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AFAM: il MUR fornisce le indicazioni operative per l’attuazione dei concorsi di sede previsti dal DM/180

Si tratta di un atto amministrativo dovuto. La FLC CGIL in campo per far modificare la norma di legge che ha istituito un meccanismo che beffa i precari e creerà caos organizzativo nelle istituzioni.

12/06/2023
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Il Ministero dell’Università e della Ricerca con la nota 7140 del 9 giugno 2023 fornisce le indicazioni operative in merito al Decreto Ministeriale 180 del 29 marzo 2023 “Criteri, modalità e requisiti di partecipazione alle selezioni pubbliche di docenti AFAM per titoli ed esami”  che in applicazione del decreto legge milleproroghe istituisce per il solo 2023/24 le procedure concorsuali di sede per il conferimento di contratti a tempo indeterminato per i docenti, in attesa dell’abilitazione artistica nazionale e senza prevedere alcuna forma di tutela per i precari con tre anni di servizio.

Ricordiamo che la nota ministeriale è un atto amministrativo dovuto in applicazione del dm 180/23 e che la FLC CGIL è, in questa fase, in campo per far modificare la norma primaria (il decreto legge 198/22) nella direzione di dare la più ampia tutela a chi ha garantito l’ordinaria funzionalità delle istituzioni in una fase di cambiamenti senza precedenti nell’afam.

Di seguito i principali contenuti della nota ministeriale.

Facoltà assunzionali

Le facoltà assunzionali saranno ripartite tra le istituzioni entro venerdì 7 luglio 2023 e saranno pari:

  • al 50% circa dei posti vacanti non bloccati per le istituzioni già statali nel 2022;
  • al 100% dei posti vacanti per le istituzioni statizzate dal 1/1/2023, al netto dei trasferimenti in uscita (che saranno coperti da facoltà assunzionali per il 50%).

Tenuto conto delle disponibilità pubblicate a maggio si tratta di circa 850 posti.

Utilizzo delle facoltà assunzionali

La nota ricorda che:

  • le pubbliche amministrazioni assumono di norma con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
  • l’utilizzo della facoltà assunzionali è da considerarsi quindi inderogabile, non potendo la p.a. assumere con contratti a termine se non in presenza di esigenze di natura temporanea
  • il Ministero monitorerà l’utilizzo delle facoltà assunzionali al fine di eventuali redistribuzioni.

In altre parole si conferma che la mancata attivazione del concorso comporta lo spostamento delle facoltà assunzionali (non viene spostato il posto!) in altre istituzioni.

Ripartizione delle facoltà assunzionali

La ripartizione delle facoltà assunzionali tra settori disciplinari viene motivatamente deliberata dal Consiglio Accademico, sentite le strutture didattiche (scuole e dipartimenti o, in loro assenza, il collegio dei professori).

I criteri di ripartizioni sono i seguenti

  • non è possibile reclutare a tempo indeterminato sui posti bloccati per la mobilità (blocco parziale, blocco totale, conversione con blocco parziale, variazione eventuale con blocco);
  • è obbligatorio attribuire le facoltà assunzionali prioritariamente ai settori per cui vi sono persone nelle graduatorie nazionali (e, nel caso delle istituzioni neo-statizzate, negli elenchi A e B);
  • è opportuno effettuare scelte condivise con le istituzioni con le quali si intende reclutare in modo congiunto, al fine di massimizzare il numero di assunzioni a fronte del numero minimo di procedure;
  • è opportuno valutare quali settori disciplinari vantino esigenze strutturali (necessitando quindi di assunzioni a tempo indeterminato) e quali invece abbiano fabbisogni variabili nel tempo (rendendo dunque preferibili assunzioni a tempo determinato).

Nomine da graduatorie nazionali

Le nomine da graduatoria nazionale saranno effettuate da ciascuna istituzione previa richiesta, da inviarsi a dgistituzioni.ufficio6@mur.gov.it, dell’elenco dei nominativi e dei recapiti delle persone da interpellare.

In caso di settori in cui vi siano più di un posto vacante e più di una persona in graduatoria nazionale, sarà cura dello scrivente Ufficio supportare le istituzioni interessate nella fase di interpello e di acquisizione delle preferenze di sede e delle eventuali precedenze. I settori in questione dovrebbero essere i seguenti:

  • Restauro per la pittura (ABPR 24)
  • Fotografia (ABPR 31)
  • Applicazioni digitali per le arti visive (ABTEC 38)
  • Linguaggi e tecniche dell’audiovisivo (ABTEC 43)
  • Oboe (CODI/14).

