I pareri del CUN su FFO 2018 e sulla valutazione degli aspiranti commissari e candidati per l’attribuzione dell’Abilitazione Scientifica Nazionale
Il resoconto della seduta del CUN del 26 e 29 luglio 2018.
Nel corso della seduta Consiglio Universitario Nazionale ha elaborato il parere sullo schema di decreto recante i criteri di ripartizione del fondo di funzionamento ordinario delle università per l’anno 2018.
Lo schema di decreto tiene conto delle disposizioni legislative già previste a partire da quella sul costo standard per studente malgrado il decreto ministeriale di determinazione per il nuovo modello del costo standard non sia stato ancora emanato.
Come evidenziato dal CNSU nel parere sul FFO 2018 il decreto sul costo standard viene sottoposto al parere preventivo obbligatorio solo da parte di ANVUR e CRUI.
L’aumento limitato (meno del 5%) del Fondo di Funzionamento Ordinario è determinato solo da specifici e finalizzati provvedimenti legislativi (dipartimenti di eccellenza, ristoro parziale per il blocco degli scatti dei docenti, recupero di risorse per l’attivazione della no tax area). La parte non vincolata del fondo rimane sostanzialmente invariata e come più volte evidenziato dal Consiglio le risorse complessive non sono sufficienti a gestire il funzionamento del sistema universitario anche in un’ottica di comparazione internazionale.
L’insufficienza del finanziamento pone un serio interrogativo sulla sostenibilità economica del sistema universitario, un sistema soggetto quest’anno anche all’aumento delle spese per il personale per superare giustamente, seppure in maniera parziale, il blocco pluriennale delle retribuzioni.
Con i finanziamenti attuali le università tutte o in parte potrebbero non essere in grado di finanziare neanche il costo del ritorno del turnover al 100%, mentre come evidenziato anche dal nostro commento sarebbe necessario un piano straordinario di assunzioni per un aumento stabile degli organici.
Come la coperta risulti sempre più corta è dimostrato dal fatto che ad esempio per finanziare il giusto aumento delle borse dei dottorati sia stato nella sostanza azzerato il FFABR, fondo per il finanziamento della ricerca di base per associati e ricercatori.
Nel parere vengono evidenziati alcuni elementi:
- l’aumento dell’incidenza percentuale della quota premiale rispetto a quella base e dell’incidenza del costo standard in quest’ultima;
- gli effetti potenzialmente distorsivi delle modalità di assegnazione delle risorse dell’autonomia responsabile;
- la necessità di aumentare le risorse destinate alla perequazione;
- la richiesta di separare le risorse destinate alle chiamate dirette da quelle destinate alla mobilità tra atenei;
- la perplessità per la quota eccessiva del 60% nell’ambito del finanziamento dei dottorati destinata ai dottorati innovativi;
- il giudizio positivo della norma che ha consentito l’esonero della contribuzione degli studenti e si auspica l’allargamento dei beneficiari pur rimarcando la necessità che essa sia finanziata con risorse aggiuntive;
- i limiti della metodologia valutativa per i dipartimenti di eccellenza;
- l’insufficienza delle risorse stanziate per il ristoro una tantum per il blocco delle retribuzioni dei docenti.
Il Consiglio Universitario Nazionale ha espresso il parere sull’aggiornamento dei valori soglia degli indicatori per l’Abilitazione Scientifica Nazionale.
Nel parere viene confermata l’osservazione già formulata dal CUN sulla procedura adottata che predetermina una percentuale di studiosi in grado di superare i valori. L’ASN nelle indicazioni legislative doveva misurare la maturità scientifica degli aspiranti e non predeterminare la quota di candidati che possono conseguirla.
Il CUN ritiene che dovrebbe essere reso noto l’algoritmo di calcolo utilizzato per il calcolo dei valori soglia che permettono il raggiungimento alla percentuale predeterminata di candidati.
Si ritengono positive le innovazioni apportate alla procedura per quanto riguarda la progressività della selettività per i candidati alla seconda fascia e alla prima fascia, che per quanto riguarda i valori soglia per i candidati alla seconda fascia si sia considerata come popolazione di riferimento sia quella dei ricercatori a tempo determinato che quella a tempo indeterminato, che siano state prese in considerazioni specificità dei settori scientifico disciplinari all’interno dei settori concorsuali.
Da notare sono le notevoli variazioni in aumento o in diminuzione in molti settori rispetto ai valori del 2016, sarebbe consigliabile a parere del CUN una maggiore gradualità della variazione dei valori soglia. La presenza di variazioni significative d'altronde è inevitabile visto il metodo impiegato per la definizione dei valori soglia quando la popolazione considerata ad esempio ha una ridotta numerosità.
Le variazioni statistiche così ampie possono creare disomogeneità tra i settori concorsuali.
Il ricorso solo al metodo statistico per lo scorporo o per il riaccorpamento di settori scientifico disciplinari non appare il più adatto per fare emergere le diversità culturali tra i settori.
Vengono analizzati nel parere poi alcuni aspetti particolari per le aree bibliometriche e per quelle non bibliometriche.
Il Consiglio infine nella stessa seduta ha provveduto alla designazione dei componenti di propria competenza per il rinnovo dei Comitati tecnico-scientifici del Ministero dei beni e dell’attività culturale e del turismo.