Vinto ricorso Cgil scuola: i maestri possono fare i presidi incaricati
Su ricorso di una maestra di Firenze presentato dall’Ufficio legale della CGIL Scuola, il tribunale ha ammesso alle graduatorie degli Incarichi di Presidenza, una maestra laureata esclusa dal CSA dalle graduatorie stesse.
Già ieri abbiamo dato notizia dell’Ordinanza del 10 luglio 2003 del Tribunale di Firenze che, in funzione di Giudice del Lavoro, su ricorso di una maestra di quella città presentato dall’Ufficio legale della CGIL Scuola, ha ammesso alle graduatorie degli Incarichi di Presidenza, ex articolo 700 c.p.c., una maestra laureata esclusa dal CSA dalle graduatorie stesse.
E’ interessante riportare alcuni elementi dell’Ordinanza la quale rileva la sussistenza del requisito “fumus boni iuris” e del requisito del “periculum in mora”, dal momento che la ricorrente “presenta pacificamente tutti i requisiti di anzianità e titolo di studio per concorrere al conferimento di un incarico” e dal momento che si dà “per imminente l’assegnazione degli incarichi in questione”.
Il Giudice rileva, inoltre, “l’illegittimità degli atti amministrativi ministeriali che... impediscono alla ricorrente l’inserimento nella graduatoria per il conferimento dell’incarico annuale e la doverosa disapplicabilità degli stessi”
Per questo il Giudice ordina “ di includere la ricorrente nella graduatoria per gli incarichi di Presidenza dei Circoli Didattici, Istituti Comprensivi e di Scuola Media nella Provincia di Firenze per l’anno scolastico 2003-2004”.
Sulla scorta di tale giudizio la CGIL Scuola, che già l’anno scorso aveva ottenuto analogo provvedimento, sta impostando i ricorsi con i propri uffici legali in tutte le Province d’Italia.
Solo in questo modo l’Amministrazione sarà indotta a rivedere la sua anacronistica e discriminatoria posizione di rifiuto di adeguamento dell’Ordinanza Ministeriale degli Incarichi di Presidenza all’evoluzione della normativa.
Roma, 11 luglio 2003