AFAM e atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL 2019-2021 tra luci ed ombre
Necessarie cospicue risorse aggiuntive. Avanzamenti sui temi della ricerca e sui sistemi di classificazione professionale. Primo incontro all’ARAN il 17 maggio 2022.
Il 10 maggio scorso il Ministro per la pubblica amministrazione ha firmato e trasmesso all’ARAN l’atto di indirizzo relativo al CCNL 2019 – 2021 del comparto “Istruzione e Ricerca”.
Il documento è costituito da una premessa, una parte comune in cui sono indicate le priorità contrattuali e gli indirizzi generali, le indicazioni relative alle quattro sezioni che costituiscono il comparto (Scuola, Università, Ricerca e AFAM e, infine, una parte dedicata agli aspetti economici. Ricordiamo che l’Atto d’indirizzo è la piattaforma della controparte e che quindi rappresenta il punto di partenza da superare.
Queste le indicazioni più rilevanti che riguardano il settore AFAM
Disposizioni comuni
Il CCNL dovrà
- disciplinare l’attività pre-ruolo e gli incarichi fuori ruolo (ricostruzione di carriera con riferimento al servizio pre-ruolo e alla luce della giurisprudenza)
- mantenere i criteri per la mobilità del personale AFAM tra le materie oggetto di confronto
Personale docente
Il CCNL
- dovrà individuare soluzioni innovative orientate alla valorizzazione del ruolo del docente anche con riferimento a istituti di flessibilità come elemento di sviluppo nel rapporto tra Istituzioni e territorio, ai fini del miglioramento della qualità dei percorsi formativi e della ricerca
- potrà prevedere la figura del ricercatore AFAM
- dotata di preminenti funzioni di ricerca
- con obblighi didattici nel limite massimo del 50 per cento dell’orario di lavoro, con la previsione che ad esse non possa essere affidata la piena responsabilità didattica di cattedre di docenza
- dovrà definire il profilo della docenza nel coordinamento e organizzazione nei progetti di ricerca oltre l’attuale impegno orario
- dovrà prevedere nuove forme di valorizzazione del merito, in ragione della partecipazione ad appositi progetti finalizzati al raggiungimento di più elevati obiettivi nell’ambito della didattica, della ricerca e della terza missione, garantendo un’effettiva diversificazione dei trattamenti economici riferiti alla performance individuale
- dovrà disciplinare i permessi artistici e la fruizione di un anno sabbatico
Il CCNL dovrà regolare la didattica a distanza laddove legittimamente attivata. In particolare il contratto, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle prerogative degli organi delle istituzioni, disciplinerà le modalità della prestazione con specifico riferimento
- ai temi dei diritti e delle relazioni sindacali
- della formazione specifica
- della predisposizione e dell’utilizzo dei dispositivi
- della salute e sicurezza
- del tempo di lavoro
- del diritto alla disconnessione
- degli altri istituti del rapporto di lavoro che esigono adattamenti nel caso di lavoro eseguito non in presenza.
Personale Tecnico amministrativo
Il CCNL
- dovrà individuare soluzioni innovative orientate alla valorizzazione del personale tecnico amministrativo con riferimento
- all’adeguamento dei processi lavorativi, a qualsiasi livello,
- ai cambiamenti indotti dalle innovazioni di servizio o di processo e dalle nuove tecnologie, prevedendo figure tecniche che collaborino in stretta connessione con la docenza,
- alla digitalizzazione,
- alla migliore partecipazione all’attività inerente ai nuovi corsi di studio,
- ai servizi agli studenti ivi compresi i servizi di laboratorio, bibliotecari e di mediateca,
- all’attività di ricerca,
- all’adeguamento ai cambiamenti dei processi amministrativo-gestionali, degli ambiti dell’informazione e della comunicazione, nonché della divulgazione scientifica
- dovrà prevedere un aggiornamento delle declaratorie delle figure EP
- dovrà favorire nel sistema di classificazione professionale l’introduzione di personale specializzato per gli Uffici del trasferimento tecnologico
- dovrà prevedere l’utilizzo della formazione come strumento di valorizzazione per consentire al personale di affrontare il complesso percorso di riorganizzazione delle funzioni in atto
- dovrà prevedere nuove forme di valorizzazione del merito, anche collegato alla performance del personale tecnico-amministrativo, in ragione della partecipazione ad appositi progetti e garantendo un’effettiva diversificazione dei trattamenti economici
Nuove figure professionali
Il CCNL dovrà prevedere in un’apposita sezione contrattuale
- la figura degli accompagnatori al pianoforte, di clavicembalo
- la figura di tecnico di laboratorio (quest’ultima quale figura declinabile in diversi profili professionali con trattamento economico e giuridico specifico, quali: tecnico audio, tecnico luci, direttore di palco, tecnico laboratorio, tecnico restauro, modello vivente, eccetera)
Il CCNL dovrà, inoltre, disciplinare i titoli di accesso del profilo di “Direttore di biblioteca”.
Commento
È negativo nell’atto di indirizzo il ripetuto richiamo alla valutazione individuale della performance, soprattutto in relazione alla evidente necessità di focalizzare gli interventi non certo sulla differenziazione di premi individuali bensì su interventi di carattere generale, a partire dall’incremento significativo delle risorse economiche per tutti e dall’esigibilità per il personale TA delle progressioni economiche verticali.
Consideriamo positivo il richiamo al tema della ricerca sia riguardo al profilo del personale docente che all’istituzione della figura del ricercatore a tempo indeterminato.
Condividiamo la necessità di fornire un quadro contrattuale nazionale sulla didattica a distanza e che essa venga distinta dal lavoro agile.
Si pongono finalmente le basi per l’istituzione e la stabilizzazione delle nuove figure di supporto diretto alla didattica (accompagnatori al pianoforte e al clavicembalo) dopo un’attesa troppo lunga.
Negativa è invece l’omissione della disciplina dei contratti atipici.
Chiederemo che la mobilità rientri nell’alveo della contrattazione integrativa nazionale.
È omesso il tema delle aspettative per svolgere altra attività lavorativa in applicazione dell’art. 23-bis del D. Lgs. 165/01.
Altri temi sono semplicemente elencati e quindi dovranno essere sviluppati durante la trattativa.
Per ottenere i migliori risultati possibili, sarà necessario accompagnare la trattativa con il protagonismo attivo delle lavoratrici e dei lavoratori dell’alta formazione artistica e musicale, anche ricorrendo a tutte le forme di mobilitazione che si rendessero necessarie.