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AFAM: pubblicati i criteri di riparto per interventi di edilizia e attrezzature didattiche e strumentali per il periodo 2020-2035

Risorse per 168 milioni euro. Le prime richieste di finanziamento entro il prossimo 3 giugno.

04/05/2022
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Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato nei giorni scorsi il Decreto Ministeriale 338 del 1° aprile 2022 recante “Criteri e modalità di riparto delle risorse relative agli interventi di edilizia ed acquisizione di attrezzature didattiche e strumentali destinate alle Istituzioni AFAM”. Il decreto è stato registrato dalla Corte dei Conti il 28 aprile 2022.

Di seguito la sintesi del provvedimento.

Risorse complessivamente disponibili

Le risorse complessivamente disponibili sono 168 milioni di euro e sono relativi al periodo 2020-2035. Di questi

  • 12 milioni di euro provengono dall’autorizzazione di spesa per la realizzazione di nuove sedi delle istituzioni dell'alta formazione artistica musicale e coreutica, ovvero alla tutela di strutture di particolare rilievo storico ed architettonico delle medesime istituzioni. Le risorse provengono per 4 milioni in conto residui di stanziamento 2020 e 8 milioni di competenza 2021. La norma di riferimento è l’art. 64 commi 7 e 7-bis del Decreto legge 77/21 (capitolo del bilancio MUR 7312, piano gestionale 1)
  • 36 milioni di euro sono quota parte del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese per il periodo 2020-2034 istituito dall’art. 1 commi 14, 15 e 24 della legge 160/19. Le risorse sono state ripartite con DPCM 23 dicembre 2020 (capitolo del bilancio MUR 7312, piano gestionale 3)
  • 120 milioni di euro sono quota parte del Fondo per l'edilizia e le infrastrutture di ricerca istituito dall’art. 1 comma 549 della Legge 178/20. Le risorse sono state ripartite con DM 646/21 (capitolo del bilancio MUR 7312, piano gestionale 4).

Ripartizioni delle risorse per annualità

La tabella A al decreto definisce i limiti annuali per il finanziamento dei programmi d’intervento previsti.

TABELLA A

Limiti annuali previsti per il finanziamento dei programmi delle Istituzioni AFAM

(milioni di euro)

Anno

Cap. 7312, pg. 1

Cap. 7312, pg. 3

Cap. 7312, pg. 4

2020

4

0

0

2021

8

0

5

2022

0

5,6

5

2023

0

4,5

10

2024

0

3

10

2025

0

6

10

2026

0

5

8

2027

0

4,1

8

2028

0

4,8

8

2029

0

3

8

2030

0

0

8

2031

0

0

8

2032

0

0

8

2033

0

0

8

2034

0

0

8

2035

0

0

8

Totale

12

36

120

Riguardo alle risorse 2022 del capitolo 7312, pg. 3, l’importo massimo di € 5.570.263, è destinato al finanziamento dei programmi di edilizia approvati con Decreto del MIUR n. 1146/19 per carenza di risorse, secondo quanto riportato dalla Tabella B al decreto.

TABELLA B

Istituzione

Contributo massimo

attribuibile

CONSERVATORIO DI MUSICA S. CECILIA - ROMA

445.669

CONSERVATORIO DI MUSICA GIUSEPPE VERDI – COMO

503.634

ACCADEMIA DI BELLE ARTI SASSARI

1.000.000

CONSERVATORIO DI MUSICA GIROLAMO FRESCOBALDI – FERRARA

714.265

CONSERVATORIO DI MUSICA E. F. DALL'ABACO – VERONA

CONSERVATORIO DI MUSICA GIORGIO FEDERICO GHEDINI – CUNEO

906.695

1.000.000

ISTITUTO SUP. PER LE INDUSTRIE ARTISTICHE (ISIA) – FAENZA

1.000.000

TOTALE

5.570.263

Per approfondimenti consultare la seguente notizia e i relativi correlati

Interventi previsti

Accordi tra pubbliche amministrazioni

I 12 milioni di euro stanziati ai sensi dell’art. 64 del DL 77/21 è destinato alla sottoscrizione, entro il 31 ottobre 2022, di accordi tra istituzioni afam, amministrazioni pubbliche ed eventuali soggetti privati finanziatori. Tali risorse possono essere incrementate fino a un massimo di 12 milioni di euro sulle risorse del pg. 3

La finalità di questi accordi è la realizzazione di programmi di investimento per la rigenerazione delle periferie urbane disagiate attraverso la realizzazione di nuove sedi delle istituzioni afam o per la tutela di strutture di particolare rilievo storico ed architettonico delle medesime istituzioni.