Procedure congiunte

La nota suggerisce di effettuare procedure di reclutamento congiunte tra più istituzioni che possono coinvolgere regioni limitrofe (fino a un massimo di tre regioni), in modo che un congruo numero di istituzioni convenzionate possano ottimizzare gli sforzi, mettendo in comune sia gli uffici amministrativi di supporto al reclutamento, sia le decisioni in materia di settori disciplinari su cui bandire i concorsi.

Bando di concorso

Nel bando devono essere definite le procedure concorsuali. La nota ricorda alcuni elementi che devono essere obbligatoriamente presenti:

  • Individuazione dei titoli di studio attinenti al settore artistico-disciplinare in questione, privilegiando l’accesso in nome del principio che favorisce la partecipazione ai concorsi;
  • valutazione dei titoli di cui alla lettera n, attribuendo un punteggio massimo per ogni categoria (titoli di studio ulteriori a quello che consente l’accesso, attività didattica ulteriore a quella valutata alla lettera m, attività di produzione artistica, pubblicazioni, altri titoli culturali e professionali definiti nel bando) e specificando quali titoli saranno valutati ed eventualmente in quale numero massimo;
  • per i titoli di servizio dall’a.a. 2015/16 all’a.a. 2022/23, definizione del punteggio da attribuire in caso un candidato presenti in uno o più anni accademici servizi inferiori all’anno accademico;
  • validità della graduatoria, non superiore a tre anni, specificando che la durata si calcola dalla pubblicazione della graduatoria stessa;
  • eventuale previsione che l’istituzione (o le istituzioni tra loro convenzionate) utilizzino la medesima graduatoria di idonei anche per proporre contratti a tempo determinato o incarichi di docenza ex art. 1 co. 284 della L. 160/2019, specificando che il vincitore o l’idoneo vengono depennati dalla graduatoria esclusivamente in caso di rifiuto o rinuncia relativi a un contratto a tempo indeterminato;
  • individuazione del responsabile del procedimento, che cura la procedura amministrativa e che può essere designato quale segretario verbalizzante dei lavori della commissione, fermo restando che il potere valutativo è attribuito esclusivamente alla commissione.

Commissioni

Il sorteggio dei commissari dovrà avvenire pubblicamente, previo avviso contenuto nel bando o pubblicato sul sito dell’istituzione con indicazione di luogo, ora e modalità di sorteggio.

Le commissioni dovranno essere composte, salvo oggettiva impossibilità, da almeno un commissario di genere maschile e almeno una commissaria di genere femminile. A tal fine i sei nominativi definiti dal Consiglio Accademico dovranno necessariamente essere equamente suddivisi (tre uomini e tre donne, sempre salvo oggettiva impossibilità).

Non possono fare parte delle commissioni di concorso i rappresentanti sindacali, compresi i componenti delle RSU dell’istituzione che bandisce il concorso (e delle istituzioni convenzionate in caso di reclutamento congiunto).

In base al DM/180 le dimissioni da commissario devono essere adeguatamente motivate e documentate e che il Direttore, per accettarle, deve vagliare l’adeguatezza di motivazione e documentazione.

In caso di dimissioni di un commissario esterno, dovrà svolgersi un nuovo sorteggio.

Prove concorsuali

Le prove pratiche e/o orali di concorso sono pubbliche. Il bando dovrà definire la modalità e i contenuti delle prove, che dovranno essere comunque attinenti al settore artistico-disciplinare del posto messo a concorso.

Pubblicità degli atti

La nota ricorda che oltre alla pubblicazione del bando sul portale inpa.gov.it, pubblicazione da cui decorrono i giorni (non inferiori a quindici) per la scadenza della presentazione delle domande, sarà necessario provvedere alla pubblicazione sul portale dei bandi AFAM di:

  • bando di concorso;
  • nomina della commissione;
  • graduatoria definitiva.

Ogni altro atto sarà pubblicato sul sito dell’istituzione. Tra tali ulteriori atti sono compresi i criteri di valutazione adottati dalla commissione, che devono essere pubblicati prima che la commissione avvii la valutazione dei titoli.