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AFAM: inspiegabile silenzio del MIUR su questo importante settore. Ad oggi mancano tutti i provvedimenti utili a garantire l’offerta formativa e le aspirazioni degli studenti

Senza risposte l’appello lanciato nelle scorse settimane dalla FLC CGIL al Ministro Fioramonti.

09/12/2019
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Da circa un mese un mese la televisione trasmette un interessante spot per la promozione delle istituzioni AFAM. In quello spot si sottolinea il ruolo dell’arte italiana nel mondo, lasciando pensare ad un investimento del Governo nel settore in termini di risorse e normative di garanzia.

Purtroppo dobbiamo constatare che ad oggi quello spot non ha alcuna traduzione nelle azioni del Governo e del MIUR. Non era mai successo che si arrivasse a questo momento dell’anno senza che il sindacato fosse convocato per determinare la condizione migliore per l’anno accademico in corso.

Eppure nonostante il problema dei contratti co.co.co che ha sconvolto le istituzioni AFAM, il silenzio del MIUR è rimasto assordante, rischiando il proliferare di (finte) partite Iva, una sorta di “caporalato di Stato”, che nulla hanno a che vedere con le professionalità del settore e con le tutele necessarie allo scorrimento delle graduatorie.

Il rinvio del Regolamento sul reclutamento, che abbiamo auspicato e condiviso, non è stato seguito dalla convocazione di un tavolo di lavoro per rivedere quelle parti che lo rendono inaccettabile, salvaguardando la natura pubblica del settore, la stabilizzazione del precariato storico, i diritti dei docenti di seconda fascia.

La FLC CGIL chiede da tempo l’ampliamento della dotazione organica coerente con l’attuale offerta formativa e la stabilizzazione del personale che vi lavora da anni, ma ci vuole l’interlocutore per avviare il confronto. Conosciamo il numero delle future stabilizzazioni dei docenti, 386, ma come e quando avverranno non è dato sapere, lasciando nella preoccupazione i precari che potrebbero rientrare in quel numero.

Si è rimandata oltremisura la nomina del Direttore generale del settore che sola può ripristinare corrette relazioni sindacali che diano trasparenza alle operazioni di stabilizzazione, forniscano soluzioni alle legittime richieste degli ex co.co.co e diano concrete risposte a tutto il sistema pubblico di alta formazione artistica e musicale.

La FLC CGIL non resterà in attesa a lungo, se l’appello inviato al Ministro Fioramonti ormai due mesi fa non avrà seguito, saremo costretti ad attivare iniziative di mobilitazione.

Non possiamo disperdere il patrimonio di conquiste portate avanti in questi anni per garantire l’offerta formativa delle istituzioni AFAM e l’importanza del loro ruolo pubblico.