ANDU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SAMUC, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PAUR: Comunicato unitario sul ddl che isitituisce la terza fascia del ruolo dei professori universitari
Comunicato unitario sul ddl che isitituisce la terza fascia del ruolo dei professori universitari
Comunicato unitario sul ddl che isitituisce la terza fascia del ruolo dei professori universitari (21/12/1999)
ANDU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SAMUC, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PAUR
PER L'IMMEDIATA DISCUSSIONE IN AULA DELLA LEGGE CHE ISTITUISCE LA TERZA FASCIA DEL RUOLO DEI PROFESSORI UNIVERSITARI (A.C. 5980)
I sottoscritti Sindacati e Organizzazioni della docenza universitaria esprimono la propria indignazione per gli indecorosi sviluppi della vicenda della legge sulla terza fascia del ruolo dei professori universitari.
Alla Camera, con un atto che non ha precedenti recenti, ottantadue deputati hanno bloccato il provvedimento giunto alla fine dell'iter in sede legislativa: gli articoli erano già stati approvati dalla Commissione Cultura ed avevano già ottenuto il parere favorevole finale della Commissione Affari costituzionali.
Gli ottantadue Parlamentari firmatari costituiscono un insieme eterogeneo di appartenenti a Gruppi sia di maggioranza sia di opposizione. Sfugge il ragionamento politico che ha accomunato i vari Deputati, in particolare quelli della Lega nord, ma anche Onorevoli appartenenti a Forza Italia, ai Democratici di sinistra, al Partito popolare e al Gruppo misto; una iniziativa con la quale sono stati negati a piu' del 30 % dei docenti universitari italiani i basilari diritti di partecipazione democratica alla gestione degli Atenei.
Questa vicenda costituisce di fatto il risultato di una forsennata campagna di disinformazione condotta da alcuni illustri accademici, per lo piu' di area giuridica, alle invettive dei quali i principali organi di informazione hanno ritenuto di offrire generosa ospitalità. Negando, al contempo, ogni possibilità di accesso alle argomentazioni di quanti tentavano di riportare la polemica sul terreno dell'analisi dei contenuti reali della legge. Bastava infatti una semplice lettura del progetto per comprendere che ai ricercatori universitari veniva riconosciuta solo la partecipazione agli Organi di gestione, peraltro già prevista in numerosi Statuti di Ateneo.
In realtà, la posta in gioco è il mantenimento della situazione di assoluta anomalia che caratterizza le Facoltà di Giurisprudenza di alcuni Atenei italiani, nelle quali, accanto ai professori ordinari vi sono spesso pochissimi professori associati e i ricercatori non hanno alcuna possibilità di sviluppare autonome responsabilità nella gestione di un corso. In alcuni casi, allorchè gli Statuti di autonomia hanno aperto varchi alla partecipazione dei ricercatori negli Organi collegiali, esponenti di quelle stesse Facoltà si sono fatti promotori di azioni legali per chiuderli, incuranti dei danni arrecati al proprio Ateneo.
Emblematica in questo senso è la vicenda di Palermo. L'esclusione dei ricercatori dalla piena partecipazione è chiaramente finalizzata a salvaguardare l'egemonia dei professori ordinari di quelle Facoltà, che, in molti casi, possono così continuare a svolgere - senza alcuna interferenza e concorrenza - la propria attività professionale. È questo il caso, in particolare, della Facoltà di Giurisprudenza di Roma "La Sapienza", dove operano appena 88 professori (tutti ordinari) per oltre 27.000 studenti. E poco importa se il numero di studenti per docente è piu' che sestuplo rispetto al dato medio nazionale e se la Facoltà versa nelle condizioni di degrado che si sono evidenziate sullo sfondo di tragici recenti episodi.
Quello che stupisce è il fatto che, per difendere queste situazioni paradossali, si siano mobilitati ottantadue Parlamentari della Repubblica. Di fronte a questa gravissima situazione, ANDU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITÀ, CNU, FIRU, SAMUC, SNALS-UNIVERSITÀ, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITÀ, UIL-PAUR chiedono al Presidente della Camera ed ai Presidenti dei Gruppi parlamentari l'immediata calendarizzazione in Aula del disegno di legge sulla terza fascia, fiduciosi che esso possa concludervi rapidamente l'iter. Per parte loro, le sottoscritte Organizzazioni si impegnano a informare costantemente tutti i Membri della Camera e, piu' in generale, l'opinione pubblica. In questa direzione, si terrà - il 18 gennaio 2000 all'Università "La Sapienza di Roma" - una manifestazione-dibattito nazionale sui temi dello stato giuridico della docenza universitaria. A questo confronto pubblico saranno invitati a partecipare i Responsabili dei Gruppi parlamentari.
Le sottoscritte Organizzazioni invitano tutti i docenti universitari italiani a dar vita ad una serie articolata di iniziative di protesta, secondo le modalità che le singole sedi decideranno di adottare. Si invitano altresì i Consigli di Facoltà, i Consigli di Amministrazione e i Senati accademici a pronunciarsi a favore dell'immediata approvazione della legge sulla terza fascia.