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AFAM: gli emendamenti proposti dalla FLC CGIL al disegno di legge di bilancio 2025-2027

Cancellare il taglio di oltre 50 milioni di euro nel triennio su edilizia e funzionamento e la riduzione delle facoltà assunzionali. Le nostre proposte nella direzione della crescita del settore

08/11/2024
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Erano molto attese le scelte del MUR nell’ambito del disegno di legge di bilancio sul settore Afam dopo il completamento di tutte le disposizioni attuative approvate negli scorsi anni e che hanno determinato una significativa crescita in termini di investimenti.

Come abbiano denunciato le attese non solo sono andate deluse, ma sono previsti tagli senza precedenti e che qui brevemente riassumiamo.

Nella tabella che segue i tagli su edilizia e funzionamento

2025

2026

2027

TOTALE

Supporto alla programmazione degli istituti AFAM

-2.251.982

-2.251.982

-2.251.982

-6.755.946

Interventi di edilizia e acquisizione di attrezzature per gli istituti di alta cultura

-11.041.613

-16.541.613

-16.091.613

-43.674.839

TOTALE

-13.293.595

-18.793.595

-18.343.595

-50.430.785

A questi tagli si aggiungono la riduzione permanente a decorrere dal 2025 del budget assunzionale per una cifra pari a € 3.114.197.

La FLC CGIL insieme alla CGIL ha chiesto l’eliminazione di questi tagli che rientrano in un ambito più ampio di pesanti riduzioni dei capitoli di spesa di tutti i ministeri.

La FLC CGIL ha inoltre proposto una serie di emendamenti finalizzati a incrementare le risorse e valorizzare il personale docente e tecnico amministrativo.

Superamento del blocco triennale della progressione di carriera e reintroduzione dei permessi artistici

La proposta mira a superare, a decorrere dall’e.f. 2025, le norme sul blocco triennale delle progressioni di carriera relative agli anni 2012, 2013 e 2014 e a ripristinare i permessi retribuiti per attività artistiche. Si tratta di proposte particolarmente richieste dai lavoratori del settore afam. Tenuto conto che molti lavoratori sono andati in pensione o hanno già maturato l’ultimo gradone stipendiale il costo previsto complessivo è di circa 10-12 milioni annui

Nuove figure di supporto diretto alla didattica

La proposta ha la finalità di definire chiaramente l'inquadramento giuridico delle nuove figure introdotte dall'art. 1 comma 892 della legge 178/20 (leggi di bilancio 2021): accompagnatore al pianoforte, accompagnatore al clavicembalo e di tecnico di laboratorio.

Ripristino del diritto alla mobilità annuale

La proposta ha la finalità di eliminare la norma introdotta dal decreto-legge 36/22 che ha cancellato il diritto alla mobilità ed ha eliminato la mobilità nazionale trasformata in una eventuale procedura di istituto sovrapponibile di fatto ad un nuovo reclutamento.

Rendicontazione dei progetti di ricerca

La proposta, in coerenza con quanto stabilito alla dichiarazione congiunta n. 10 del CCNL “Istruzione e Ricerca” sottoscritto il 18 gennaio 2024, prevede che ai docenti e ai ricercatori delle istituzioni afam si applicano in tema di rendicontazione dei progetti di ricerca, le disposizioni di cui all’art. 6 comma 1 della Legge 30 dicembre 2010 n. 240.

Denominazione dei titoli di studio

La proposta ha l’obiettivo di equiparare terminologicamente i titoli rilasciati dalle istituzioni afam a quelli dell’Università.

Istituzione di un sistema informativo nazionale e semplificazione dei procedimenti

Il comma prevede l’istituzione di un sistema informativo nazionale dedicato all’afam a cura del MUR che consenta di superiore la pletora di piattaforme utilizzate in questi anni dalle istituzioni che stanno rallentando fortemente l’attività amministrativa. All’interno del SIAfam è attivata una piattaforma nazionale per la didattica a distanza con accesso gratuito per i lavoratori e gli studenti dell’afam.

PRIN

La proposta ha l’obiettivo di consentire la partecipazione a pieno titolo e in maniera strutturale delle istituzioni afam ai PRIN.

Accreditamento delle istituzioni afam non statali

La proposta prevede come criterio inderogabile per l’accreditamento delle strutture non statali l’applicazione del CCNL del comparto “Istruzione e Ricerca”.