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ANDU, APU, CIDUM, CIPUR, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PAUR: Documento unitario sul ddl che riforma lo stato giuridico della docenza universitaria

Documento unitario sul ddl che riforma lo stato giuridico della docenza universitaria

02/12/1999
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Documento unitario sul ddl che riforma lo stato giuridico della docenza universitaria (2/12/1999)

ANDU, APU, CIDUM, CIPUR, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PAUR

PER IL RUOLO UNICO DELLA DOCENZA UNIVERSITARIA

Le sottoscritte Organizzazioni della docenza universitaria da tempo ritengono necessaria una riforma profonda dell'organizzazione della docenza stessa. In questa direzione in più occasioni hanno prospettato: 1. l'introduzione del ruolo unico, con uguali diritti e doveri;

2. la sua articolazione interna in più livelli;

3. la progressione di carriera attraverso valutazioni periodiche sulle attività didattica, scientifica e organizzativa svolta;

4. il regime di pieno impegno nelle strutture universitarie Il disegno di legge collegato alla finanziaria recentemente approvato dal Governo, pur avendo le caratteristiche di un intervento complessivo sulla docenza universitaria, necessita di radicali cambiamenti senza i quali costituirebbe uno strumento di arretramento, ripristinando una organizzazione della docenza oligarchica e gerarchica. Infatti il progetto del Ministro: mantiene un ruolo solo formalmente unico, ma in realtà diviso in due fasce rigidamente non comunicati (mantenendo gli attuali meccanismi concorsuali) e mette ad esaurimento la fascia degli attuali ricercatori; all'interno delle 3 fasce vengono previste valutazioni periodiche non come strumento di progressione di carriera, ma in sostituzione degli attuali meccanismi di aumento automatico della retribuzione; prevede l'introduzione di contratti di "tirocinio per l'avviamento all'attività didattica e di ricerca" che assieme alla previsione di reclutamento in ruolo direttamente nella fascia degli associati, dilata enormemente il periodo di precariato; abolisce la distinzione tra tempo pieno e tempo definito, consentendo, con una "semplice" autorizzazione, di svolgere senza alcun sostanziale limite l'attività extrauniversitaria; per gli attuali associati le prospettive di carriera sono peraltro fortemente bloccate dalla previsione di un numero di professori ordinari ridotto e per gli attuali ricercatori il passaggio nella fascia degli associati è limitato dalla partecipazione dei giovani, accresciuta notevolmente dalla messa ad esaurimento del ruolo dei ricercatori stessi.

Le valutazioni sulla prospettiva della contrattualizzazione dei docenti universitari sono attualmente differenziate: in particolare SNUR-Cgil, Cisl-UniveRsità, Uil-Paur ritengono che a fronte dei vaghi contenuti del collegato, si debbano prevedere procedure negoziali di livello nazionale e di ateneo; mentre ANDU, APU, CIDUM, CIPUR, CNU, FIRU, SNALS-UNIVERSITÀ, UGL-UNIVERSITÀ esprimono la preoccupazione che la contrattualizzazione possa limitare l'autonomia didattica e scientifica dei docenti. Comunque su questa questione continuerà un confronto tra le Organizzazioni.

Sul collegato alla finanziaria e sulle valutazioni qui espresse le sottoscritte Organizzazioni promuovono una fase di confronto nel mondo universitario con Assemblee unitarie di Ateneo prima delle vacanze natalizie.

Anche sulla base dei risultati di questo dibattito e del confronto con le Istituzioni (Governo, Parlamento, Partiti), le stesse Organizzazioni decideranno le più adeguate iniziative a sostegno degli obiettivi unitari.