AFAM: dopo vent’anni adottato un pessimo Regolamento sul reclutamento del personale. FLC CGIL: modifiche radicali o sarà mobilitazione
Nessuna idea di sviluppo del settore nell’ambito di un sistema che deve rimanere unitario e nazionale. Il caos è servito.
Il 31 dicembre 2019 entrerà in vigore il Decreto del Presidente della Repubblica 143 del 7 agosto 2019 recante il Regolamento che disciplina le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del settore AFAM. Le disposizioni contenute si applicheranno a decorrere dall’anno accademico 2020/2021.
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Si tratta di un pessimo provvedimento che conferma tutte le criticità che erano state espresse durante l’iter di approvazione:
- non prevede, neanche come ipotesi, la possibilità di espansione del settore visto che il Regolamento è a costo zero
- manca qualsiasi visione strategica di sistema nazionale visto che non è prevista alcuna abilitazione artistica nazionale e, a regime, il reclutamento sarà solo ed esclusivamente a livello di sede (salvo diversa scelta delle istituzioni)
- non esiste alcuna idea di programmazione unitaria e nazionale visto che viene messo a regime il sistema delle conversioni tra cattedre e tra queste e posti di personale tecnico amministrativo (e viceversa)
- contribuirà a complicare in maniera impressionante il reclutamento tenuto della moltiplicazione delle procedure che per i settori artistici più grandi bloccheranno le istituzioni per mesi se non per anni ivi compreso il contenzioso che potrebbe svilupparsi.
A ciò si aggiunga che, per il personale docente, viene confermato l’intreccio tra graduatorie nazionali (non meno del 35% e non più del 50% del budget per le assunzioni a tempo indeterminato) e procedure di reclutamento locale secondo modalità confuse e opache.
Più che un regolamento sul reclutamento si delinea di fatto un autentico disimpegno del MIUR in una fase di passaggio davvero decisivo per l’AFAM.
Davvero incredibile è l’introduzione di una norma sul divieto di reiterazione dei contratti a tempo determinato oltre i tre anni senza prevedere nessuna procedura di stabilizzazione in violazione delle indicazioni europee.
Positivi sono l’avvio delle procedure per il superamento della seconda fascia, ma con una tempistica per nulla chiara, e la definizione di un decreto sui costi dei contratti atipici, materia quest’ultima che la FLC CGIL affronterà nella prossima stagione contrattuale.
La FLC CGIL metterà in campo tutte le azioni necessarie, sia in termini di mobilitazione che di proposte, per modificare radicalmente il Regolamento a partire dalla necessità di
- avviare il nuovo reclutamento dei docenti solo a seguito dell’esaurimento delle graduatorie nazionali
- introdurre l’abilitazione artistica nazionale
- regolare in maniera più puntuale la frase transitoria con particolare riferimento al personale tecnico amministrativo che abbia già maturato i requisiti per la stabilizzazione o che lo maturi entro l’a.a. 2020/2021 secondo le norme previgenti.