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Valutazione del sistema di istruzione: i ricorsi della FLC CGIL vanno avanti

La FLC ha impugnato sia il DPR 80/13 sia la conseguente Direttiva.

10/02/2015
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In questi giorni nelle scuole si è alle prese con il questionario relativo al Rapporto di Autovalutazione (RAV) così come previsto dal DPR 80/13 da cui sono derivate la Direttiva 11/14 e la CM 47/14.

La posizione della FLC, ribadita ad ogni passo, è nota: la valutazione del sistema di istruzione è tema strategico ma va fatta seguendo i principi costituzionali e coinvolgendo profondamente i soggetti interessati (Docenti, Dirigenti, ATA, Studenti, Genitori).

Non è avvenuto e non sta avvenendo questo. Ed è per questo che la FLC ha presentato tempestivamente appositi e specifici ricorsi, sia contro il DPR 80/13 sia contro la Direttiva citati.  

Ricordiamo che i nostri ricorsi si basano su pochi semplici principi e ragionamenti.

Un sistema di tale portata va sviluppato nel rispetto rigoroso della legge. E il DPR 80/13  prevede figure non previste dalla legge, quali la Conferenza per il Coordinamento funzionale del Sistema nazionale di valutazione (SNV) e i nuclei di valutazione esterna.

La legge prevede un ruolo per il corpo ispettivo ma il DPR parla di “contingente” ispettivo, laddove si sostituiscono gli ispettori con  “esperti esterni”.

La legge prevede un processo di autovalutazione ma non divide le scuole fra scuole che procedono con l’autovalutazione e scuole che avranno la valutazione esterna. Ma questo prevede la procedura ministeriale.

Il DPR 80/13 introduce la valutazione dei Dirigenti scolastici esautorando non solo il CCNL dell’Area V dei Dirigenti Scolastici ma anche il ruolo degli Uffici Scolastici regionali.

E ancora, la legge prevede una valutazione basata sui Livelli Essenziali delle Prestazioni in materia di Istruzione, ma di ciò non vi è traccia.

E, infine, i provvedimenti impugnati sono stati adottati senza il previsto parere del CNPI, tanto che il Governo, attraverso interventi “tampone” nelle leggi di stabilità e “mille proroghe” ha “sanato” i propri provvedimenti in assenza di quell’organismo abrogato dal Ministro Profumo dal gennaio 2013.

Ma, come abbiamo già dato notizia, su questo versante del ripristino dei poteri del CNPI finora la FLC ha avuto ragione sia presso il Tar sia presso il Consiglio di stato, tanto che è stato incaricato dal giudice un Commissario ad acta per le elezioni di quell’importante organismo.

Sulla valutazione del sistema, dunque, la FLC va avanti con i ricorsi perché convinta che un buon sistema di valutazione ha bisogno di semplicità, inclusività, partecipazione, coerenza. Dimensioni difficilmente ravvisabili nel sistema che si sta portando avanti.  

Al momento siamo in attesa della  fissazione dell'udienza che dovrebbe essere calendarizzata a breve.