.2005)
Latino: è presente nei licei classico, economico (i primi due anni insieme a italiano), linguistico (il primo biennio), scientifico (primi 4 anni), scienze umane (primi 4 anni). (11.4.2005)
Arte: nei licei economico, linguistico e delle scienze umane è insegnata insieme a musica, nel liceo tecnologico è materia opzionale obbligatoria nel primo biennio, nel liceo scientifico, come ora, è associata a disegno, in tutti gli altri licei è storia dell’arte. (27.4.2005)
Musica: nel liceo tecnologico è materia opzionale nel primo biennio, nei licei scientifico e classico è materia opzionale per quattro anni, nel liceo linguistico, economico e delle scienze umane è insegnata insieme ad Arte, nel liceo artistico è materia obbligatoria sé e, naturalmente, è a sè nel liceo musicale e coreutico. (27.4.2005)
Diritto e economia: è materia opzionale obbligatoria (4 anni), nei licei artistico, classico, linguistico, scientifico, delle scienze umane e nel biennio del liceo tecnologico, è materia obbligatoria nel liceo economico e negli indirizzi trasporti e costruzioni del liceo tecnologico (ultimi tre anni). (27.4.2005)
Informatica: è all’interno del programma di matematica nei licei artistico, classico, linguistico, musicale-coreutico, scientifico, tecnologico e delle scienze umane, è materia a sé nel liceo economico e negli indirizzi del liceo tecnologico (Tecnologie informatiche), tranne produzioni biologiche e costruzioni. (27.4.2005)
Laboratori: sono presenti solo negli indirizzi artistico e tecnologico, in quest’ultimo solo negli ultimi tre anni. Nel “campus” potranno essere presenti anche nei primi anni. (20.5.2005)
NOTE: le date a lato di alcune misure indicano la versione della bozza in cui si è giunti alla formulazione attuale. Le misure non datate erano così previste fin dall’inizio ( dicembre 2004).
Roma, 17 giugno 2005