Le risorse statali sono attribuite a titolo di cofinanziamento che non può superare il 60% del costo complessivo del programma di intervento.

I programmi, identificati dal relativo CUP, devono prevedere l’avvio dei lavori non oltre il 2023.

Le Istituzioni AFAM devono presentare richiesta di finanziamento non oltre 30 giorni dalla comunicazione della registrazione del decreto da parte della Corte dei conti.

Il MUR con nota 6070 del 3 maggio 2022 ha stabilito che le richieste di finanziamento dovranno essere trasmesse entro e non oltre il 3 giugno p.v. all’Ufficio di Gabinetto del Ministro (mur.gabinetto@postacert.istruzione.it) e per conoscenza alla Direzione Generale delle istituzioni della formazione superiore (dgfis@postacert.istruzione.it).

Interventi aventi carattere di urgenza e indifferibilità

20 milioni di euro delle risorse relative al capitolo 7312, pg. 4 per gli anni 2021, 2022, 2023 sono destinati a programmi d’intervento di ammodernamento strutturale e tecnologico con carattere di urgenza e indifferibilità, finalizzati

  • prioritariamente all’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici di proprietà pubblica destinati alle funzioni istituzionali di didattica e ricerca delle Istituzioni AFAM,
  • oppure, nel caso si sia già provveduto al riguardo, ad altri interventi aventi carattere di urgenza ed indifferibilità, relativi all’edilizia sostenibile o all’acquisizione di attrezzature didattiche e strumentali di particolare rilevanza, necessari allo svolgimento delle attività didattiche.

Le risorse sono così ripartite

  • ad ogni Istituzione è attribuita una quota fissa pari a € 100.000;
  • il restante importo è attribuito a ciascuna Istituzione in proporzione al numero degli studenti iscritti, assegnando peso pari a 0,3 agli studenti iscritti ai corsi di base e propedeutici.

Entro 30 giorni dalla comunicazione della registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti le istituzioni devono comunicare i programmi di intervento corredati dal relativo CUP.

Entro giugno 2024 la Direzione generale delle istituzioni della formazione superiore provvederà ad effettuare il monitoraggio della realizzazione dei programmi e procederà al recupero delle somme eventualmente non utilizzate da ciascuna Istituzione.

Programmi d’intervento di ammodernamento strutturale e tecnologico

Risorse e tipologia di interventi

Per i programmi d’intervento di ammodernamento strutturale e tecnologico presentati dalle Istituzioni AFAM sono stanziati € 118.429.737. Di questi

  • € 18.429.737 sono destinati a programmi d’interventi che prevedano una richiesta di finanziamento al Ministero di importo non inferiore a € 200.000 e non superiore a € 1.000.000 (risorse relative al capitolo 7312, pg. 3)
  • 100 milioni di euro sono destinati a programmi d’interventi che prevedano una richiesta di finanziamento al Ministero di importo non inferiore a € 1.000.000 e non superiore a € 10.000.000 (risorse relative al capitolo 7312, pg. 4)

In caso di incompleto utilizzo delle risorse di una tipologia di interventi le risorse residue vanno a incrementare l’altra tipologia.

Programmi di intervento

I programmi d’intervento, relativi a progetti di livello almeno definitivo, riguardano la costruzione, ristrutturazione, miglioramento, ivi compreso l’ampliamento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di beni immobili adibiti o da adibire alle attività istituzionali, con esclusione degli interventi di edilizia residenziale.

