AFAM: sospeso il DM 483/08
Il TAR sospende gli ordinamenti e le declaratorie dei Conservatori di Musica e degli Istituti Musicali Pareggiati
Apprendiamo dal sito del TAR Lazio che è stata concessa la sospensiva dell’applicazione del D.M. 483 riferito agli ordinamenti didattici e declaratorie dei Conservatori di Musica e degli istituti Musicali Pareggiati.
La FLC aveva manifestato tempestivamente la propria posizione critica al Decreto sia nel corso dell’audizione al CNAM avvenuta nel mese di dicembre 2007, che al Ministro Mussi immediatamente dopo la firma nel gennaio u.s. lamentando anche l’inusuale comportamento tenuto dall’Amministrazione.
Con un documento la FLC evidenziava:
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che l’assetto del nuovo modello formativo avrebbe dovuto seguire un percorso maggiormente partecipato e condiviso dagli addetti ai lavori così com’era avvenuto per l’Università,
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che, tenuto conto delle numerosissime sperimentazioni attive dal 2001, c’erano le condizioni per fare un monitoraggio e una valutazione seria della tenuta e dell’efficacia formativa dei nuovi percorsi,
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che, non ultimo, l’Amministrazione avrebbe dovuto provvedere ad emanare una decretazione che comprendesse tutte le materie indicate nell’art. 2 comma 7 e 8 così come esplicitato anche dal Consiglio di Stato nel lontano 2004 in occasione del parere preventivo al “decretone” dal quale poi il Ministero estrapolò solo il DPR 212. L’autorevole organo di controllo aveva giustamente ricordato la rilevanza dei regolamenti attuativi della riforma ponendo la richiesta di un provvedimento unico quale condizione necessaria per testare la coerenza tra le finalità della legge 508 e la sua attuazione.
Ma così non è stato!
La FLC, pur nella consapevolezza che le materie oggetto delle decretazioni su richiamate non sono tutte di stretta pertinenza sindacale, si era fatta interprete delle richieste, dei disagi e delle preoccupazioni che venivano dai professori e dal personale tutto, oltre che dagli studenti, e conil confronto aveva tentato di portare l’Amministrazione a rivedere le proprie decisioni.
La caduta del Governo e le elezioni politiche anticipate hanno purtroppo interrotto le relazioni e cambiato gli interlocutori.
Con l’ennesimo stop imposto dal contenzioso è opportuno che si faccia il punto su tutte le decretazioni emanate, compresi il dpr 132 e il dpr 212.
A tutt’oggi, nonostante le dichiarazioni, il nuovo Ministro insediatosi orami da due mesi, non ha ancora dato risposta alla richiesta di incontro avanzata già da alcune settimane.
Siamo convinti che la riforma non si possa attuare a colpi di ricorsi ma che, invece, ci debba essere un impegno collettivo e le risorse finanziarie adeguate per progettare un modello forte e sostenibile di alta formazione artistica e musicale di pari dignità e livello alla formazione universitaria.
Ormai sono trascorsi nove anni dall’approvazione della legge di riforma, un viaggio lunghissimo; l’arrivo è per noi sempre più simile all’orizzonte che si sposta in avanti con l’avanzare di chi guarda!
Eppure, se andiamo a leggere i fiumi di documenti scritti in questi anni, troviamo dichiarazioni di impegno dei vari Ministri, della politica, degli intellettuali, tutti concordi nel riconoscere che il settore dell’alta formazione artistica e musicale è strategico per promuovere lo sviluppo e l’occupazione del nostro Paese; parole al vento!
In questi giorni di intensa attività politico-amministrativi a chi ci governa si è ricordato dell’AFAM solo per recuperare risorse finanziarie dai miseri bilanci, tagliare i finanziamenti programmati per il 2008 e ridurre quelli previsti per i prossimi anni (programmati nel 2007 per il 2009 e 2010).
Si prospetta una ripresa dalle ferie veramente critica sotto tutti i punti di vista: contratto di lavoro scaduto da 31 mesi e per il momento ancora senza prospettiva di chiusura perché non finanziato, riforma in mezzo al guado, risorse per il funzionamento delle istituzioni selvaggiamente tagliate.
Pertanto la FLC, nel manifestare grandissima preoccupazione per le politiche destabilizzanti che il Governo sta proponendo per i settori della conoscenza e del pubblico impiego - vai allo speciale manovra economica - ed in particolar modo per le scelte umilianti nello specifico dell’AFAM, in assenza di risposte concrete e rispettose di chi da anni si sta assumendo l’onere di tanto disagio e la responsabilità nei confronti degli studenti senza aver mai ricevuto i corrispettivi e dovuti onori, è determinata a promuovere tutte le iniziative necessarie a ottenere dei risultati per il comparto, anche attraverso la mobilitazione di tutto il personale.
Roma, 18 luglio 2008