Test INVALSI e indicatori di fragilità: la FLC CGIL denuncia violazione della privacy e ingerenza nella valutazione degli apprendimenti
L’indicatore di fragilità individuale e la diffusione degli elenchi travalicano gli scopi istituzionali dell’Istituto, violano la privacy delle studentesse e degli studenti, ledono la professionalità docente in materia di valutazione. FLC CGIL, insieme ad altri soggetti, scrive al Garante.
Nell’ambito delle azioni previste dal PNRR per la riduzione dei divari territoriali, è previsto che gli esiti dei test INVALSI in termini di fragilità individuale vengano utilizzati come strumento di policy.
Tale impiego, e la conseguente trasmissione alle scuole degli elenchi delle studentesse e degli studenti, individuate/i fragili attraverso un discutibile procedura algoritmica non verificabile né revisionabile, oltre ad essere lesivo della funzione valutativa della professionalità docente, rappresenta una schedatura individuale impropria, nonché una distorsione dagli scopi istituzionali dell’Istituto di Valutazione
Alla luce di tutto ciò, la FLC CGIL, insieme ad altri soggetti impegnati nella tutela della riservatezza delle alunne e degli alunni e delle prerogative delle professionalità che operano all’interno del sistema scolastico allo scopo di garantire a tutte e a tutti il pieno diritto all’istruzione, si è appellata al “Garante per la Protezione dei dati Personali” affinchè venga assunto nei confronti di INVALSI ogni opportuno provvedimento e, in particolare, il divieto di estrazione e di trattamento dei dati “di fragilità” individuale.