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AFAM: istituita la “scuola” di cinema, fotografia, audiovisivo

La nuova scuola è inserita nell’ambito del dipartimento di “Progettazione e arti applicate” delle Accademie di Belle Arti. Non sono previste risorse specifiche per l’attuazione del provvedimento.

30/08/2019
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Nella Gazzetta Ufficiale del 28 agosto 2019 è stato pubblicato il decreto ministeriale 98 del 6 giugno 2019, recante il “Regolamento in materia di istituzione della scuola di cinema, fotografia, audiovisivo, ai sensi dell’art. 5, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212

Il DPR 212/05 che definisce i nuovi ordinamenti didattici delle istituzioni afam, prevede che l’offerta formativa delle istituzioni sia articolata in corsi di vario livello “afferenti alle scuole”. Le scuole sono raggruppate in Dipartimenti (Allegato A del DPR 212/05). La scuola di cinema, fotografia, audiovisivo si inserisce nell’ambito del Dipartimento di progettazione e arti applicate. A tal fine l’Allegato A al DPR 212/05 viene sostituito da quello allegato al DM 98/19.

Il Consiglio di Stato nel proprio parere 1157/19, segnalava come tale innovazione dell’ordinamento didattico generale, arricchisca il settore AFAM di una nuova, quanto importante e necessaria, scuola “che sicuramente verrà incontro, colmandone i vuoti, alla richiesta formativa in un settore estremamente sensibile alle innovazioni tecnologiche e digitali, offrendo alla popolazione studentesca di conseguire titoli didattici statali, in un contesto di vuoto didattico, finora colmato da offerte provenienti da soggetti privati”.

Peccato che il provvedimento all’art. 2 stabilisca che dalla sua attuazione non debbano derivare “nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. È chiaro che i nuovi percorsi di studio potranno essere attivati o da privati, con costi proibitivi per gli aspiranti allievi, o nelle istituzioni pubbliche attraverso il meccanismo delle conversioni di cattedra oppure mediante l’utilizzo esclusivo (o quasi) di personale non strutturato con contratti atipici, i cui costi saranno sostenuto dai contributi, sempre più esosi, degli studenti.

Segnaliamo che per l’attivazione effettiva dei percorsi formativi relativi al cinema, alla fotografia e all’audiovisivo occorrono ulteriori passaggi normativi. In particolare: l’individuazione di eventuali ulteriori settori artistico disciplinari relativi alla nuova “scuola”, la definizione a livello nazionale degli ordinamenti dei diplomi accademici di I e II livello.