Tipologia di beni immobili

I beni immobili devono risultare, al momento della domanda, di proprietà:

  1. delle Istituzioni AFAM, ovvero acquisibili con risorse proprie o di enti pubblici o privati. In tal caso, l’Istituzione deve possedere, al momento della presentazione della domanda, un contratto preliminare di acquisto registrato e dimostrare di disporre della piena disponibilità delle risorse per l’acquisto dell’immobile;
  2. dello Stato, concessi in uso gratuito alle Istituzioni AFAM per una durata pari ad almeno 19 anni prorogabili;
  3. di enti territoriali o altri enti pubblici, concessi in uso gratuito alle Istituzioni AFAM per una durata residua non inferiore a quella di cui al punto precedente;

Ammissibilità delle spese

Sono ammissibili

  • le attività avviate e le spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2022, ivi incluse le eventuali spese di progettazione, per l'esecuzione dei lavori, per gli impianti e per le forniture necessarie alla realizzazione del programma
  • le spese per arredi e attrezzature, ivi compresi i costi necessari all’utilizzo delle stesse, quali ad esempio la installazione, le licenze software e la formazione del personale entro il limite del 10% del costo complessivo, sempre che siano inerenti alla fruibilità degli immobili.

Sono escluse le spese relative a interventi già finanziati con altro finanziamento ministeriale.

Cofinanziamento

Le Istituzioni AFAM possono cofinanziare i programmi d’intervento con risorse a carico del proprio bilancio o con risorse di altri enti pubblici e privati deliberate successivamente al 1° gennaio 2022.

Presentazione dei programmi

Le istituzioni afam possono presentare un programma unitario di interventi per ciascuna tipologia di interventi.

  1. Entro 60 giorni dalla registrazione del decreto da parte della Corte dei conti la Direzione Generale delle istituzioni della formazione superiore pubblicherà le indicazioni operative e la relativa procedura informatica per presentare la richiesta di finanziamenti
  2. Entro i 90 dalla pubblicazione di cui al punto a), le istituzioni dovranno presentare con modalità telematiche le richieste per gli interventi fino a 1 milione di euro
  3. Entro i 180 dalla pubblicazione di cui al punto a), le istituzioni dovranno presentare con modalità telematiche le richieste per gli interventi oltre 1 milione di euro e fino a 10 milioni di euro.

Valutazione dei programmi

I programmi sono valutati da un’apposita Commissione, composta da 5 componenti e nominata con decreto del Segretario Generale, sulla base dei seguenti criteri

Criterio

Punteggio massimo

Rilevanza del programma ai fini di riequilibrio delle disponibilità edilizie, in relazione al rapporto tra la popolazione studentesca e disponibilità edilizie per attività istituzionali (mq), con esclusione degli spazi in locazione, autocertificate dalle Istituzioni e validate dai nuclei di valutazione. Gli studenti dei corsi di livello base o propedeutico sono computati con peso 0,3

20

Compartecipazione finanziaria da parte del proponente o di altri enti pubblici o privati

20

Economicità in rapporto alla dimensione della popolazione studentesca e tenuto conto di interventi su immobili dichiarati di interesse culturale

20

Qualità, in relazione alla funzionalità, alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale ed alla innovazione tecnica delle soluzioni adottate

20

Immediata cantierabilità dell’intervento

20

Erogazione dei finanziamenti

A ciascuna Istituzione sarà disposta un’anticipazione massima complessivamente pari al 20% del finanziamento attribuito. Le quote successive sono erogate previo monitoraggio della quota anticipata, in relazione allo stato di avanzamento delle spese e fino al 90%. Il saldo del restante 10% viene erogato successivamente al collaudo e al rilascio delle certificazioni previste.

Obblighi

Pena la revoca dei contributi assegnati, l’istituzione ha l’obbligo di completamento dell’opera e di mantenimento della destinazione d'uso della struttura per almeno diciannove anni e, comunque, fino alla completa erogazione del finanziamento assegnato, se successivo al predetto periodo. In caso di eventi e cause di forza maggiore, può essere autorizzata, con decreto del Ministro, la parziale realizzazione dell’opera, con una proporzionale riduzione dei contributi assegnati.

Monitoraggio

La Direzione Generale delle istituzioni della formazione superiore effettua il monitoraggio dello stato di realizzazione degli interventi finanziati. In caso di impossibilità a realizzare il programma finanziato e/o di violazione degli obblighi previsti, l’assegnazione viene revocata con decreto del Ministro.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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